Dopo Sal presentato lo scorso anno, James Franco torna nel ruolo di regista alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con Child of God, una storia drammatica e scioccante di un serial killer del Tennessee ispirato ad Ed Gein, il pazzo assassino che è stato fonte d’ispirazione per molti successi cinematografici, da Psycho a Non Aprite quella Porta.
Scott Hayes interpreta Lester Ballard, un uomo emarginato dalla società e relegato nei boschi, mentalmente instabile e schiavo delle sue perversioni e della sua difficoltà di relazionarsi con la gente intorno. Solo al mondo e allontanato dalla comunità, Ballard comincia a commettere violenti omicidi che coinvolgono in particolare ragazze, di cui egli conserva i corpi, cercando di instaurare con loro delle relazioni malate e surreali. James Franco ha preso come modello del suo personaggio lo stesso serial killer che ha ispirato il Norman Bates di Psycho o Leatherface di Non Aprite quella Porta, infatti si notano alcune analogie tra questi film. Ma, mentre i film precedenti hanno puntato più sull’impatto pauroso, sul mistero e sull’adrenalina tipiche dei film thriller – horror, Franco ha deciso di costruire la struttura narrativa soprattutto all’interno della dimensione psicologica del personaggio, portando per mano lo spettatore all’interno della follia e dell’anima corrotta di Lester, che è un terribile serial killer, ma non appare propriamente come un mostro, quanto come un malato mentale che agisce in un certo modo a causa della solitudine, dell’isolamento e del passato sfortunato e privo di qualsiasi emozione.
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