The Boxtrolls, intervista ai registi Anthony Stacchi e Graham Annable

Dopo Paranorman e Coraline, i registi Anthony Stacchi e Graham Annable hanno presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il nuovo film The Boxtrolls, distribuito dalla Universal Pictures il prossimo 17 Ottobre 2014. Nella cittadina vittoriana di Cheesebridge la popolazione è ossessionata dalla salute, dalla classe sociale e dai formaggi più pregiati e puzzolenti, ma sotto il loro mondo, nelle fognature, vivono delle bizzarre creature che indossano vecchie scatole come guscio protettivo simile alle tartarughe. Ritenuti da sempre dei mostriciattoli pericolosi, non riescono a convivere pacificamente con il popolo in superficie, ma Eggs, un bambino umano vive con loro da quando era piccolo e si sente uno di loro. Tutto procede comunque con tranquillità fino a quando il malvagio e furbo Archibald Snatcher vuole avviare una violenta disinfestazione per eliminare i Boxtrolls ed Eggs comincia a rendersi conto di essere diverso da quello che aveva sempre pensato.

box2Nella stupenda cornice della terrazza dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, abbiamo incontrato i simpatici registi di questa favola moderna in stop motion, che ci hanno raccontato parte del processo creativo di questo film d’animazione realizzato negli studi Laika, ispirato al libro di Alan Snow. “Il libro di Alan Snow è favoloso ma anche molto ampio, ogni pagina è piena di personaggi e di illustrazioni, così abbiamo realizzato che dovevamo ridurre la storia per un film d’animazione e i boxtrolls si sono dovuti plasmare sul nuovo racconto dove gli abitanti della città li vedevano come dei mostri. Il film è nato da un lavoro sulla sceneggiatura derivante dal libro, in un primo momento facendo lo storyboard e dando le voci temporanee ai personaggi. La storia rispetto al libro è cambiata molto, infatti per esempio Winnie e la sua famiglia non esistono proprio nel libro. Leiha gli stessi problemi di Eggs, come un rapporto difficile con il padre etc… così i due personaggi si possono specchiare l’uno nell’altro e vivono insieme il conflitto con il mondo che li circonda” hanno dichiarato Stacchi e Annable, confessando di essersi ispirati invece ai film dei Gremlins per l’ambientazione e i personaggi.

box6Mentre i modellini dei protagonisti del film presidiavano l’intervista al centro del tavolo, i registi hanno svelato l’origine di questo progetto e il processo seguito all’interno degli studi Laika. “L’idea di Boxtrolls nasce 10 anni fa: la LAIKA era alle prese con Coraline ma pensava già ad altri progetti e così ha acquisito i diritti del libro ‘Arrivano I Mostri’. Personalmente io ci ho messo la testa 7 anni fa quando sono arrivato alla LAIKA: mi hanno dato il libro e la prima azione è stata condensare tutto quello strepitoso ma gigantesco materiale in una storia di 1 ora e mezza” ha affermato Anthony Stacchi che ha collaborato in passato per Nightmare Before Christmas, e, parlando dei protagonisti aggiunge che “il design è stato influenzato da un elemento fondamentale: la scatola. Ogni trolls aveva una scatola da cui sbucano gambe e braccia, e non ci sono troppi modi diversi di indossare le scatole… Mark Smith, nostro fidato animatore inglese, ha poi lavorato ai singoli personaggi, dando a ogni boxtrolls un suo carattere e quindi un suo aspetto specifico“. “La Disney, dalla Pixar, dalla Dreamworks stanno creando opere fantastiche, ma sono film in cui la parte da leone la fa la CG, e alla fine tante produzioni finiscono col somigliarsi. Noi invece usiamo ancora la stop-motion: una delle tecniche d’animazione più vecchie in giro ma che però rende nuovi e originali. Penso che quando gli spettatori vedano un nostro film si rendano subito conto di trovarsi di fronte a qualcosa di veramente diverso“. Affascinanti ed originali anche i costumi del film, dei quali i registi ci raccontano: “I costumi sono merito di Deborah Cook, che ci ha perso avvero molto tempo. Noi gli abbiamo dato alcuni riferimenti, come il Casanova di Fellini, i film di Terry Gilliam etc…dicendole che è un periodo vittoriano, eduardiano, ma non è un periodo preciso in Europa. Le abbiamo spiegato la storia e l’ambientazione e le abbiamo detto “Buona fortuna Deb”, ma lei è riuscita a cogliere perfettamente la nostra idea. Dalla moda oderna, fino alla moda del passato, ha messo insieme un bizzarro collage ricco di particolari“.

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In The Boxtrolls non si può fare a meno di notare la presenza di riferimenti e citazioni dei celebri Monty Python, come la scena del villain alla fine che mangia un pezzetto di formaggio speciale ed esplode letteralmente.  “Sì, avevamo quello in mente. Volevamo una sorpresa per il finale e abbiamo riso molto soprattutto per gli effetti sonori legati a quella scena. Doveva esplodere, non c’era altra scelta per lui. Quando ci chiedevano del progetto, abbiamo sempre descritto il libro come una rivisitazione di Oliver Twist fatta dai Monty Python: il tono era proprio questo. Per esempio anche quando abbiamo dovuto scrivere la canzone di Madame Fru Fru che si sente nel film, abbiamo deciso di partire proprio da una canzone originale dei Monty Python: siamo allora andati da Eric Idle, gli abbiamo presentato l’idea e lui ha accettato. Eric è anche rimasto molto colpito dalla sceneggiatura del film, da una certa satira politica dietro il nostro cartoon, di questa Madame Fru Fru che riesce a manipolare le coscienze della comunità” hanno spiegato i registi.