Lasciata improvvisamente dal fidanzato benestante e licenziata da un interessante lavoro all’interno di un’importante rivista newyorchese, Imogene piomba in depressione e un senso di inadeguatezza la porta ad inscenare un finto suicidio, che tutti però credono reale. Per ristabilirsi è costretta a tornare nella sua casa d’infanzia e convivere con la mamma eccentrica interpretata da un’ottima Annette Bening, un bizzarro e curioso Matt Dillon nei panni di George, giovane patrigno e agente della CIA e il fratello Ralph, infantile collezionatore di animali, ossessionato dal proteggere la propria incolumità con stravaganti invenzioni. Le linee guida del film seguono il filone narrativo della commedia all’americana standard, con una storia semplice ma divertente e spassosa, anche se attraversata da momenti di indecisione e rallentamento dovuti alla sceneggiatura, curata dall’esordiente Michelle Morgan. Imogene è una commedia senza troppe pretese, che affronta diverse tematiche anche importanti con tono ironico e scanzonato: il rapporto madre – figlia, le differenze tra classi sociali, la vita in città e la vita in un piccolo paese e il desiderio che abbiamo tutti di realizzarci e distinguerci dagli altri.
Anche se non del tutto convincente, è un film da vedere, per distrarsi e sorridere anche delle nostre preoccupazioni e instabilità.