De Niro è senza dubbio la più grande icona del gangster movie, un genere che per anni è stato associato esclusivamente alla sua faccia e alla sua voce. In occasione dell’uscita di The Alto Knights, ripercorriamo la sua carriera in cinque ruoli indimenticabili.Robert De Niro
, infatti, è per i film di mafia e criminalità quello che John Wayne è stato per i western. Anche se ha interpretato ogni tipo di ruolo immaginabile – pugili, vescovi, giocatori di baseball, poliziotti, ladri, rivoluzionari, cadaveri con crisi esistenziali e persino il diavolo stesso – sono i gangster movie ad averlo reso un simbolo del cinema americano. Ripercorriamo insieme i suoi cinque ruoli migliori.
Il Padrino – Parte II (1974)
Interpretare il giovane Vito Corleone ha permesso alla carriera di De Niro di prendere il volo, facendolo emergere come uno dei migliori attori in circolazione a Hollywood in quegli anni. Ritenuto da alcuni il più grande film di mafia mai realizzato, questa seconda parte de Il Padrino intreccia la storia di un padre e un figlio, portando su schermo le origini della famiglia criminale Corleone in un’epica saga di vendetta, decadimento morale e costruzione di un impero.
Francis Ford Coppola scelse Robert De Niro perché gli era piaciuto il suo provino per la parte di Santino Corleone durante la scelta del cast del primo film. Per prepararsi al ruolo prima dell’inizio delle riprese, l’attore passò sei mesi nella zona di Corleone, in Sicilia, per imparare la lingua. Nella versione originale del film, infatti, De Niro recita in italiano con spiccato accento siculo.

C’era una volta in America (1984)
C’era una volta in America documenta la storia di David “Noodles” Aaronson in vari momenti della sua vita: dalla sua giovinezza, quando lui e i suoi amici vengono coinvolti per la prima volta nel crimine, fino alla vecchiaia. Dopo essersi uniti per scalzare i boss nel loro quartiere, Noodles e i suoi amici vengono coinvolti nelle attività di contrabbando al culmine del proibizionismo.
Ma una sparatoria, che sarà fatale per i suoi amici, cambierà qualcosa nella percezione che Noodles ha di quel mondo. Una saga che copre decenni di criminalità organizzata americana mentre Noodles affronta le conseguenze delle sue azioni, con un Robert De Niro in stato di grazia.

Gli Intoccabili (1987)
Per Gli Intoccabili, Brian De Palma scelse De Niro per il ruolo di Al Capone, forse il gangster più famigerato della storia americana, eclissando persino personaggi del calibro di Gotti e Dillinger. L’attore scompare nel ruolo di Capone, dando forma a quella che è una delle interpretazioni più terrificanti della sua carriera, quella di un uomo spietato, rabbioso, disposto a tutto per mantenere la città paralizzata nella paura e nella corruzione. Per il ruolo di Al Capone, inizialmente si pensò a Bob Hoskins, più somigliante dal punto di vista fisico al gangster, ma il regista insistette per avere De Niro. Scelta rivelatasi azzeccata.
Quei bravi ragazzi (1990)
Quei bravi ragazzi ruota attorno alla storia di Henry Hill, un giovane che, nel tentativo di sfuggire agli abusi e all’abbandono della sua famiglia, si unisce alla mafia. Inizialmente coinvolto in compiti elementari come quelli del corriere o del messaggero, rapidamente Henry sale in cima alla gerarchia mafiosa quando entra nelle grazie del boss Paul Cicero e fa amicizia con Jimmy Conway e Tommy DeVito. Insieme, i tre vivono una vita di lusso, ma presto si ritroveranno dalla parte “sbagliata” della famiglia a causa delle loro azioni, dei loro vizi e delle loro ambizioni sfrenate.

Casinò (1995)
Casinò segue la storia di Sam Rothstein, un professionista del gioco d’azzardo ebreo-americano affiliato alla mafia di Chicago che gestisce giochi a Las Vegas. Ambientato negli anni ’70, la storia segue Rothstein mentre lotta per mantenere il controllo della sua attività nonostante la crescente diffidenza della mafia, il crollo di un matrimonio e le indagini sempre più insistenti dell’FBI.
Il capolavoro di Scoresese vanta un cast stellare, con De Niro che guida insieme a Joe Pesci, Sharon Stone, Don Rickles e James Woods. Come spesso avviene nel cinema scorsesiano, il film è un racconto crepuscolare, di chi tenta a tutti i costi di sopravvivere in un mondo che gli sta crollando addosso e che chiaramente smetterà di esistere da lì a poco.