Scritto e diretto da Djinn Carrénard, regista francese originario di Haiti, Donoma (“Il giorno è qui” in lingua sioux) è il film che ha richiesto il minor budget del mondo: appena centocinquanta euro, serviti per affittare uno smoking. Alla fine la spesa è risultata pure superflua, poiché in fase di montaggio il regista ha deciso di tagliare la scena in cui appariva l’abito. Occupandosi della sceneggiatura, regia, montaggio e pubblicità, il regista residente nella banlieue più difficile di Parigi, Seine-Saint-Denis, ha abbattuto i costi della sua pellicola, che attualmente è riuscita a portare nelle sale francesi 13.000 spettatori.

Un fenomeno insomma, che però non ha avuto vita facile da subito, infatti nemmeno il passaggio a Cannes nel 2010 gli è valso una distribuzione. Da qui l’idea di Carrénard di associarsi alla Commune Image Media, associazione della banlieue parigina, che gli ha permesso di sponsorizzare l’uscita del suo film in tutta la Francia, attraverso una campagna pubblicitaria “rivoluzionaria”: il regista ha battuto tutte le strade francesi a bordo di un pullman, su cui ha fatto scrivere “Guerrilla cinema”, e ha distribuito volantini in venticinque città diverse. Donoma è un film sull’amore, rappresentato in tutte le sue sfaccettature attraverso una serie di episodi. Nel primo un’insegnante di liceo intreccia una relazione ambigua con il suo studente più irrequieto; nel secondo una fotografa, per comprendere se l’amore può nascere al primo incontro, va a letto con il primo che incontra, infine una ragazza agnostica, che ha assistito la sorella leucemica, si pone domande sulla religione cristiana. Chissà se il fenomeno dilagherà anche in Italia?