La serie, girata a Manchester e prodotta da Juliet Charlesworth vede come protagonista Mia, un killer mercenario e senza scrupoli che lavora saltuariamente e a contratto per il proprio boss, tenendo celato un grande segreto, con il quale di certo non è facile convivere. Mia è un personaggio tutto da scoprire, a partire dalla sua identità, infatti prima era un’ uomo e ora è una transessuale non operata ma non è tutto. Eddie, un pezzo grosso della malavita locale, prende la ragazza sotto la sua protezione facendo di essa una scaltra assassina. Ma la protagonista custodisce molti altri segreti che non ha mai svelato a nessuno, ma a sua volta non gli è stato confessato un segreto che la riguarda, o che per meglio dire, riguarda la sua precedente vita da uomo. Riceve un’inaspettata lettera dalla sua ex, Wendy, che le rivela di essere in punto di morte per via di un cancro ma non solo… nel periodo in cui i due erano fidanzati, era stato concepito un figlio. Così Mia, a metà puntata del pilot si ritrova a essere padre (o madre!?) di un figlio di undici anni, Ryan (nome che la madre decide di assegnargli proprio per via del padre), di cui diventa la tutrice legale. Giunta in un piccolo paesino del West Yorkshire per vedere il ragazzo, Mia incontra il resto della famiglia di Wendy, oramai defunta e tenta in tutte le maniere di entrarne a far parte.
Hit & Miss ha l’ambizione di raccontare gli sforzi di una persona intenta nel cercare di far convivere i suoi istinti assassini (congrui con il suo “lavoro”) insieme a quelli materni, in seguito alla riscoperta della propria famiglia, il tutto alla ricerca di una propria identità. Mix tra un killer letale e un’amorevole capo famiglia, la protagonista si inserisce nelle dinamiche di un nucleo familiare problematico che vive nel bel mezzo del nulla. Così comincia la serie e senza dubbio attira la nostra attenzione per gli episodi successivi.