I protagonisti di American Pie a Roma per presentare il nuovo capitolo della serie

Il prossimo 4 Maggio esce American Pie: Ancora Insieme , il nuovo capitolo della serie comica iniziata tredici anni fa, che racconta il percorso di un gruppo di amici dall’adolescenza all’età adulta. Il cast originale si è riunito dopo otto anni per questo nuovo film, che Jason Biggs, Chris Klein e Mena Suvari sono venuti  a presentare oggi a Roma, presso la Casa del Cinema. Scritto e diretto da Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg, questo nuovo film permette una rimpatriata di quei giovani compagni di liceo alle prese con le difficoltà dell’età giovanile, le delusioni, gli amori, l’amicizia e gli imprevisti della vita, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Oggi, a dieci anni di distanza, sono alla soglia dei trent’anni, con  nuove responsabilità e nuovi sentimenti, ma mantengono quell’umorismo e simpatia tipica della serie fin dall’inizio.

1)     Come è stato il senso del ritrovarsi in questo film?

Mena Suvari : Mi sono sentita molto onorata di  essere parte di questo nuovo capitolo, è stata una sorpresa la proposta per questo terzo capitolo, ma ho sempre sognato di far parte di questa squadra e così ho accettato subito. Quando ho partecipato la prima volta a questa serie mi ha cambiato la vita, quindi tornare è stato una meraviglia.

Jason Biggs : La cosa migliore di questo film è stato farlo con tutto il cast originale, per ritrovasi insieme dopo una decina di anni che abbiamo passato senza vederci…l’ idea di reunion e il legame molto forte tra noi è stato grazie al film e il rapporto ripreso sul set è stata un’ esperienza molto bella. In un certo senso è bello che siano passati otto anni tra l’ultimo film e il nuovo, sia dalla prospettiva del pubblico che ha potuto sviluppare nostalgia per la serie, come noi attori. Quindi siamo stati entusiasti di tornare a interpretarli. Siamo cresciuti, e mentre i primi film erano molto vicini tra loro, sono cresciuto con questi film, questo nuovo è arrivato dopo.

Chris Klein: Sono molto felice di incontrare i fan italiani. Questa serie dura da dieci anni e sono felice del mio personaggio, e credo che il merito grande è  degli ideatori del film. Speriamo che vi piacerà il film.

2)     Jason tu sei anche  produttore del film, perché non avete usato il 3D per  i particolari anatomici? E come è stata la tua esperienza come produttore esecutivo?

Jason Biggs : L’unico punto del film in 3D è la scena del pene J! Come produttore esecutivo, coinvolto fin dall’inizio con Sean, e con il nuovo regista, è stata un’esperienza di collaborazione completa. Ho mostrato molto del mio corpo sì.

3)     Da American Beauty ad American Pie…è una coincidenza o ti senti una sorta di simbolo d’America?

Mena Suvari : è strano perché mio padre è nato in Estonia…quindi essere un’icona americana è molto strano. Lavoravo in American Pie poi American Beauty…tutti e due hanno American nel titolo e sembra strano, ma entrambi sono state belle esperienze, per cambiare la capacità recitativa e sono grata di averle fatte e anche per la reazione positiva del pubblico. Questo mi stimola nella mia professione e me la fa amare, arrivare al pubblico tramite il mio personaggio è stupendo.

4)     Un’ inconveniente divertente sul set?

Chris Klein: Difficile pensarne solo uno.  Il momento migliore sono tutte le parti comiche e tutti gli attori hanno avuto la possibilità di brillare. C’era alchimia tra tutti, eravamo molto giovani all’inizio, 13 anni fa e l’ alchimia naturale è diventata organica. Fuori dalle riprese ci divertivamo uguale al film.

Mena Suvari : Mantenere contatto con i personaggi. Mostrare Heather da un altro punto di vista. Cresciuta, lavora nel settore medico ed è bello capire come lei sia uscita dal guscio e sia diventata una donna più consapevole.

Jason Biggs : Il problema più grande è stata raccontare una storia più adulta, ma con la stessa cifra umoristica di American Pie. Il cinismo è brutale e corrosivo e diventa poco credibile e quindi si sono dovute creare delle situazioni che avrebbero funzionato sia per 13 anni fa che per oggi e credo che questo film ha una comicità grossolana ma che funziona. Questo film è più dolce dei precedenti. Mia moglie non aveva mai visto American Pie, comunque i registi sono tali fan della serie e sanno tutto di essa e quindi siamo stati in ottime mani, con riferimenti continui ai film precedenti anche se io non li ricordavo.

5)     Si torna alla vera amicizia?

Jason Biggs: Riavere l’intero cast è una delle cose migliori di questo film, e siamo riusciti a rispecchiare i vecchi rapporti, mentre nei film di prima avevamo perso quest’idea. In questo film c’è uno sguardo di nuovo ai caratteri originali, la vita alcuni li ha cambiati altri no e al centro, nel cuore, è una storia di un paio di amici, le loro ragazze, rapporto padre figlio e romanticismo. È tutto questo e il motivo per far diventare questa serie una serie è proprio per i personaggi reali e credibili, a cuore al pubblico. Quello che fa tornare la gente in sala a vedere il film sono i rapporti che somigliano ai loro rapporti nella vita reale.

6)     American Pie vuol dire adolescenza in tempesta ormonale. Ora che siete non più giovanissimi, sentite comunque questo?

Chris Klein : No. Questo è un personaggio particolare, e alla fine se Oz farà ancora parte nella serie spero mettano me ad interpretarlo, perché ci sono fin dall’inizio. In questo film c’è il viaggio della vita, aprendo una finestra più ampia dai 16 anni ai trentanni. Nel primo film c’erano sesso e la perdita della  verginità, poi ancora sesso e ora siamo ad una fase successiva. Esplorare questo in una commedia è divertente.

5) Ci sarà ancora un’altro film?

Jason Biggs: (Dipende dai lavori di ristrutturazione che sto facendo  a casa J) non direi di no categoricamente, ma lavorare con questo cast è una cosa a cui darei sempre considerazione. Se c’è un copione giusto, ci penserò.

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