Il telefilm, diretto da Raffaele Mertes, più che Un amore e una vendetta si dovrebbe intitolare Un orrore e una vendetta: supportato da una sceneggiatura a dir poco inesistente e da una regia che più piatta non si può, Un amore e una vendetta si presenta come la vera delusione di questa quinta edizione del Roma Fiction Fest, andando ad allargare la lista di fiction mal dirette e mal realizzate. Il regista, supportato da un cast di discreto livello, non riesce proprio a convincere lo spettatore con una puntata di cento minuti basata un numero infinito di riprese rallentate degli occhi blu di Alessandro Preziosi accompagnate da una musica in stile western italiano degli anni ’70, portandolo alla inevitabile risata involontaria. Oltre a risultare goffo e grottesco per le situazioni improponibili che racconta e per l’uso eccessivo di rallenty mal realizzati, Un amore e una vendetta risulta anche un telefilm parecchio noioso, non andando ad espletare nemmeno la semplice funzione di entertainment che da sempre contraddistingue il settore della fiction. Non resta che attendere la messa in onda della miniserie, prevista per il 12 ottobre su Canale 5, per vedere se la qualità delle successive sette puntate sia almeno leggermente migliore al deludente ed involontariamente comico episodio pilota trasmesso in occasione di questa quinta edizione del Roma Fiction Fest.