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FFF16, a lezione con Carlos Saldanha, regista di Rio e L’Era Glaciale

In occasione dell’anteprima italiana di Rio 2 – Missione Amazzonia, il regista Carlos Saldanha, autore anche di Robots e della serie di L’Era Glaciale, ha tenuto un’appassionata lezione al Future Film Festival di Bologna, presentando il making of del film della Twentieth Century Fox. Una occasione davvero unica, per conoscere i processi operativi che si svolgono dietro le quinte della lavorazione di un grande lungometraggio animato. Saldanha, classe 1968, da ventidue anni a New York e da subito operativo con la casa di produzione Blue Sky, ha presentato al pubblico preziosi spezzoni dei test sui personaggi, bozzetti di evoluzione dei caratteri, e svelato i tanti piccoli segreti che si nascondono dietro al lavoro di decine di persone: una gigantesca squadra di animatori, divisi in unità operative e dipartimenti, che con genio e disciplina danno vita alle numerose fasi di esecuzione del film, imprevedibili per i profani.

Carlos Saldanha FFF16Come per i film con personaggi reali, il soggetto e quindi la sceneggiatura e i dialoghi hanno la precedenza su ogni altra fase successiva, in un processo esecutivo che può cambiare più volte direzione, con tagli e aggiustamenti. Soltanto quando la storia è definita, si parte con lo studio dei personaggi. Saldanha è legato ad un modo di lavorare tradizionale da questo punto di vista: schizzi manuali, approfondimento del carattere del personaggio, studio dei movimenti, vanno a comporre pian piano le caratteristiche del personaggio, sia fisiche che di personalità. Vengono eseguite decine di schizzi di ogni dettaglio, avvicinandosi per approssimazioni successive al definitivo, che infine viene eseguito anche in tridimensionale.

 

E se per il primo Rio il simpatico pappagallo blu era stato realizzato manualmente con l’argilla, per Rio2 si è passati ad uno scanner con stampante tridimensionale. Soltanto dopo questo lungo processo, viene realizzata quella che in gergo si chiama La Bibbia, un album che raccoglie per ogni personaggio schede che definiscono in ogni dettaglio il suo aspetto, le sue espressioni davanti alle diverse emozioni, il suo modo di muoversi. E qui Saldanha ha aperto una divertente parentesi, raccontando come alla fine l’unico capace di dar vita ai movimenti di samba dei personaggi del film sia stato un animatore di origine finlandese, guadagnandosi il titolo di Carioca onorario. Del resto, come danza un pennuto? Bisogna tener conto che le sue ginocchia si piegano al contrario, che le sue ali possono allargarsi e roteare. La cosa migliore, dunque, è procedere ad un’indagine con l’aiuto degli esseri umani. Il video con gli spezzoni delle esecuzioni dal vivo degli animatori, allegri ragazzi in bermuda e scarpe da ginnastica che si dimenano e cantano per fare da modelli a pappagalli e animali vari, è stato sicuramente un momento esilarante della lezione.

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La fase digitale vera e propria inizia solo in un secondo momento, e se per gli episodi de L’Era Glaciale gli animatori si erano scontrati con la resa delle pellicce, per Rio la sfida è stata rendere in 3D il piumaggio, andando a definire per ogni personaggio migliaia di punti di attacco e traiettorie di ogni singola penna rigida e piuma morbida, con un lavoro di calcolo assolutamente ingegneristico.

Rio 2La stessa cura, e le stesse settimane di lavoro, vengono dedicate ad ogni singolo dettaglio: colori, ambientazioni urbane e naturali, resa di effetti di movimento come l’acqua, ed ogni altro microscopico  elemento sia presente anche in un solo secondo del film. Per quanto riguarda l’aspetto non visuale, fondamentale e complesso è il casting delle voci: saranno gli attori ad intervenire per primi sul personaggio con la loro interpretazione, sulla base della quale verrà realizzata e sincronizzata solo in un secondo tempo l’animazione. La squadra di lavoro di un lungometraggio animato, dunque, lavora per anni alla costruzione di ogni parte del film, con una sincronia ed un affiatamento che devono essere perfetti, sotto la direzione e il controllo di un regista che deve saper dare un’anima unitaria all’opera di tanti.

 

Laura Manaresi
Laura Manaresi
Autrice per Newscinema della rubrica Fuoriscena, insieme con l’illustratore Giovanni Manna, scrivo racconti per ragazzi dove immagini e testo si intrecciano indissolubilmente… non assomiglia al cinema? Vedere un bel film, o una mostra d’arte, è un piacere che va assolutamente raccontato, ovviamente su Newscinema!

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