Nel film Cose dell’Altro Mondo, presentato alla 68esima Mostra del Cinema di Venezia nella Sezione Controcampo Italiano, il regista Francesco Patierno fa accadere esattamente questo ed i protagonisti si ritrovano in una situazione a dir poco surreale. Il concetto del film riprende la storia narrata nel lungometraggio del messicano Sergio Arau “A Day Without a Mexican” del 2004 e si rifà anche a fatti di cronaca realmente accaduti in Italia qualche anno fa, in cui gli extra-comunitari scioperarono all’unisono proprio per contestare le pessime condizioni di lavoro nel quale si trovavano a lavorare. Ma cosa accadrebbe se si verificasse su larga scala una cosa del genere? I tre protagonisti del film ci dimostrano come il risultato di una bizzarria del genere potrebbe mettere in crisi un’intera città. L’imprenditore nordico (Abatantuomo), che faceva andare avanti le proprie fabbriche praticamente solo con
Ce lo ricorda anche Simone Cristicchi, compositore della colonna sonora ufficiale, che specialmente nel brano portante, Cose dell’altro Mondo, inserito al momento dei titoli di coda recita: “Gli immigrati sbarcano mentre i bambini abbattono la moschea, Gesù cristo è immobile, sembra impassibile sulla croce con il marchio Ikea”. La denuncia è tutta verso l’indifferenza della società a fatti gravi come il disprezzo e il razzismo.
È la prima volta che un film italiano affronta le tematiche dell’immigrazione e del razzismo seguendo la linea della comicità, col tentativo di smuovere qualcosa nelle coscienze degli italiani, oramai intorpidite a causa della sola ed unica campana televisiva che recita la stessa cantilena ogni giorno. E che fosse la prima volta si è visto dalla reazione dei leghisti veneti, addirittura offesi, a detta loro, dal modo in cui il film ha trattato l’argomento, arrivando addirittura a fatti quali il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo della Lega Nord che ha negato i permessi per girare nella “sua” città il film o la dilagante polemica che impazza sul web, con i molti insulti verso regista e attori, arma a doppio taglio però perché il film, in sala dal 3 settembre, sta registrando un buon successo proprio grazie alla risonanza mediatica che ha ottenuto.