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Oceania, la recensione del film Disney polinesiano
Nelle sale italiane il 22 dicembre 2016 arriva il nuovo lungometraggio della Disney, Oceania, diretto dagli storici registi Ron Clements e John Musker e prodotto da Osnat Shurer. Il film d’animazione è ambientato in Oceania, nelle spiagge paradisiache della Polinesia nelle quali vive il popolo guidato da Capo Tui, molto protettivo nei confronti della figlia Vaiana, la quale in un futuro prenderà il suo posto.
Il rapporto speciale tra la piccolissima Vaiana e l’Oceano nacque quando quest’ultimo la scelse per recuperare il cuore di Te Fiti, una gemma di colore verde rubata tantissimi anni prima, dal semidio Maui. Sebbene il suo intento era quello di conquistare il rispetto, la fama e il prestigio della gente, in realtà dalla sua azione derivò solo la distruzione totale del paesaggio naturale di Te Fiti. La ripercussione di questo gesto fu talmente devastante da colpire anche le altre isole del Pacifico e la vita dei suoi abitanti. Vaiana, una volta cresciuta e pronta a guidare ed aiutare il suo popolo, sogna di superare quello che era il Reef, ovvero la barriera corallina, per due motivi.
Riconsegnare il cuore di Te Fiti
Il padre Tui era contrario a questo tipo di superamento da parte della figlia e degli abitanti del luogo, a causa di un incidente avvenuto da giovane, nel quale perse la vita un suo amico. Fortunatamente al suo fianco la bella Vaiana ha sempre avuto la Nonna Tala, considerata come la pazza del villaggio, la quale ha sempre incoraggiato la nipote a seguire la sua strada, incentivandola a compiere la missione che l’Oceano le aveva affidato da piccolissima: cercare e trovare Maui, per fargli rimettere al proprio posto il cuore di Te Fiti, in modo tale da ristabilire l’armonia nella natura.
Tra le cose belle di questo film d’animazione Disney, è l’attenzione che gli sceneggiatori e i registi Clements e Musker hanno messo nel trattare un argomento tanto attuale quanto importante: la salvaguardia della natura. Lo scopo dei creatori di Oceania, oltre a far divertire i bambini e i genitori, è quello di far avvicinare i bambini alla protezione della natura, magari poco abituati a prendersene cura a causa della negligenza dei più grandi. I paesaggi riprodotti fedelmente dai registi, sono perfettamente in linea con la realtà, grazie all’impiego dell’animazione computerizzata. L’intento di realizzare in maniera naturale le spiagge, e di conseguenza gli alberi, le palme, la sabbia e le case del villaggio, insieme all’oceano, da parte degli sceneggiatori è riuscito in pieno.
Paesaggi suggestivi e paraidisiaci
Il movimento causato dal vento delle piante e dell’acqua non davano l’impressione di un’animazione digitale. In particolar modo uno scenario presente in Oceania, ricorda per la presenza di colori fluo e brillanti, gli stessi di Pandora del film Avatar diretto da James Cameron, in particolare quando toccando degli elementi della natura, questi si illuminano come se fossero dei pulsanti. Per la regola, che senza cuore si è dei mostri, di rara bellezza è l’isola Te Fiti, che torna a riprendere le sue vere sembianze, una volta tornata in possesso del suo cuore. A combattere contro Maui dopo il furto, ci fu il mostro di lava Te Kā, il quale viveva nelle vicinanze di Te Fiti.

La piccola Vaiana
L’aspetto fisico dei personaggi dai volti rotondetti e abbondanti, fanno in modo da risultare subito simpatici al pubblico. Le caratteristiche principali, oltre ai grandi occhi scuri e al naso a patatina, sono i capelli ricci neri fluenti e morbidi e i molti tatuaggi che hanno un valore molto importante per gli abitanti del luogo, presenti sul corpo dei giovani e degli anziani, come ad esempio il disegno della manta dietro la schiena della Nonna Tala. Tornando ai capelli, il lavoro di mesi e mesi di progettazione ha portato i suoi frutti, visto il loro aspetto naturale. Per quanto riguarda l’elemento dei tatuaggi, in questo film vengono considerati come dei piccoli personaggi, come ad esempio il Mini Maui, il quale rappresenta la coscenza e la parte più ragionevole del semidio Maui.
La forza dei personaggi
Un personaggio che sicuramente catturerà l’attenzione, le risate e l’amore dei bambini è Heihei il gallo multicolore stupidotto, apparentemente non in ottima salute, ma che in realtà si rivelerà più forte di quello che possa sembrare. Per uno sbaglio, il gallo si troverà nella barca di Vaiana, in partenza per la sua missione rocambolesca, la quale quando se ne renderà conto sarà ormai troppo tardi. Il suo essere stupido e poco sveglio, verrà molto apprezzato dai piccoli e scatenerà le risate di tutta la famiglia. Senza dubbio lui è il vincitore morale di tutto il film.
I film d’animazione della storia della Disney, hanno sempre avuto delle colonne sonore interessante ed in alcuni casi, hanno costituito delle pietre miliari nel panorama discografico internazionale, come ad esempio per La Bella e la Bestia oppure per la Sirenetta, giusto per citarne alcuni. Così come in questi film, anche in Oceania la presenza della musica è massiccia e ricopre un ruolo importante, in particolare in alcune scene.
Una colonna sonora importante e piacevole
Tra le tante canzoni, a spiccare più di tutte è Io Sono Vaiana, cantata da Chiara Grispo, per la versione italiana del film, inserita in uno dei momenti più importanti della protagonista, quando capisce che portare al termine la sua missione è la cosa giusta. Merita però una citazione il granchio malvagio Tamatoa, doppiato da Raphael Gualazzi, il quale canta anche il brano Lo splendente Tamatoa, con la sua voce che tutti abbiamo imparato ad amare. Ed infine, la canzone di chiusura, Prego scritta in italiano e cantata da Rocco Hunt, insieme a Sergio Sylvestre è l’ennesima conferma, di quanto questo film sia un film fatto e per i giovani.
Oceania è il 56° film d’animazione Disney e sebbene ha una durata medio lunga, ha tutte le carte in regola per prendere un posto nell’Olimpo tra i lungometraggi che hanno fatto la storia di questa grande casa. Merita di essere visto, non solo perchè è divertente e ricco d’azione, ma perchè può essere un modo per avvicinare i bambini al mondo della natura, sempre più oltraggiato dall’uomo, aiutandoli a comprendere cosa significa prendersene cura.
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Zlatan | Da Malmö alla Juventus, l’ascesa di Ibrahimovic nel biopic tratto dal libro
Sono le difficoltà incontrate da Zlatan Ibrahimovic, più che le sue vittorie sul campo da calcio, ad essere esplorate nel film tratto dall’autobiografia best-seller del campione svedese di origine slava (Io, Ibra, in Italia edito da Rizzoli). La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale alla 16esima Festa del Cinema di Roma.
Zlatan, diretto dallo svedese Jens Sjogren, titolo originale I am Zlatan ripreso dall’edizione internazionale del libro, è un racconto di formazione focalizzato principalmente sugli ostacoli incontrati lungo il cammino verso la gloria. Seguendo i primi passi della carriera dell’attuale asso del Milan, noto fuori dal campo per il carattere da duro e la forte autostima, il film ripercorre i suoi inizi da figlio di immigrati slavi nella periferia operaia di Malmö, fino al suo contratto con la Juventus, vero punto di svolta di una carriera che lo porterà a indossare le maglie anche di Inter, Barcellona, Milan, United e PSG.
Caduta e ascesa
Prima dell’ascesa c’è però una “caduta”. La pellicola inizia con Ibra già sotto contratto con il club olandese dell’Ajax. Il problema dell’attaccante è però nei numeri con pochi gol, che gli valgono l’etichetta di “immigrato pigro”. Il suo agente, Mino Raiola, lo convincerà a vendere la sua Porsche e a concentrarsi sui suoi allenamenti, perché all’orizzonte sembra esserci la vera prima grande chiamata, quella della Juventus.
Viene difficile credere come il talento che giocava solo per sé, non passando mai la palla ai compagni e costringendo i suoi primi allenatori a tenerlo in panchina, oggi sia il leader indiscusso del suo Milan, anche se per adesso limitato al ruolo di “capo spogliatoio” secondo Tuttosport, visto l’infortunio che lo terrà fuori almeno fino agli inizi del 2023.

Alle origini di Ibra
Gli appassionati di calcio sanno per certo che Ibra, pur non potendo contribuire con gol e assist come un tempo, anche da bordocampo farà di tutto per trasmettere alla squadra la sua fame di vittorie per capovolgere l’inerzia di una gara, come testimoniato dalle telecamere fisse su di lui a San Siro. Il Milan che in queste prime giornate di Serie A è tra le quattro papabili per la vittoria, a giudicare dalle scommesse live su NetBet, subito dopo Juve e Inter, deve molto allo slancio motivazionale di Zlatan e solo continuando a guardare al film (o leggendo il libro) possiamo capire davvero come si forma il carattere impavido di Ibra. In particolare, attraverso il lungo flashback che parte dalle sue prime mosse sui campi da calcio a Malmö, si può comprendere tutta la forza interiore di questo campione. Poche persone credevano davvero in lui, ma Ibra non ha desistito e ha continua a salire di livello mostrando già doti fuori dal comune nella squadra della sua città.
Le guide che lo spronano
Nel frattempo sono due gli attori che si alternano nel ruolo per rendere realistica la crescita dello svedese, Bajraktari Andersson e Granit Rushiti. Con quest’ultimo torniamo alla quasi attualità e all’incontro con il potente direttore generale della Juve Luciano Moggi, poi, attraverso nuovi flashback veniamo di nuovo trasportati tra le periferie di Malmö, nelle case dei due genitori separati e al campo d’allenamento, tra gli echi della guerra dei Balcani e gli omaggi rimarcati a Muhammad Alì, fonte di ispirazione principale del dodici volte Guldbollen, o Pallone d’Oro svedese. Il focus si sposta sulla guida paterna: “Devi usare la critica come una forza trainante”, gli dice il padre Sefik per spronarlo a sfidare i suoi nemici, tirando sempre fuori il meglio di sé. Oggi forse Ibra non ha più bisogno di consigli e dal film capiamo meglio il perché.
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Il Signore degli anelli: Il ritorno del fantasy più amato di sempre
Sono passati poco più di vent’anni da quando il primo film di questa epica trilogia fantasy è stato proiettato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, trovando un posto nel cuore di tutti gli appassionati di mondi fantastici abitati da creature e razze di ogni tipo.
Dopo un silenzio che dura da un bel po’ di anni, precisamente dal 2014, data in cui uscì l’ultimo film della trilogia Lo Hobbit, il mondo che J.R.R. Tolkien ha creato torna nuovamente a trasportarci nella magica Arda o Terra di Mezzo che a dir si voglia, ma questa volta non lo farà sui grandi schermi del cinema, bensì sul nostro televisore, computer o cellulare.
Il nuovo Signore degli Anelli infatti non sarà un lungometraggio, ma una vera e propria serie che verrà inserita nel catalogo di Amazon Prime Video.
Una serie con un arduo compito
Come sappiamo bene, l’universo fantasy creato dal noto scrittore è tuttora fonte di ispirazione per numerose storie, basti pensare ai vari film, fumetti e, in particolare, ai videogiochi come Dragon’s Crown e Skyrim. Molti titoli videoludici, alcuni anche molto apprezzati, sono ambientati proprio nella Terra di Mezzo, mentre è possibile scaricare giochi come Throne: Kingdom at War che si ispirano parecchio alle epiche battaglie, alle grandi città e ai fitti boschi verdi, pieni di misteri e creature inimmaginabili.
Con questa incredibile base, anche un solo passo falso potrebbe essere un enorme problema, quindi ecco cosa bisogna aspettarsi dalla serie in uscita il 2 Settembre di quest’anno.
Coerenza
L’universo che Tolkien ha creato è immenso e gestirlo all’interno di un’opera potrebbe rivelarsi un’impresa non da poco.
La storia del mondo di Arda è piena di eventi particolari avvenuti in una linea temporale veramente lunga, la serie si basa in particolare sugli eventi accaduti nella seconda era. Trovare alcuni dei personaggi della prima trilogia in una serie ambientata nella Terra di Mezzo del passato, potrebbe far (giustamente) infuriare i fan più accaniti.
Source: Pexels
Fedeltà
Le caratteristiche delle razze, l’architettura, la fauna e la flora, i personaggi più importanti, tutto deve essere il più possibile fedele all’universo narrativo. Il trailer della serie mostra delle immagini promettenti: grandi ambienti come le città o i boschi sembrano simili a quelli presenti nella prima trilogia di Peter Jackson, così come altri particolari come per esempio le armature.
Effetti speciali
Nonostante il peso degli anni si faccia sentire, La Compagnia dell’Anello mostra degli splendidi effetti speciali. Per fare un esempio, il Balrog è tutt’oggi una delle creature più belle realizzate in CGI (Computer-generated imagery). Anche sotto questo aspetto, sembra che la serie mostrerà i suoi muscoli con una computer grafica di tutto rispetto.
Per quanto riguarda la trama, dovremmo avere una storia fantasy avvincente, anche se bisognerà vedere come verrà raccontata allo spettatore. Il trailer mostra avventura, grandi battaglie e tanti altri elementi che potrebbero tenerci incollati allo schermo.
Le premesse per un’ottima serie ci sono tutte, quindi possiamo solo attendere il 2 Settembre con ansia, magari leggendo un libro o giocando a un titolo ispirati alle storie della Terra di Mezzo.
Fonte: Pexels
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Linkem & GF 2021
In occasione della nuova partnership con il Grande Fratello VIP 2021, Linkem ha lanciato un concorso a premi dal 27 settembre 2021 al 15 dicembre 2021. Si chiama “Vinci il GF VIP con Linkem” ed è aperto a clienti e non.
Per partecipare, gli utenti dovranno completare la procedura di registrazione sull’apposita landing page al seguente link, compilando i campi indicati e se saranno i fortunati vincitori dell’estrazione finale potranno vincere:
· n. 1 TV 4k 82” UHD
· n. 5 tablet Galaxy Tab S7+5g
· n. 12 Box brandizzate Linkem e GF VIP contenenti: una t-shirt, una tazza e un quaderno
Altre iniziative Linkem + GF Vip 2021
Mercoledì 27 ottobre Linkem ha fatto atterrare nella casa del GF Vip un drone con un messaggio misterioso per uno dei concorrenti, senza però conoscere né il mittente né il destinatario di questo messaggio e lasciando così i concorrenti nella curiosità più totale. Abbiamo scoperto i protagonisti del misterioso messaggio solo durante la live del venerdì successivo in prime time, quando la figlioccia di Jo Squillo, Michelle Masullo, è entrata nella casa a sorpresa regalando forti emozioni al pubblico e alla cantante milanese. Guardate la clip sul sito: https://www.linkem.com/gf-vip.
In puntata abbiamo potuto assistere alle spettacolari riprese dall’alto effettuate dal drone, trasmesse sul tablet del pilota con definizione Ultra HD. Linkem è un’azienda leader nel settore della costruzione e gestione di reti wireless a banda ultra-larga da oltre dieci anni e incoraggia lo sviluppo di servizi innovativi 5G in tutto il Paese. I clienti possono contare su una rete veloce ed efficiente, sia per strumenti di lavoro sia per le varie soluzioni di intrattenimento online.
Come le reti FWA, le reti 5G sono basate su tecnologie miste fibra – radio per abilitare in modalità wireless connessioni ad altissima velocità e con bassissima latenza in grado di supportare lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT), ovvero la connessione in rete di migliaia di oggetti intelligenti.
Linkem ha già attivato in centinaia di comuni la sua nuova e velocissima rete 5G. Con l’offerta dedicata 5G Maxi Promo 20 Anni l’utente può fruire di una connessione internet ultraveloce fino a 1 Gigabit senza linea fissa e senza limiti di traffico a soli 19,90€ al mese per i primi 6 mesi anziché 26,90€ al mese. E con l’opzione voce Parla&Naviga può usufruire di chiamate illimitate da casa verso mobili e fissi nazionali con tecnologia VoIP senza nessun costo aggiuntivo.
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