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Hansel & Gretel – Cacciatori di Streghe: annunciato il sequel
Grazie ad un enorme riscontro a livello internazionale, “HANSEL & GRETEL: CACCIATORI DI STREGHE”di Gary Sanchez Production, Paramount Pictures, Metro-Goldwyn-Mayer Pictures (MGM) ed MTV Films, ha superato i 200 milioni di dollari nei botteghini internazionali: così è stato annunciato oggi dagli studios, che hanno inoltre confermato di aver iniziato a sviluppare un sequel di cui Will Ferrell, Adam McKay e Kevin Messick della Gary Sanchez Productions e Beau Flynn saranno nuovamente i produttori.
Interpretato da Jeremy Renner e Gemma Arterton, e scritto e diretto da Tommy Wirkola, questo film, che rivisita in modo nuovo una favola intramontabile, è stato il film numero 1 in ben 39 Paesi, guadagnando, ad oggi, 205,9 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film sta registrando un successo incredibile a livello internazionale con incassi pari a 24,1 milioni di dollari in Brasile, 19 milioni di dollari in Russia, 14 milioni di dollari in Messico e in 12,8 milioni in Germania. In “HANSEL & GRETEL: CACCIATORI DI STREGHE” l’attore nominato all’Academy Award® Jeremy Renner e l’attrice Gemma Arterton incarnano i ruoli di Hansel e Gretel. Molti anni dopo la vicenda in cui riuscirono a sfuggire alla strega che rapiva i bambini, fratello e sorella sono ormai due giovani e formidabili cacciatori di streghe. Stavolta però Hansel e Gretel dovranno affrontare un pericolo assai più temibile … il loro passato.
“HANSEL & GRETEL: WITCH HUNTERS”, interpretato anche da Famke Janssen e Peter Stormare, è prodotto da Will Ferrell, Adam McKay, Kevin Messick, e Beau Flynn, ed è stato scritto e diretto da Tommy Wirkola.
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Reality: trama e cast del film

Sydney Sweeney nei panni di Reality Winner
In programma nella sezione Panorama della 73esima Berlinale e diretto da Tina Satter, Reality è basato sulla storia vera di un’ex specialista dell’Intelligence americana, Reality Winner. La pellicola segna il debutto per la regista.
Nata ad Alice, in Texas, il 4 dicembre 1991, Reality Winner venne accusata (nel giugno 2017) dall’amministrazione Trump e arrestata per la fuga di notizie di un rapporto di intelligence. Queste ultime riguardavano interferenze russe, nelle elezioni statunitensi del 2016.

L’attrice Sydney Sweeney a Cannes – Fonte Foto: Ansa
Condannata a cinque anni e tre mesi di carcere, a seguito di un patteggiamento, il suo caso ha fatto sollevare non poche polemiche. È stata anche creata una campagna, che ha visto la madre impegnata in prima linea. E addirittura Julian Assange ha chiesto pubblicamente di sostenere Reality.
Tina Satter sceglie, quindi, una storia molto sentita e appassionante per fare il suo debutto. Reality alterna la drammaticità della vicenda a momenti surreali e caratterizzati da dark humour. Se il progetto appare alquanto ambizioso, è anche perché la cineasta è stata inserita tra i 25 nuovi volti del cinema indipendente nel 2022, da Filmmaker Magazine.
Le aspettative che circondano Reality si alzano, e non resta altro da fare che attenderne la presentazione alla 73esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Il film verrà presentato nella sezione Panorama.
Reality | La trama
Reality Winner diventerà una vera e propria eroina, per quanto inizialmente sembri una giovane donna comune. 25 anni e un futuro roseo dinanzi. Tutto cambia un sabato pomeriggio: mentre fuori brilla l’estate – siamo nel mese di giugno – l’FBI bussa alla porta della casa di Reality, in Georgia.
Ha, infstti, inizio una conversazione, che definire criptica è poco, durante la quale emergono dettagli circa la situazione di Reality. Pian piano le cose cominciano a venire a galla. E si delinea il ritratto, piuttosto eclettico e illuminante, di una millennial, insegnante di yoga e veterana sotto assedio.
Basandosi sulla trascrizione degli interrogatori, la Satter delinea un quadro quanto più realistico e preciso possibile, dando modo al pubblico di addentrarsi e conoscere una storia importante, nell’ambito della società americana odierna (ma non solo).
Reality | Il cast
La nominata agli Emmy Awards, Sydney Sweeney – già apprezzata per i suoi ruoli nelle serie di successo Euphoria e The White Lotus – presta il volto e l’anima alla protagonista. L’ attrice originaria di Washington si trova così alla guida di un nutrito cast, composto da molti giovani attori.
A partire da John Way (A love song) e Marchánt Davis (Le parole che voglio dirti). Completano il cast, il “veterano” Josh Hamilton (The Walking Dead) e Benny Elledge (Chicago Fire).
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Titanic: James Cameron svela i veri motivi per cui torna al cinema

Still di Titanic (fonte: IMDB)
Titanic torna al cinema per il suo 25esimo anniversario (e in occasione di San Valentino), “potenziato” dalle tecnologie testate su Avatar. James Cameron, ancora una volta, dimostra uno strano rifiuto di abbandonare il film al passato.
A dieci anni di distanza da una prima riedizione in 3D, Titanic torna in una nuova versione rimasterizzata in 4K, HDR e soprattutto HFR, uniformandosi tecnologicamente alla saga di Avatar.

Still di Titanic (fonte: IMDB)
Questo continuo aggiornamento (che quasi sicuramente coinvolgerà anche i successivi capitoli della saga sci-fi ambientata su Pandora, destinata sempre a nuovi update come il firmware di un computer) rivela la straordinaria passione di James Cameron per quello che è forse il suo film più celebre e iconico, quello che meglio racchiude l’ebbrezza ingegneristica che da sempre è alla base del suo cinema.
Il Titanic stesso, gigantesco corpo meccanico e sottoposto a un’esperienza quasi trascendentale di rappresentazione e distruzione, è ancora oggi ciò che meglio sintetizza le aspirazioni prometeiche del suo autore-costruttore: quel regista che come Sisifo spinge l’enorme macigno del suo film dalle pendici alla sommità di un monte, per vederlo poi puntualmente ricadere giù una volta arrivato in cima. E ricominciare sempre da capo.
Il risultato dell’High Frame Rate sulle immagini (come evidente anche ne La Via dell’Acqua e e negli esprimenti di Ang Lee) è quello di un realismo (o iperrealismo) dell’immagine mai visto prima d’ora, che però allo stesso tempo determina anche un “effetto soap-opera” che appiattisce e che, in alcuni casi, potrebbe infastidire lo spettatore, abituato invece ad un’immagine più artefatta e, appunto, cinematografica.
Titanic si aggiorna ancora una volta e insegue Avatar
Affidarsi a questa tecnologica per rifiutarsi di abbandonare Titanic al suo (glorioso) passato è quasi paradossale e il risultato finale è necessariamente una riedizione molto malinconica, che nella sua precisione non fa che enfatizzare l’impossibilità di mantenere eternamente viva la divina giovinezza dei suoi attori e la purezza dei propri sentimenti.

Still di Titanic (fonte: IMDB)
Ma, secondo James Cameron, esiste un motivo più profondo per cui è necessario riproporre in sala ancora una volta il suo film del 1997. Ed è un motivo che, tematicamente, lo lega sempre di più ad Avatar.
«C’è un importante sottotesto in Titanic che riguarda la distinzione tra ricchi e poveri. Quasi tutte le persone in terza classe morirono. Al contrario, in prima classe morì solo la metà degli uomini. Ora stiamo affrontando una crisi chiamata cambiamento climatico. Una cosa che sappiamo da anni, ma che ora vediamo venire contro noi senza riuscire a cambiare rotta alla nave», riflette amaramente Cameron.
«E indovinate chi soffrirà di più?», domanda retoricamente il regista. «I poveri e non le nazioni ricche che hanno causato questo disastro. Furono i ricchi e la loro impazienza di arrivare a New York a causare il disastro del Titanic. Oggi è lo stesso con i cambiamenti climatici. Stiamo andando dritti verso quel maledetto iceberg e quando lo colpiremo, saranno le nazioni più povere a soffrire». Come non essere d’accordo?
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Top Gun 3 ancora non è confermato, ma già fa tendenza per una bizzarra ragione reale

Tom Cruise – Foto: Ansa
Mentre il pubblico attende di sapere se ci sarà un terzo film, Top Gun 3 ha iniziato a fare tendenza negli Stati Uniti per una bizzarra ragione reale.
Prodotto da Jerry Bruckheimer, il franchise d’azione Top Gun è interpretato da Tom Cruise nei panni di Pete Maverick, un aviatore della marina militare che prima cerca di distinguersi come primo candidato alla Navy Fighter Weapons School, prima di tornare in seguito per addestrare un nuovo giovane gruppo di laureati per una pericolosa missione speciale.
Mentre il primo film è stato solo un successo commerciale, Top Gun: Maverick è diventato un successo critico e finanziario, stabilendo il record per il film di maggior incasso di Cruise con quasi $ 1,5 miliardi, portando a chiedersi se verrà annunciato un terzo film.
Top Gun 3 dai conflitti Usa e Cina
Con le recenti tensioni tra i due paesi, USA e Cina, dopo che è uno dei palloni spia del paese asiatico è stato visto volare attraverso gli Stati Uniti, e alla fine ha sparato alla nave vicino a Myrtle Beach, nella Carolina del Sud.
Dopo l’esplosione, i social media sono stati inondati di reazioni all’incidente, con il risultato che Top Gun 3 ha fatto tendenza online poiché molti hanno tracciato parallelismi tra il franchise militare guidato da Tom Cruise e la questione politica della vita reale. Dai un’occhiata ad alcuni dei post qui sotto:
This is what woke me up today !!
World War 3 or Top Gun 3 making going on.. i don’t know…
🚀🚀🚀🚀🚀🚀🚀#fighterjet pic.twitter.com/3cdLw1aUjK— SilentScreemer (@Silentscreemer_) February 4, 2023
Top Gun 3 spoilers ahead https://t.co/TKtvjvyjpB
— Larry Heath (@larry_heath) February 4, 2023
Top Gun 3: F**k that Balloon pic.twitter.com/xU1MIqRObt
— Stream the Vote (@StreamtheVote) February 4, 2023
Niente geopolitica
Il regista di Top Gun Maverick, Joseph Kosinski ha precedentemente indicato che non volevano che la storia originale né quella del sequel riguardassero la geopolitica.
Invece il regista ha ritenuto che entrambi i film fossero più incentrati sulla “competizione” tra i suoi vari personaggi, ambientati nella stessa vena del genere sportivo.

Tom Cruise in Top Gun Maverick – Foto: NewsCinema.it
L’altro motivo principale per cui Top Gun: Maverick non ha un grande cattivo, secondo Kosinski, è che con il mondo in continua evoluzione, volevano assicurarsi che Top Gun: Maverick potesse sembrare senza tempo per il pubblico che lo avrebbe visto più in avanti, tra decenni.
Mentre alcuni film di guerra rimarranno alla dura realtà delle rispettive guerre, quelli simili a Top Gun potrebbero avere problemi a sentirsi datati.
L’incidente durante le riprese
È interessante notare, tuttavia, che nonostante i loro migliori sforzi, Top Gun: Maverick ha quasi creato un incidente internazionale durante le riprese della sequenza iniziale di Darkstar, mentre i satelliti di altri paesi si sono spostati in posizione sopra la China Lake Naval Air Station e hanno scattato foto dello scramjet ipersonico del film.
Con i primi due film che mantengono i loro cattivi in gran parte ambigui, sarà interessante vedere se un potenziale Top Gun 3 manterrà questa formula, o se guarderà verso una politica moderna.
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