Venezia 73, The Young Pope: Paolo Sorrentino e il lato oscuro della chiesa

La reazione del Vaticano? Non mi preoccupa! Se avranno la pazienza di vederlo capiranno che è un lavoro che affronta con onesta le contraddizioni e il fascino del clero”. Con intelligenza e sarcasmo, Paolo Sorrentino ha presentato alla 73° edizione della Mostra del Cinema di Venezia la sua ultima fatica: The Young Pope. La miniserie televisiva, interpretata da Jude Law, Diane Keaton, Silvio Orlando, Cécile de France e James Cromwell, racconta la coraggiosa storia di Lenny Belardo (Jude Law), un giovane cardinale divenuto inaspettatamente Papa. Considerato dalla curia un pontefice facilmente manipolabile, Pio XIII avvierà una rivoluzione della chiesa.

Jude Law è Lenny Belardo in The Young Pope
Jude Law è Lenny Belardo in The Young Pope

Un ritorno con stile, tra provocazioni e star

Paolo Sorrentino è uno di quei registi che non hanno paura di rischiare. L’ennesima dimostrazione è The Young Pope, l’ambiziosa coproduzione targata Sky Atlantic, HBO e Canal+ che vede nel cast Diane Keaton e Jude Law: “Ero spaventato dal ruolo ma Paolo mi ha sempre ricordato che si trattava di un uomo complicato. Il copione mi ha emozionato molto!”. Il Papa interpretato dal Watson di Guy Ritchie è un pontefice rivoluzionario, invisibile, contraddittorio che arricchisce l’universo narrativo di Paolo Sorrentino. Diane Keaton è Suor Mary, una suora americana che, avendo cresciuto Lenny, diventa la spalla destra del Papa. Tra anti-eroi e provocazioni tornano in The Young Pope il surrealismo alla David Lynch e l’estetica pittorica, tale da tramutare il sogno a occhi aperti di Sorrentino in un quadro in movimento. Un ritorno narrativamente equilibrato che, al cinema come in tv, conferma il talento di uno dei più brillanti (e furbi, lo ammettiamo!) registi del cinema tricolore.

Scena da The Young Pope di Paolo Sorrentino
Scena da The Young Pope di Paolo Sorrentino

La grande bellezza della televisione

Un incubo onirico apre la prima puntata di The Young Pope. Risvegliatosi tra centinaia di neonati, Lenny Belardo approda nella magniloquente piazza San Marco: “Venezia esercita un fascino irresistibile su di me, non ultimo quello visivo”. Un prologo spettacolare che suggerisce allo spettatore che Paolo Sorrentino, il regista Premio Oscar per La grande bellezza, è tornato a regalare intrattenimento, provocazioni e follie di prima qualità. La serie, che segna il debutto del regista italiano nel mercato televisivo mondiale, è un capolavoro inquadrato dalla fotografia di Luca Bigazzi e caratterizzato dallo stile unico dell’autore di Le conseguenze dell’amore: “Il mercato televisivo è difficile e impegnativo ma anche eccitante! Ho avuto la possibilità di fare approfondimenti e digressioni impossibili al cinema”. Chi ha amato i precedenti lavori firmati da Paolo Sorrentino sicuramente apprezzerà anche quest’ultima fatica, arricchita da un’inedita sfumatura comica: “Nel lavoro di documentazione iniziale è emerso che il tasso di comicità nelle relazioni tra i cardinali è alto. Provo sempre a far ridere. A volte ci riesco, altre no!”. Dopo aver conquistato il mercato cinematografico internazionale con la malinconia avventura di Jap Gambardella (Toni Servillo), Sorrentino eleva l’entertainment televisivo con una miniserie che non ha nulla da invidiare alle fiction a stelle e strisce: “Televisivo non è più un aggettivo deteriore”. Come dargli torto?

The Young Pope debutterà a ottobre su Sky Atlantic.

Trailer The Young Pope