Ormai mancano poche ore. Oggi, 24 Giugno alle 18.00, in diretta dal Brasile, si gioca la partita Italia – Uruguay. Dopo la vittoria contro l’Inghilterra e la sconfitta per 1 – 0 con il Costa Rica, la nostra nazionale prova a raggiungere la Coppa del Mondo 2014 sfidando una squadra che fino ad oggi ha dimostrato di essere abbastanza pericolosa.
Per i cinemondiali relativi a questa partita, NewsCinema manda in campo il regista Fede Alvarez, originario dell’Uruguay e il nostro Dario Argento per l’Italia, per una sfida all’insegna dell’horror. Questa scelta non vuole alludere al possibile spargimento di sangue sul campo, ma è un curioso confronto di due menti artistiche così lontane, eppure simili nella loro scelta di genere. Fede Alvarez, nato a Montevideo nel 1978, ha iniziato a lavorare come filmmaker con la tecnica della stop motion, usando la SuperVHS del padre. Poi, dopo una gavetta con spot pubblicitari, fonda nel 2009 una società di produzione e postproduzione, realizzando il cortometraggio di fantascienza, intitolato Panic Attack! Il suo successo sul grande schermo è abbastanza recente, quando lo scorso Maggio 2013, dirige il remake del celebre film horror La Casa, originariamente opera di Sam Raimi.
Una dura prova e una pesante eredità per Alvarez questo progetto, che tuttavia non è passato del tutto inosservato ed è stato promosso con pieni voti da pubblico e critica. Nel film due fratelli rimasti orfani, si incontrano di nuovo con alcuni amici in una capanna in montagna, dove Mia decide di buttare in un pozzo la droga che le è rimasta. Così, quando i ragazzi ritrovano il Libro dei Morti, la ragazza comincia a subire gli effetti di una possessione demoniaca e il ritmo della storia impazzisce fino al climax finale. Questo film segna l’inizio di una nuova trilogia del franchise e Fede Alvarez sta lavorando sul prossimo La Casa 2, mentre Sam Raimi e il fratello sono a lavoro su L’Armata delle Tenebre 2, il ritorno di un altro classico del genere. “Se vanno a vedere un nuovo Evil Dead, deve essere buono, no? Non è quel tipo di pellicola che se non è un buon film, ci passi sopra e chi se ne frega…Con La Casa hai una tradizione da onorare” ha spiegato il regista.