Che Mostra del Cinema è senza James Franco? L’attore e regista americano ormai è un’istituzione a Venezia, e, dopo Child of God dello scorso anno, ha presentato il suo nuovo lavoro The Sound and The Fury, ispirato al celebre romanzo di William Faulkner che racconta una storia drammatica e familiare da tre punti di vista differenti. “Mi sono accorto che questo tipo di film non li fa nessuno, anche regolandomi con i registi con cui ho lavorato. Quindi ho deciso di colmare questa mancanza e pensarci io. Questo è uno dei miei libri preferiti, è un classico della letteratura americana e l’ho affrontato in un modo sperimentale, rimanendo fedele al periodo storico presentato nel libro, rendendolo nello stesso tempo contemporaneo” ha dichiarato in conferenza stampa l’autore.
“Ho costruito il meccanismo intorno al quale ruota tutta la storia, intorno al personaggio di Caddy. Questi fratelli sono ossessionati dalla sorella, e sullo sfondo ci sono i cambiamenti del Sud degli Stati Uniti. Il libro è qualcosa che leggi, ma puoi tornare indietro a rileggere le pagine prime e saltare da un punto all’altro, mentre il film di solito lo vedi dall’inizio alla fine” ha spiegato Franco, che denuncia con questo film uno stile registico che strizza l’occhio a Terrence Malick, senza troppe pretese. La natura è costante protagonista della scenografia, e luogo di incontri, fughe e passioni travolgenti, ma anche di scontri e conflitti personali tra i membri della famiglia protagonista. La telecamera si sofferma spesso su soggettive e primi piani strettissimi, che provano ad invadere la privacy degli attori, ma nel complesso si respira un’eleganza narrativa e una ricostruzione storica fedele.