Serie tv
Grey’s Anatomy 9 : un matrimonio e un funerale in arrivo

Recensioni
The Stand | Dal 3 gennaio su Starzpaly la miniserie tratta da Stephen King

A distanza di anni, da quando per la prima volta se ne parlava, è in arrivo su Starzplay dal 3 gennio 2021, The Stand. La nuova miniserie tratta dal romanzo L’ombra dello scorpione di Stephen King vede schierati tra i suoi protagonisti, James Marsden (ex Ciclope della prima saga di X Men), Alexander Skarsgård, Amber Heard, Nat Wolff e Whoopi Goldberg.
The Stand | La trama della nuova miniserie
Al centro della trama una devastante epidemia che sconvolge gli Stati Uniti e il mondo intero: chi viene contagiato non ha scampo, in poco tempo si ritrova a percepire il proprio corpo trasformato e la vita che scivola via. I pochi superstiti, capeggiati da Frannie (Odessa Young) e Stu (Marsden), decidono di unire le forze per contrastare il virus e mantenere una parvenza di umanità.
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La loro fortuna è l’essere inspiegabilmente immuni, ma nel frattempo cominciano a presentarsi strani incubi e allucinazioni. Ciascuno di questi sembra riconducibile a una misteriosa e seducente figura, che risponde al nome di Randall Flagg (Skarsgård).

Dietro una minaccia che (inizialmente) non mostra nulla di sovrannaturale, ma a cui non si riesce a trovare nè una cura nè una fine, si cela in realtà qualcosa di più profondo. Qualcosa che affonda le radici niente meno che nell’infinito scontro tra il Bene e il Male.
Le somiglianze con The Dome
Il celebre autore statunitense ci ha abituato a opere di siffatta natura. Si pensi a IT o anche a Nell’erba alta, Pet Sematary, The Dome. Proprio con quest’ultimo titolo, The Stand mostra più di una somiglianza. Innanzitutto l’arrivo di una calamità esterna – sebbene nella precedente serie fosse in qualche modo rappresentata da una cupola – quindi la piccola comunità protagonista, che si ritrova unita a fronteggiare la situazione, tentando al tempo stesso di portare avanti un’esistenza il quanto più “normale” possibile.

Uno dei punti di forza è come sempre l’atmosfera, che aleggia sulla narrazione. La tensione viene creata poco a poco, grazie al succedersi degli eventi e all’alternarsi di suggestioni ambivalenti. Il montaggio contribuisce a rendere la sensazione di qualcosa che gravita sopra le teste dei sopravvissuti.
Chi sarà Randall Flagg, il personaggio interpretato da Alexander Skarsgård
Sebbene sia necessario alla presentazione dei tanti personaggi in campo, l’utilizzo dei flashback spesso appare confusionario e non è così immediato capire in quale momento ci si trovi. D’altro canto con una coralità simile, bisogna attendere di addentrarsi nel vivo delle vicende per riuscire a seguirne i vari fili.
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Nebbia, fango, buio, sono alcuni dei contesti in cui si muovono Stu e gli altri. A volte in piccoli gruppi, a volte da soli. Nel momento in cui fa la sua comparsa Flagg è come se il tempo si fermasse: l’uomo sembra un quanto mai affascinante mix tra un illusionista e un angelo diabolico – e Skarsgård è perfetto per il ruolo.

Un’ultima lode positiva va alla colonna sonora, ricchissima e studiata per rendere il massimo dell’effetto, a seconda delle sequenze che i brani (quasi tutti pop) accompagnano.
News
Hawkeye | al via le riprese a New York della serie per Disney +

Anche se non abbiamo ancora una conferma ufficiale su chi interpreterà Kate Bishop, sembra che i Marvel Studios si stiano già preparando per iniziare le riprese della prossima serie MCU Hawkeye di Disney + . Nella foto dell’avviso “No Parking” condivisa da Chris Welch di Verge, che potete vedere a metà articolo, come potete notare è stato scritto il titolo provvisorio della serie guidata da Jeremy Renner, “Anchor Point”, rivelando che la produzione è prevista per mercoledì 2 dicembre nel centro di Brooklyn.
La nuova serie di Hawkeye
La serie Hawkeye vedrà Jeremy Renner riprendere il ruolo di Clint Barton, con la storia anche per introdurre la sua protetta Kate Bishop, anche se per lei al momento manca l’ufficialità. Secondo quanto riferito, Hailee Steinfeld è in trattative per il ruolo. Certi sono i nomi delle registe, Amber Finlayson e Katie Ellwood, alias Bert e Bertie, meglio conosciute per il loro lavoro su Troop Zero e Rhys Thomas ( Staten Island Summer ).
Nel mese di giugno, una voce insistente vedrebbe un drammatico avvenimento ai danni di Clint. A causa di una freccia sonica scagliata contro il suo nemico Crossfire, Occhio di Falco potrebbe perdere l’udito. Chissà se dopo tutti questi mesi, gli sceneggiatori decideranno di proseguire verso questa possibilità. Hawkeye dovrebbe debuttare nell’autunno 2021 su Disney +.
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La storia di Occhio di Falco
Nei fumetti, Bishop diventa Occhio di Falco dopo Clint Barton, ed è anche un membro dei Giovani Vendicatori (Young Avengers). La Disney non ha ancora confermato se hanno in programma di dare a Bishop il suo show spin-off o di farla apparire nell’MCU in futuro, ma certamente c’è più di una possibilità nel vederla coinvolta nel progetto.
Il titolo provvisorio del progetto “Anchor Point” è in realtà un omaggio al primo volume della serie di fumetti preferita dai fan di Kelly Thompson che è stato pubblicato nel 2017. Intitolato come Vol.1: Anchor Points , è stata la prima serie a fumetti solista di Kate Bishop dopo essere apparso nei numeri di Young Avengers . Tuttavia, non è ancora noto se la trama dei suddetti fumetti si collegherebbe o meno alla trama della serie.
Netflix
Anya Taylor-Joy | le insicurezze sulla sua bellezza nonostante il successo

Senza offendere nessuno, ma se c’è qualcuno che più di altre sta ottenendo un successo grandioso, questa è l’attrice Anya Taylor-Joy con la sua serie La regina degli scacchi disponibile sulla piattaforma Netflix. Eppure, nonostante stia raccogliendo elogi da parte di pubblico e critica, la dolce protagonista in una recente intervista ha dichiarato alcune cose sul suo aspetto fisico che non le permettono di godersi totalmente questo momento.
Le dichiarazioni di Anya Taylor-Joy
Come anticipato poco fa, Anya Taylor-Joy ha parlato a cuore aperto in merito al suo aspetto esteriore che le complica l’esistenza da anni. A quanto pare, la sua figura senza dubbio particolare e affascinante, per lei è motivo di dubbi, di incognite. In altre parole, non si trova bella e per tanto, ecco cosa ha dichiarato: “Non mi sono mai vista bella e credo che mai mi vedrò così. Non credo di essere abbastanza bella da recitare nei film. Sembra patetico e il mio ragazzo mi ha già avvisato che la gente potrebbe pensare che sono una stron*a a dire certe cose, ma credo di avere un aspetto strano.”
Poi ha aggiunto: “Non mi piace andare al cinema a vedere i miei film, li guardo prima. La cosa bella di farlo da sola è che non sono costretta a guardarmi la faccia sul grande schermo.”
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Le difficoltà legate al film Emma
Riprendendo sempre delle dichiarazioni rilasciate dalla stessa, l’argomento ‘insicurezze’ si è ampliato ancora di più, quando è stato citato il film Emma. Vi consigliamo di leggere anche la recensione del film disponibile in digitale da qualche mese. “Ho avuto davvero un attacco di panico con Emma perché ho pensato: “Sono la prima Emma brutta e non posso farlo” perché la prima battuta che dice nel film è: “Sono bellissima, intelligente e ricca”.
Sicuramente questa sentirsi inferiore – almeno nell’aspetto fisico – rispetto ad altre colleghe è stato causato anche da alcuni episodi di bullismo, dei quali è stata protagonista da giovanissima. Fortunatamente per lei, grazie all’arrivo provvidenziale di Sarah Doukas, fondatrice dell’agenzia di moda Storm Model Management, la sua vita è cambiata radicalmente.
Prima di congedarsi, Anya Taylor-Joy ha dichiarato di apprezzare chi invece la reputa bella, nonostante la sua idea: “Mi sono costretta nella vita ad accettare i complimenti. Se qualcuno mi dice che oggi sono bella, gli dico grazie.”
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