Da Tarantino a Michael Jackson, 6 assurdi cinecomics mai realizzati

In un panorama cinematografico sempre più saturo di produzioni dedicate al mondo del fumetto, sembra ormai impossibile riuscire a tirare fuori nuove idee per rinfrescare il genere. Nonostante ciò, siamo stati abituati negli ultimi anni alle trasposizioni più impensabili, dal film su Ant-Man, l’uomo formica, al già annunciato Gambit, incentrato su di un supereroe che come armi usa delle carte da gioco trasformate in proiettili mortali. Tuttavia, la storia degli anni passati è costellata di cinecomics mai realizzati, caratterizzati da trame assurde e scelte di casting davvero poco probabili. Ecco alcuni esempi.

Michael Jackson nelle vesti del Professor Xavier

Riuscite a immaginarvi Michael Jackson, il re del pop, nelle vesti del Professor Xavier ? Noi sicuramente no, ma ci è mancato davvero poco. Jackson sembrava davvero interessato alla parte  del fondatore del gruppo degli X-Men, tanto da decidere di finanziare di tasca propria la produzione della pellicola pur di ottenere il tanto desiderato ruolo. Non solo, i sogni del cantante non finivano mica qui. Jackson era infatti in lizza anche per il ruolo di Peter Parker in un ipotetico film su Spider Man, benedetto da Stan Lee in persona, che si disse favorevole alla scelta del re del pop per il ruolo dello spara ragnatele.

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Quentin Tarantino e Silver Surfer

La storia cinematografica di Silver Surfer è stata sempre particolarmente travagliata. Nel 1990 i produttori avvicinarono persino George Lucas, che però si sfilò subito dal progetto. Chi invece era davvero interessato alla realizzazione di un film sul supereroe creato da Stan Lee e Jack Kirby era l’allora debuttante Quentin Tarantino, reduce dal folgorante successo della sua opera prima Le iene. Il progetto incuriosì i dirigenti della FOX, che assunsero subito John Turman per scrivere una sceneggiatura. Nelle idee di Turman Surfer, una volta giunto sul pianeta Terra, avrebbe incontrato una prostituta dodicenne, si sarebbe innamorato di una cameriera e sarebbe stato trasformato da un malvagio generale in una persona comune, perdendo i propri poteri. Nonostante la folle idea di trasformare una semi divinità in un uomo qualunque, il progetto fu abbandonato perché reputato “troppo costoso”.

Il The Dark Knight Returns di Joel Schumacher

Vi ricordate il terribile Batman & Robin di Joel Schumacher ? Bene, le cose potevano andare anche peggio. Il piano di Schumacher era quello di adattare la celebre graphic novel di Frank Miller The Dark Knight Returns (tra i più importanti fumetti della storia della nona arte), snaturandone completamente le idee alla sua base. Batman, infatti, nella sceneggiatura del film, sarebbe stato contaminato dalla tossina dello Spaventapasseri. Non solo, ma Harley Quinn (per il cui ruolo era in lizza Courtney Love) sarebbe stata (rullo di tamburi) la figlia del Joker, in barba a decenni di storia fumettistica e di lavoro sul personaggio. Ciliegina sulla torta, per il ruolo di Batman il nome di punta era quello di Nicolas Cage, ancora scottato dalla cancellazione del Superman Lives di Tim Burton.

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Lo spinoff su Catwoman diretto da Tim Burton

Il Batman di Tim Burton, uscito nel 1989, è ancora oggi uno dei cinecomic più amati dagli appassionati, grazie alla splendida interpretazione di Michael Keaton e alle atmosfere cupe e ispirate. Nonostante ciò il sequel, con protagonista il Pinguino di Danny DeVito, non ebbe lo stesso successo di pubblico, nonostante la favolosa Michele Pfeiffer nei panni di Catwoman. Dopo la release di Batman Returns, Burton si disse fin da subito interessato a girare uno spinoff incentrato interamente sulla donna gatto, e ambientato in una città governata da supereroi. La Pfeiffer si disse favorevole, ma il progetto fu abbandonato dopo il successo commerciale di Batman Foverer, che convinse la WB a ignorare le atmosfere dark di Burton per dedicarsi a pellicole più vivaci e colorate.

Elektra di Oliver Stone

Oliver Stone è sempre stato un regista particolarmente controverso. I suoi film, infatti, sono spesso aggressivi, violenti e dalla forte connotazione politica. Poco dopo il successo di Natural born killers, Stone fu contattato per dirigere la trasposizione cinematografica del truculento Elektra scritto da Frank Miller. Nonostante molti ricordino il personaggio principalmente per la sua apparizione nel film di Daredevil con Ben Affleck, o per il suo pessimo film da protagonista, Elektra è un personaggio molto più interessante di quanto la versione di Jennifer Garner potrebbe far pensare. Elektra: Assassin, questo il titolo del progetto, sarebbe stato un film violento e adulto, una satira politica sulla eroina in rosso impegnata nel compito di eliminare un candidato alla presidenza degli USA, controllato da malvagie forze oscure.

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Sandman e lo scontro tra Morfeo e un ragno gigante

È di qualche giorno fa la notizia dell’abbandono di Joseph Gordon-Levitt dal progetto cinematografico dedicato al celebre Sandman ideato dal genio visionario di Neil Gaiman. La graphic novel, fra le più belle e profonde mai scritte, racconta la storia di Morfeo e del suo viaggio attraverso lo spazio, il tempo e i sogni di tutti noi. Ben prima del progetto diretto da Levitt, però, la trasposizione su grande schermo di Sandman era stata affidata nelle mani degli sceneggiatori Ted Elliott e Terry Rossio (Aladdin e Pirati dei Caraibi), che riuscirono a condensare i settanta capitoli della saga in due ore di film. Gaiman si disse soddisfatto, ma il progetto venne abbandonato. A riprendere in mano le redini della produzione fu invece Jon Peters, eccentrico produttore americano. Peters fece inserire nella prima bozza di sceneggiatura uno scontro a mani nude fra Morfeo e un ragno gigante. Inutile dire che Gaiman si disse imbarazzato dallo script della pellicola, tanto da definirlo “uno dei peggiori mai letti”.

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.