La famosa influencer di Pomezia, Giulia De Lellis a volta ha fatto discutere gli animalisti per le sue scelte di moda. La sua passione per le pellicce non è andata giù all’Associazione Italiana Difesa Animali qualche anno fa, tanto da aver preso un provvedimento molto serio.
Come molti di voi ricorderanno, la bella Giulia De Lellis, volto noto del programma Uomini e Donne, dopo esser stata scelta dal dj Andrea Damante e successivamente come concorrente del reality show GF VIP 2, è diventata una delle influencer più seguite e richieste d’Italia. Tra le sue follower ragazze che amano il suo stile e che ascoltano i suoi consigli in fatto di make up. Qualsiasi prodotto indossato da lei, magicamente diventa sold out nel giro di pochissimi giorni.
Sicuramente, il suo aspetto da ragazza acqua e sapone, fortemente legata alla famiglia sono alcuni motivi che hanno spinto milioni di italiani a cliccare ‘segui’ sul suo profilo ufficiale di Instagram. Giulia De Lellis negli ultimi anni è balzata anche in cima alle classifiche dei libri maggiormente venduti nel nostro Paese, con la biografia Le corna stanno bene su tutto – ma io stavo meglio senza, incentrato sulla rottura burrascosa proprio con Andrea Damante.
Dopo di lui, tanti sono stati i partner con i quali ha condiviso parte della sua vita. A partire dal campione di moto Andrea Iannone, al cantante Irama, per poi tornare con Andrea Damante e fino ad oggi, legata sentimentalmente al ricco Carlo Beretta, erede della nota famiglia, famosa nel mondo per aver creato gli omonimi fucili.
Tuttavia, nel meraviglioso mondo di Giulia De Lellis, ci sono state anche delle importanti battute d’arresto, avvenute durante la sua partecipazione alla seconda edizione del reality show GF VIP. Tra i vari scivoloni culturali e alcune battute fuori luogo dai tratti vagamente omofobi, la De Lellis è riuscita a tirarsi anche le ire dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente. Un risentimento sfociato in un esposto presso la Procura della Repubblica di Roma.
Secondo quanto scritto nel comunicato – che potrete leggere in basso – ad aver creato problemi sono state le ciabatte di pelliccia indossate abitualmente dall’influencer.
“Il rischio di emulazione e l’aumento della richiesta di tali tipo di ciabatte con inserti di pelliccia potrebbe portare alla realizzazione di capi contraffatti per i quali si ucciderebbero animali di minor valore economico.” Il testo continua affermando: “A partire dai cani per garantire un prezzo accessibile al grande pubblico e questo costituirebbe istigazione al maltrattamento ai sensi dell’articolo 544 del codice penale”.
Come se non bastasse, ad aggravare la sua posizione, anche il chiaro riferimento a un noto brand che le produce, facendo di conseguenza della pubblicità occulta al marchio. Questa volta l’Associazione è scesa in campo, per evitare che altre ragazze potessero seguire questo consiglio di moda, a dir poco discutibile e dannoso per l’ambiente.