Diane (Demi Moore), il compagno Chris (Chevy Chase) e un’altra coppia di amici sono in viaggio in automobile, destinazione Atlantic City. Per caso entrano in un tetro paesino completamente disabitato. Decidono di aumentare la velocità, ignari che l’unica anima viva è quella di un poliziotto locale, Dennis (John Candy). Quest’ultimo li porta dallo zio Alvin (Dan Aykroyd) che è un arzillo giudice di pace di 106 anni. Per punirli deciderà di farli passare la notte nella sua lugubre dimora. I quattro amici tenteranno di evadere. Questa è la trama di Nient’altro che guai, prima e purtroppo unica prova alla regia per l’ex Blue’s Brother Dan Aykroyd, qui irriconoscibile nel ruolo di un ultracentenario.
Nonostante sia un film passato un po’ inosservato, in Italia è uscito direttamente in home video, meriterebbe di essere riscoperto e rivalutato, perché gli appassionati di quei film datati e particolari tra la commedia e l’horror potrebbero anche innamorarsene. Molto surreale: la storia, le ambientazioni, lo svolgimento e i personaggi (basta citare la scena in cui a Dan Aykroyd la punta del naso si trasforma in un pene), meritava quindi di avere un minimo di successo. Per Dan Aykrod è stato surreale anche il suo aneddoto da cui è nata l’idea per Nient’altro che guai :quando aveva 26 anni, nel 1978 è stato fermato per eccesso di velocità e il poliziotto nonostante fosse tarda notte lo ha portato dal giudice.
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