Belushi è stato molto disponibile e ha raccontato molti passi importanti della sua carriera lavorativa, dando ovviamente spazio anche al ricordo del fratello John e al mito dei Blues Brothers. Nonostante il cinema e la televisione abbiano caratterizzato gran parte della sua vita lavorativa, la musica è la sua fedele compagna di viaggio da sempre, soprattutto con il blues e il jazz e per attestare ciò, l’attore ha messo su una breve performance con l’armonica che aveva in tasca nella Sala Sinopoli dell’Auditorium, creando un vero e proprio one man show.
A sorpresa Belushi ha chiamato sul palco Massimo Rossi, doppiatore di Jim ne “La vita secondo Jim” che ha raccontato al pubblico un aneddoto inedito: “Eravamo in sala per incidere, abbiamo dovuto farlo separatamente perché non smettevamo di ridere”. Abbracciando Rossi Belushi ha dato il via alle sue gag: “Adoro l’Italia perché c’è il doppio bacio e ti puoi avvicinare alle persone e frugare nelle tasche, tirando fuori un paio di mutante blu e mostrandole alla sua producer “scusa ho trovato queste, le vuoi? Scusate, è un’abitudine che non mi sono ancora tolto”.
Prossimamente Jim Belushi lavorerà a una nuova sit-come sempre per Abc: “Un rapporto tra padre e figlia, ma non posso dire di più. Ci sono i ladri nella nostra professione, anche io sono stato spesso un ladro”.
A chiudere poi la premiazione Gigi Proietti, di cui poi alle 21 è stato proiettato il nuovo film per la tv “Il Signore della truffa“, diretto da Luis Prieto, e con Maurizio Casagrande, Massimo De Lorenzo e un cast numeroso e in gamba. Si tratta della storia divertente e brillante di Nicola Persico, un generale in pensione che in realtà ha un passato di grande truffatore e, per aiutare i suoi condomini irretiti da una cartella esattoriale a molti zeri, dovrà rispolverare i suoi trucchetti per aggirare i carnefici benestanti che vogliono togliere la casa a questi onesti cittadini. Saranno due puntate in onda nei primi di ottobre sulla Rai per un prodotto ben costruito, piacevole da seguire e ricco di gag e battute esilaranti, come del resto Proietti ci ha abituato a sentire.