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Golden Globes 2012, tutte le nomination della 69° edizione in cui domina The Artist
Nell’era del 3D è un film francese, muto e in bianco e nero, The Artist, ad aggiudicarsi il maggior numero di candidature ai Golden Globes 2012, sei in tutto, tra cui regia, sceneggiatura, attori e musiche, per la sessantanovesima edizione del celebre premio assegnato dalla Hollywood Foreign Press Association, che riunisce i giornalisti stranieri a Hollywood e che anticipa di un mese la più prestigiosa cerimonia degli Oscar. Seguono a ruota, con cinque candidature The Descendants con George Clooney che ha ottenuto tre nomination, tra cui quella di Migliore attore e Miglior regista e The Help con Emma Stone e Viola Davis. La cerimonia di consegna dei Golden Globe si terrà il 15 gennaio a Los Angeles dove a condurre l’evento sarà l’attore Ricky Gervais.
Il video dell’annuncio delle nomination:
CINEMA
Miglior film drammatico
“The Descendants“
“The Help“
“Hugo Cabret“
“Le idi di marzo“
“L’arte di vincere – Moneyball“
“War Horse“
Miglior film commedia o musicale
“The Artist“
“Le amiche della sposa“
“50/50“
“Midnight in Paris“
“My week with Marilyn“
Miglior regista
Woody Allen per “Midnight in Paris“
George Clooney per “Le idi di marzo“
Michel Hazanavicious per “The artist“
Alexander Payne per “The descendants“
Martin Scorsese per “Hugo Cabret“
Miglior attore in un film drammatico
George Clooney per “The descendants“
Leonardo DiCaprio per “J. Edgar“
Michael Fassbender per “Shame“
Ryan Gosling per “Le idi di marzo“
Brad Pitt per “L’arte di vincere – Monetball“
Migliore attrice in un film drammatico
Glenn Close per “Albert Nobbs“
Viola Davis per “The help“
Rooney Mara per “Millennium: Uomini che odiano le donne“
Meryl Streep per “The Iron Lady“
Tilda Swinton per “We need to talk about Kevin“
Miglior attore in un film commedia o musicale
Jean Dujardin per “The artist“
Brendan Gleeson per “Un poliziotto da happy hour“
Joseph Gordon – Levitt per “50/50“
Ryan Gosling per “Crazy, stupid, love“
Owen Wilson per “Midnight in Paris“
Migliore attrice in un film commedia o musicale
Jodie Foster per “Carnage“
Charlize Theron per “Young adult“
Kristen Wiig per “Le amiche della sposa“
Michelle Williams per “My week with Marilyn“
Kate Winslet per “Carnage“
Miglior attore non protagonista
Kenneth Branagh per “My week with Marilyn“
Albert Brooks per “Drive“
Jonah Hill “L’arte di vincere – Moneyball“
Viggo Mortensen per “A dangerous method“
Christopher Plummer per “Beginners“
Migliore attrice non protagonista
Bèrènice Bejo per “The artist“
Jessica Chastain per “The help“
Janet McTeer per “Albert Nobbs“
Octavia Spencer “The help“
Shailene Woodley per “The descendants“
Migliore sceneggiatura
Michel Hazanavicious per “The artist“
Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash per “The descendants“
George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon per “Le idi di marzo“
Woody Allen per “Midnight in Paris“
Steven Zaillian, Aaron Sorkin, Stan Chervin per “L’arte di vincere – Moneyball“
Migliore colonna sonora originale
Ludovic Bource per “The artist“
Trent Reznor, Atticus Ross per “Millennium: Uomini che odiano le donne“
Howard Shore per “Hugo Cabret“
John Williams per “War horse“
Abel Korzeniowski per “Edward e Wallis: Il mio regno per una donna“
Migliore canzone originale
‘Lay your head down’ per “Albert Nobbs“
‘Hello hello’ di Elton John, Bernie Taupin per “Gnomeo & Giulietta“
‘The living proof‘ di Mary J. Blige, Thomas Newman, Harvey Mason Jr. per “The help“
‘The keeper’ per “Machine gun preacher“
‘Masterpiece’ per “Edward e wallis: Il mio regno per una donna“
Miglior film straniero
“Jin ling shi san chai“
“In the land of blood and honey“
“Il ragazzo con la bicicletta“
“Una separazione“
“La pelle che abito“
Miglior film d’animazione
“Le avventure di Tintin: Il segreto dell’unicorno“
“Il figlio di Babbo Natale“
“Cars 2“
“Il gatto con gli stivali“
“Rango“
TELEVISIONE
Miglior serie drammatica
“American horror story“
“Boardwalk empire“
“Boss“
“Il trono di spade“
“Homeland“
Miglior serie commedia o musicale
“Enlightened“
“Episodes“
“Glee“
“Modern family“
“New girl“
Miglior mini-serie o film per la televisione
“Cinema verite“
“Downton Abbey“
“The hour“
“Mildred Pierce“
“Too big to fail – Il crollo dei giganti“
Miglior attore in una serie drammatica
Steve Buscemi per “Boardwalk empire“
Bryan Cranston per “Breaking bad“
Kelsey Grammer per “Boss“
Jeremy Irons per “The Borgias“
Damian Lewis per “Homeland“
Miglior attrice in una serie drammatica
Claire Danes per “Homeland“
Mireille Enos per “The killing“
Julianna Margulies per “The good wife”
Madeleine Stowe per “Revenge“
Callie Thorne per “Necessary roughness“
Miglior attore in una serie commedia o musicale
Alec Baldwin per “30 Rock“
David Duchovny per “Californication“
Johnny Galecki per “The big bang theory“
Thomas Jane per “Hung – Ragazzo squillo“
Matt LeBlanc per “Episodes“
Miglior attrice in una serie commedia o musicale
Laura Dern per “Enlightened“
Zooey Deschanel per “New girl“
Tina Fey per “30 Rock“
Laura Linney per “The big C“
Amy Poehler per “Parks and recreation“
Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione
Hugh Bonneville per “Downton Abbey“
Idris Elba per “Luther“
William Hurt per “Too big to fail – Il crollo dei giganti“
Bill Nighy per “Page eight“
Dominic West per “The hour“
Miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione
Romola Garai per “The hour“
Diane Lane per “Cinema Verite“
Elizabeth McGovern per “Downton Abbey“
Emily Watson per “Appropriate adult“
Kate Winslet per “Mildred Pierce“
Miglior attore non protagonista in una serie
Peter Dinklage per “Il trono di spade“
Paul Giamatti per ” “Too big to fail – Il crollo dei giganti“
Guy Pearce per “Mildred Pierce“
Tim Robbins per “Cinema Verite“
Eric Stonestreet per “Modern family“
Miglior attrice non protagonista in una serie
Jessica Lange per “American horror story“
Kelly MacDodald per “Boardwalk empire“
Maggie Smith per “Downton Abbey“
Sofia Vergara per “Modern family“
Evan Rachel Wood per “Mildred Pierce“

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Top Gun 3 ancora non è confermato, ma già fa tendenza per una bizzarra ragione reale

Tom Cruise – Foto: Ansa
Mentre il pubblico attende di sapere se ci sarà un terzo film, Top Gun 3 ha iniziato a fare tendenza negli Stati Uniti per una bizzarra ragione reale.
Prodotto da Jerry Bruckheimer, il franchise d’azione Top Gun è interpretato da Tom Cruise nei panni di Pete Maverick, un aviatore della marina militare che prima cerca di distinguersi come primo candidato alla Navy Fighter Weapons School, prima di tornare in seguito per addestrare un nuovo giovane gruppo di laureati per una pericolosa missione speciale.
Mentre il primo film è stato solo un successo commerciale, Top Gun: Maverick è diventato un successo critico e finanziario, stabilendo il record per il film di maggior incasso di Cruise con quasi $ 1,5 miliardi, portando a chiedersi se verrà annunciato un terzo film.
Top Gun 3 dai conflitti Usa e Cina
Con le recenti tensioni tra i due paesi, USA e Cina, dopo che è uno dei palloni spia del paese asiatico è stato visto volare attraverso gli Stati Uniti, e alla fine ha sparato alla nave vicino a Myrtle Beach, nella Carolina del Sud.
Dopo l’esplosione, i social media sono stati inondati di reazioni all’incidente, con il risultato che Top Gun 3 ha fatto tendenza online poiché molti hanno tracciato parallelismi tra il franchise militare guidato da Tom Cruise e la questione politica della vita reale. Dai un’occhiata ad alcuni dei post qui sotto:
This is what woke me up today !!
World War 3 or Top Gun 3 making going on.. i don’t know…
🚀🚀🚀🚀🚀🚀🚀#fighterjet pic.twitter.com/3cdLw1aUjK— SilentScreemer (@Silentscreemer_) February 4, 2023
Top Gun 3 spoilers ahead https://t.co/TKtvjvyjpB
— Larry Heath (@larry_heath) February 4, 2023
Top Gun 3: F**k that Balloon pic.twitter.com/xU1MIqRObt
— Stream the Vote (@StreamtheVote) February 4, 2023
Niente geopolitica
Il regista di Top Gun Maverick, Joseph Kosinski ha precedentemente indicato che non volevano che la storia originale né quella del sequel riguardassero la geopolitica.
Invece il regista ha ritenuto che entrambi i film fossero più incentrati sulla “competizione” tra i suoi vari personaggi, ambientati nella stessa vena del genere sportivo.

Tom Cruise in Top Gun Maverick – Foto: NewsCinema.it
L’altro motivo principale per cui Top Gun: Maverick non ha un grande cattivo, secondo Kosinski, è che con il mondo in continua evoluzione, volevano assicurarsi che Top Gun: Maverick potesse sembrare senza tempo per il pubblico che lo avrebbe visto più in avanti, tra decenni.
Mentre alcuni film di guerra rimarranno alla dura realtà delle rispettive guerre, quelli simili a Top Gun potrebbero avere problemi a sentirsi datati.
L’incidente durante le riprese
È interessante notare, tuttavia, che nonostante i loro migliori sforzi, Top Gun: Maverick ha quasi creato un incidente internazionale durante le riprese della sequenza iniziale di Darkstar, mentre i satelliti di altri paesi si sono spostati in posizione sopra la China Lake Naval Air Station e hanno scattato foto dello scramjet ipersonico del film.
Con i primi due film che mantengono i loro cattivi in gran parte ambigui, sarà interessante vedere se un potenziale Top Gun 3 manterrà questa formula, o se guarderà verso una politica moderna.
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Inside: trama, cast e trailer del film con Willem Dafoe

Willem Dafoe in una scena di Inside
Diretto da Vasilis Katsoupis e interpretato da Willem Dafoe, Inside è nel programma della 73esima edizione della Berlinale. Panorama è la sezione scelta per presentarlo. La trama è incentrata su una rapina andata a male e sulle conseguenze.
Interessante il punto di partenza, per un’opera che si piazza a metà strada tra il crime e il film drammatico. A fare da sfondo alle vicende di Nemo (Dafoe), la suggestiva e riconoscibilissima Grande Mela, New York per i profani.

Una scena del film
Inside segna il debutto, dietro la macchina da presa, in un film di finzione, per il regista greco, divenuto celebre con il documentario O filos mou o Larry Gus.
Per la realizzazione dell’opera, i produttori, Giorgos Karnavas, Marcos Kantis e Dries Phlypo, hanno ricevuto il sostegno di Eurimages.
Sarà presentato in anteprima mondiale al 73esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino. La release nelle sale statunitensi è prevista per il 17 marzo 2023, distribuito dalla Focus Features. La Universal Pictures International si occuperà invece di portarlo nel resto del mondo (e presumibilmente anche in Italia).
Inside | La trama del film
Al centro del film – basato su una storia originale scritta dallo stesso Vasilis Katsoupis e scenggiato da Ben Hopkins – troviamo Nemo. L’uomo è un rinomato e abilissimo ladro di opere d’arte.
In seguito a un colpo andato male, Nemo si ritrova intrappolato all’interno di un suggestivo attico, situato niente meno che a New York. A fargli compagnia, tutto ciò che è sempre stato nelle sue mire espansionistiche: capolavori senza prezzo e senza tempo.
Ma la sua sopravvivenza dipenderà dal suo ingegno e avrà i minuti contati. Inside si rivela così un thriller psicologico dall’alto tasso di adrenalina e dallo stile accattivante.
Inside | Il cast del film
A guidare il cast, un nome che è una garanzia: Willem Dafoe. Dopo aver preso parte a pellicole di alto gradimento, quali The Northman, Nightmare Alley e Dead for a dollar, è infatti lui a prestare il volto al protagonista, Nemo.
Al suo fianco, troviamo attori europei più o meno noti in Italia, a partire da Gene Bervoets (F*** you very, very much), Eliza Stuyck (In Vlaamse Velden), Josia Krug (Damaged Goods).
Inside | Il trailer del film
Il trailer di Inside promette già numerosi colpi di scena e una sana dose di suspence. Il protagonista, interpretato da Willem Dafoe, dovrà vedersela con una trappola in piena regola e scoprire il modo per uscire. Prima che sia troppo tardi.
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Suzume: trama, trailer e curiosità sul film d’animazione

Una scena di Suzume di Mankoto Shinkai
Diretto da Makoto Shinkai e in concorso al 73esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino, Suzume riporta il cinema d’animazione in gara nella prestigiosa kermesse. Erano più di vent’anni che non succedeva: l’ultima volta Hayao Miyazaki aveva vinto l’Orso d’Oro con La città incantata.
Sono trascorsi, per l’esattezza, ventuno anni da quando, nel 2002, il cinema di animazione per la prima volta veniva ammesso a gareggiare alla Berlinale. L’opera in questione era niente meno che quel capolavoro de La città incantata di Hayao Miyazaki. E ancora, per la prima volta, non solo l’Orso d’Oro andò a un film d’animazione, ma a uno giapponese.

Una scena di Suzume
Ecco allora che, la notizia dell’entrata in selezione ufficiale di un titolo quale Suzume, non può che creare grandi aspettative. Makoto Shinkai ha già riscosso ampio successo con il suo debutto, Your Name. Il regista è atteso sul red carpet della Berlinale, insieme al produttore Genki Kawamura e alla doppiatrice del personaggio principale, Nanoka Hara.
Suzume è uscito nelle sale nipponiche nel novembre 2022, ma ancora non è chiaro come e se verrà distribuito nel resto del mondo. Sappiamo solo che la distribuzione internazionale è stata affidata alla piattaforma streaming Crunchyroll, in collaborazione con Pictures Entertainment, Wild Bunch International e Eurozoom.
Per chi avesse poca dimestichezza con il cinema d’animazione giapponese, basti pensare che Shinkai è, da molti, considerato il legittimo erede di Miyazaki. Le sue opere sono, infatti, piene di anima e poesia.
Suzume | La trama
Prendendo spunto da un evento tragico, realmente avvenuto anni prima in Giappone, la pellicola racconta la storia di Suzume. La protagonista è una diciassettenne, che vive in un piccolo paese della regione di Kyūshū, nel sud del Giappone. Il giorno in cui incontra, casualmente, Souta, un ragazzo alla ricerca di una porta, le cose per la giovane cambiano.

Una scena di Suzume
Suzume decide infatti di partire, insieme a lui, finendo nel cuore delle montagne. È lì che i due scovano una misteriosa porta. Lei ne viene subito attratta, come se fosse in azione una forza sovrannaturale. Al solo avvicinare la mano al pomello, Suzume si ritrova catapultata dentro alla porta.
Così facendo, si aprono in tutto il Giappone, nel medesimo istante in cui avvengono calamità naturali, le cosiddette “porte del disastro”.
Suzume | Il trailer
Sin dal trailer, appaiono evidenti le influenze e i rimandi a un certo tipo di cinema e di poetica. Il clima post apocalittico che emerge, a un certo punto, pare sia una conseguenza della pandemia. Stando a quanto dichiarato dai realizzatori del film, il lockdown – e tutto ciò che ha caratterizzato gli ultimi anni della nostra esistenza – ha inevitabilmente condizionato la storia e la sceneggiatura.
Meraviglia e magia appaiono tratti distintivi del progetto, arricchito da una colonna sonora potente ed emozionante, curata dalla band Radwimps e dal compositore Kazuma Jinnouchi. Inoltre non è da sottovalutare la collaborazione con la cantante di TikTok, Toaka, interprete del brano Suzume.
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