Festival di Roma: A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III, la recensione

Abbiamo visto in occasione della settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III. Diretto da Roman Coppola e interpretato da Charlie Sheen, Bill Murray, Patricia Arquette, Jason Schwartzman e Stephen Dorff il film racconta la bizzarra e colorata storia di Charles Swan III (Charlie Sheen), brillante illustratore di mezza età improvvisamente colto da una crisi di identità in seguito all’abbandono dell’amore della sua vita, la splendida Ivana (Katheryn Winnick). Dotato di fervida immaginazione Charles Swan III inizia una lunga discesa nella sua mente tra amici frivoli (Jason Schwartzman), commercialisti preoccupati (Bill Murray) e splendide pin up in ogni dove per scoprire una volta e per tutte come superare l’ennesimo fallimento sentimentale. Ci riuscirà? O resterà l’eterno ragazzino sognatore che sfugge dalle noie ( e dagli impegni) della realtà per rinchiudersi nel calduccio sicuro della sua immaginazione?

Roman Coppola continua con discreto successo la dinastia cinematografica di Francis Ford e Sofia Coppola confezionando uno dei film più ambiziosi e originali di questa settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma: A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III. Caratterizzato da un interessante mix di realtà, immaginazione e follia il film di Roman Coppola risulta un vero e proprio delirio di onnipotenza: ben 89 scoppiettanti minuti divisi tra numeri musicali, personaggi anni’80 e sketch alla I tre marmittoni (la macchina nella piscina in primis) che confondono ma allo stesso tempo affascinano lo spettatore in sala. Ma non tutto è bene quel che finisce bene. A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III è un film eccessivamente compiaciuto e forzatamente originale. La sensazione dilagante vedendo il film di Roman Coppola è che il regista si sia impegnato con tutto se stesso per confezionare un’opera geniale e irriverente, un prodotto che possa anche solo avvicinarlo agli irraggiungibili mostri sacri della sua famiglia. Ma l’impresa ovviamente non era delle più facili e la brillante ma imperfetta storia di Charles Swan III convince solo a metà. Inoltre non tutto ciò che è spiazzante deve per forza essere bello. I due protagonisti stanno parlando, Charles Swan III sta per capire cosa fare della sua relazione con Ivana e magia: Charles e Ivana circondati da una atmosfera anni ’80 iniziano a cantare una canzone in brasiliano. Ma cosa c’entra? Naturalmente è una fantasia del protagonista, ovviamente Charles Swan non è sobrio ed è di tendenza un po’ matto, ma che cosa arriva allo spettatore? Uno sketch alla Scary Movie? Oppure Roman Coppola è talmente geniale da confezionare un’opera comprensibile solo a pochi eletti? A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III è un film ironico, brillante, a tratti divertente e originale; ma è anche pretenzioso, presuntuoso, a tratti fastidioso e banale. E’ un’opera perfettamente rappresentata dal titolo che porta e mirabilmente descritta da due sole ed uniche parole: follia e incomprensibilità. A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III è in concorso alla settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.