Patti Smith protagonista oggi al Giffoni tra cinema, musica e politica

Il rock è ribellione!” ha dichiarato la musicista Patti Smith, ospite oggi del Giffoni Film Festival. Ha parlato di musica, cinema e politica con disponibilità e determinazione, coinvolgendo i ragazzi in una riflessione importante e necessaria sul momento storico e sociale in cui stanno vivendo.  “F…. ai governi! Ragazzi, il rock vuol dire ribellione e anche la vostra generazione può farlo. Realizzare un grande cambiamento è possibile, ma non dovete farlo nel vostro piccolo, da soli, perchè i governi non ve lo permettono. Dovete unirvi, essere milioni di milioni e potete farlo grazie alla tecnologia, ad internet. Potete scambiarvi tweet, messaggi… io non sono brava in queste cose ma voi potete”. La carica di Patti Smith ha trascinato i giovani giurati del Giffoni Film Festival, nel corso di un incontrato nel quale la sacerdotessa del rock si è confrontata con loro su diversi temi, in attesa di salire sul palco dello Stadio Troisi questa sera. “Potete salvare l’ambiente, sta a voi! Negli anni 70 non mi piaceva cosa stava accadendo intorno a me e senza mai aver prima preso un microfono ho iniziato a cantare e a dire la mia”.

Non ho mai preso un soldo dal governo, nessun finanziamento. – ha affermato l’artista, emozionata per l’entusiasmo con il quale è stata accolta dai ragazzi in sala – Sapete, magari in passato Michelangelo poteva andare dal Papa per farsi finanziare le sue opere e forse anche voi potreste farlo. Però, se davvero volete fare qualcosa, non aspettatevi nulla, non aspettatevi che nessuno vi dia nulla. Se volete fare qualcosa, trovatevi un lavoro. Mio figlio, per esempio, vive a Detroit, che è un’area depressa ma fa dei lavoretti vari per guadagnare dei soldi, spala anche la neve”. “Il cinema è un mondo molto complesso, lo so perchè ho molti amici attori e registi – ha proseguito la Smith -. Io invece sono solo una scrittrice, quindi a me basta solo un pezzo di carta. Il mio è un mondo semplice. “In passato – ha proseguito – mi sarebbe piaciuto fare un film sul cherubino San Severino. Poi una volta sono stata al cinema a vedere “RAN” un film di Kurosawa: all’uscita dal teatro c’era una tempesta di neve e ho avuto uno shock emotivo. Ecco, per me il cinema è questo”.