Nel cuore della savana, in una valle incontaminata e bagnata da un caldo sole, il leone Mufasa e la sua dolce metà Sarabi accolgono l’arrivo di Simba, loro “figlio” e legittimo erede al ruolo di futuro re delle Terre del branco. Cucciolo di leone coraggioso, curioso e spavaldo, il piccolo Simba tenterà sin dai suoi primi passi a confrontarsi con il futuro che lo attende, a carpire dal padre il coraggio e la saggezza che dovranno poi farlo diventare punto di riferimento e identità sopra una valle e a capo di una folta comunità di animali. Ma la brama di potere e la voglia di rivalsa minacciano la serenità del regno, perché Scar (gelosissimo fratello di Mufasa e in combutta con le perfide iene) soffre di non essere egli stesso a capo del regno, e brama con tutte le sue forze di scalzare, con ogni mezzo, fratello e nipote dai loro rispettivi ruoli.
A distanza di oltre vent’anni dal film d’animazione originale, la Disney torna sui passi (felpati) del re della giungla realizzando un remake de Il Re Leone in chiave live action (sulla falsa riga di tutti gli ultimi rifacimenti dello stesso tipo come Il libro della giungla e similari) e che rimpiazza le linee morbide e immaginifiche del cartone con una super fotografia computerizzata in CGI di grandissimo realismo e impatto visivi. Rimasti intatti musiche originali e sonorità (Marco Mengoni ed Elisa cantano e doppiano rispettivamente le voci di Simba e della sua amica Nala), così come anche lo scheletro di una storia ancorata ai valori di crescita, coraggio, presa di coscienza e responsabilità in un mondo dove vige la legge del più forte, ma dove è bene perseguire comunque la legge del più saggio, questo “nuovo” Re leone può contare infatti su una dimensione fotografica filo-documentaristica che rende gli animali a tratti davvero reali e umanizzati, e che narrativamente parlando si muove su quella doppia anima di tenerezza fragile e coraggio istintivo sin dagli albori associati alla storia di Simba, futuro re della giungla alle prese con la sua “formazione” adulta e trasformazione – necessaria – in leader.
Tornano dunque tutti i personaggi classici che andranno a costituire la grande famiglia di Simba, personaggi che nei lori rispettivi ruoli e caratterizzazioni riusciranno a fornire al piccolo leoncino in crescita le varie chiavi di lettura per affrontare le brutture del mondo, gli ostacoli, la cattiveria di chi prova a metterti costantemente fuori gioco, i tentativi di bullismo o anche, più in generale, l’incuria per l’ambiente e i luoghi dove viviamo. Ma, soprattutto, tornano ancora una volta il rapporto fondante con quel padre coraggio nella cui immagine ci si può e deve sempre e comunque all’occorrenza specchiare per vedere sé stessi, e le avventure canore e non con i due esilaranti amici di crescita e divertimento Timon e Pumbaa, i quali rappresentano da una parte l’evasione verso una nuova prospettiva, ma dall’altra anche il ritorno alla capacità di riassaporare il gusto di una vita condita di gioia, istinto, semplicità, sempre allietati da quel sottile fatalismo che trasforma il grande cerchio della vita in una “linea retta” e che muta sofferenza e tristezza nella musicalità e spensieratezza improvvise di un Hakuna Matata – “senza pensieri”.
In parte penalizzato nella sua versione italiana dove il doppiaggio e l’adattamento delle canzoni privano l’opera di quella sua epica originale associata anche alla musicalità della lingua di creazione, e forse non del tutto apprezzabile dal pubblico più adulto che avendo visto il film originale non potrà confrontarsi con una storia del tutto nuova e innovativa, Il Re Leone firmato da Jon Favreau riesce comunque a fare uno splendido lavoro d’intrattenimento con messaggio sotteso, catturando e rilanciando l’emozione primigenia del senso di comunità, solidarietà, fratellanza, e cavalcando, nel realismo e nella bellezza ricavata dall’immagine, tra momenti di tristezza e punte di inaspettata ironia, il simbolismo forte di quel cerchio della vita dove ognuno (dal grande leone al piccolo insetto) ha il suo ruolo, importante, imprescindibile e necessario. Dunque, il viaggio sempre difficile e poetico alla scoperta di un mondo spesso e volentieri duro, insidioso, disseminato di ostacoli, ma dove infine a fare la differenza sono il proprio ruolo e la propria missione, tenendo sempre a mente che “…mentre gli altri cercano ciò che possono prendere, un vero Re cerca ciò che può dare!”.
Remake del celebre classico del 1994, arriva nelle sale Il Re Leone live action. Un’opera in grado di rievocare e per certi versi potenziare la suggestione visiva di una storia emblematica di crescita e presa di coscienza, e che cattura i valori fondanti di un percorso difficile ma necessario alla ricerca di sé stessi. Schierato a favore degli affetti, del fare la cosa giusta, e contro il bullismo, l’incuria, la cattiveria, Il Re Leone di Jon Favreau coglie e rilancia tenerezza e ilarità di un percorso di formazione ambientato nella giungla ma che in fondo fa da specchio alla realtà difficile e contraddittoria delle nostre quotidiane giungle societarie.
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Anna Falchi rivela il suo “incontro ravvicinato”: “Ho visto un ufo” | Ecco come è andata

Anna Falchi e le sue dichiarazioni sugli ufo | Fonte: ANSA FOTO
L’attrice e modella Anna Falchi ha dichiarato a Vieni da me di aver avuto un incontro da vicino con un ufo quando era piccina. Ecco cosa ha dichiarato.
La modella e showgirl italiana Anna Falchi ha dichiarato di aver visto un ufo durante una puntata del programma di Caterina Balivo. Nonostante lo scetticismo, Anna è consapevole di provocare polemiche, ma ci tiene a dire la due. Gli incontri, definiti come incontri ravvicinati, come definiti in ufologia, sono avvenuti in due momenti diversi.
La rivelazione di Anna Falchi: “Per ben due volte ho visto un ufo”
Due sarebbero stati gli incontri ravvicinati vissuti da Anna Falchi con gli extraterrestre. Entrambi sarebbero avvenuti quando Anna era solo una bambina. L’attrice e i suoi genitori si sono nascosti aspettando che gli ufo andassero via:
“Ho visto un ufo per due volte, avevo circa 10 anni, a Reggio Emilia” ha dichiarato la Falchi, scatenando la curiosità generale. Una mattina ne trovammo uno parcheggiato in un campo di fronte casa” ha confessato l’attrice a Caterina Balivo, scatenando la curiosità del pubblico in studio, curiosità che la Falchi ha commentato così: “C’è molto scetticismo sull’argomento… Una volta l’ho visto volare, l’anno successivo siamo stati svegliati di mattina da un rumore assordante all’alba. Nel campo davanti a casa nostra era parcheggiato questo disco volante… eravamo io, mia madre e mio fratello. Io e i miei genitori abbiamo immediatamente chiuso le serrande e siamo rimasti lì nascosti, poi non so cos’è successo. Mi hanno preso in giro? C’è scetticismo… Sul web ci sono tante testimonianze. Sono Ufo? Sono mezzi di trasporto che la Nasa sta provando?
Anna Falchi ha un nuovo amore: ecco di chi si tratta
All’inizio di giugno 2022 è stata comunicata ufficialmente la fine della relazione tra Anna Falchi e Andrea Ruggeri. La coppia aveva deciso di convivere solo un anno fa, ma questo avrebbe acutizzato i problemi tra i due. Dopo 11 anni insieme, hanno deciso di separarsi, un’esperienza difficile che può mettere alla prova la relazione. Anna Falchi, in passato, aveva dichiarato di non essere interessata al matrimonio a seguito della sua esperienza con Stefano Ricucci. Inoltre, aveva anche espresso la sua opinione riguardo alla famiglia, affermando che “la Famiglia del Mulino Bianco non esiste, tanto meno a casa mia”.

Il nuovo amore di Anna Falchi è l’avvocato Walter Rodinà | Fonte: Instagram
Entrambi i partner hanno raggiunto l’età di 50 anni e condividono l’esperienza di essere genitori: lui ha un figlio di 16 anni, mentre lei ne ha uno di 12. L’intesa tra di loro sembra essere ottima e lo dimostrano anche attraverso baci pubblici, una dimostrazione d’affetto significativa. L’uomo è uno sportivo e ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, ma si dedica alla comunicazione per grandi aziende.
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Ci sarà Katniss nel nuovo film di Hunger Games?

Jennifer Lawrence : la vedremo nell’ultimo Hunger Game? | Fonte: ANSA FOTO
Hunger Games: The Ballad Of Songbirds And Snakes è in uscita a fine 2023 e i fan hanno solo una domanda: il personaggio di Katniss sarà presente nella trama?
Il nuovo film di Hunger Games The Ballad of Songbirds and Snakes è molto atteso dai fan del romanzo di Suzanne Collins ed è ambientato ben 64 anni prima del libro originale Hunger Games, andandosi a definire come Prequel della saga. Il film, in uscita in America il 17 novembre 2023, vedrà da vicino la storia di un giovane Coriolanus Snow, interpretato da Tom Blyth (Billy the Kid, Scott and Sid), innamorato follemente di Rachel Zegler (Shazam Furia degli Dei, West Side Story) nei panni di Lucy Gray Baird, durante la decima edizione degli Hunger Games.
Snow viene scelto come mentore di Baird, il tributo del Distretto 12. Il film si concentrerà su tutta la vita di Snow nella fase antecedente alla sua presidenza di Panem nei film originali. Snow è un giovane complicato che cerca di avere il controllo della sua vita, e la storia del nuovo film descrive come è diventato il leader spietato che conosciamo.
Toto Katniss: Jennifer Lawrence si sarà?
Jennifer Lawrence non sarà presente nel cast e non vedremo il ruolo di Katniss Everdeen: questo potrà deludere i fan della serie, affezionati al personaggio di Katniss e di Jennifer. In un’intervista con People durante il Toronto International Film Festival dello scorso autunno, Jennifer Lawrence ha offerto un consiglio al nuovo cast che ha preso il franchise per il nuovo film prequel. Ha detto: “Ragazzi, vi divertirete un mondo. Divertitevi e basta non preoccuparti di niente”.
L’assenza di Katniss si sentirà nel prequel
La regista Frances Lawrence ha detto in un’intervista con Vanity Fair che Lucy Gray è “l’anti-Katniss” e ha descritto il suo personaggio come un esecutore musicale del Distretto 12, noto per essere una comunità di artisti. La Lawrence ha spiegato che il personaggio di Coriolanus Snow si innamora di Lucy Gray Baird perché non ha mai incontrato una ragazza come lei prima.
The Hunger Games – In uscita nel 2023 | Fonte: Instagram
La storia d’amore tra i due personaggi si svolge in un mondo diverso rispetto a quello dei film originali e in un’epoca precedente. Il nuovo film offre un’esperienza di visione unica e diversa rispetto ai film precedenti, esplorando la storia di Snow prima di diventare il leader spietato che tutti conosciamo.
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Oscar 2023: tutti i vincitori della 95° edizione | La lista completa

I vincitori degli Oscar 2023 – Newscinema.it (Foto: Ansa)
La notte tra il 12 e il 13 Marzo 2023 si è svolta l’attesa Notte degli Oscar 2023 ed ecco la lista completa dei vincitori tra film, attori, registi e altri professionisti della settima arte.
L’evento più atteso dai cinefili di tutto il mondo si è svolto tra la notte del 12 e 13 Marzo 2023 in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles. Questa edizione degli Oscar torna in grande stile con la sfilata delle star sul red carpet, esibizioni musicali e discorsi a cuore aperto, e tante emozioni.
Film cortometraggi e documentari sono stati candidati per portare a casa l’ambita statuetta e professionisti della settima arte come attori, registi, direttori della fotografia e altri artisti dietro le quinte si sono distinti per il loro lavoro nel corso del 2022. Chi di loro ha vinto il premio Oscar? Di seguito potete trovare la lista completa di tutti i vincitori. E se volete sapere dove recuperare i film candidati cliccate qui.
La lista completa dei vincitori degli Oscar 2023
Miglior Film
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Avatar: La Via dell’Acqua
The Banshees of Inisherin
Elvis
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Tar
Top Gun: Maverick
Triangle of Sadness
Women Talking
Miglior Regia
Martin McDonagh (“The Banshees of Inisherin”)
Daniel Kwan, Daniel Scheinert (“Everything Everywhere All at Once”)
Steven Spielberg (“The Fabelmans”)
Todd Field (“Tár”)
Ruben Östlund (“Triangle of Sadness”)
Miglior attrice protagonista
Cate Blanchett (“Tár”)
Ana de Armas (“Blonde”)
Andrea Riseborough (“To Leslie”)
Michelle Williams (“The Fabelmans”)
Michelle Yeoh (“Everything Everywhere All at Once”)
“Dedico questo premio a mia mamma e tutte le mamme del mondo perché sono loro le vere super eroine e nessuno di noi senza loro sarebbe qui questa sera. Lei mi sta guardando ora in Malesia con amici e parenti“.
Miglior attore protagonista
Austin Butler (“Elvis”)
Colin Farrell (“The Banshees of Inisherin”)
Brendan Fraser (“The Whale”)
Paul Mescal (“Aftersun”)
Bill Nighy (“Living”)
“Grazie all’Academy per questo onore e alla A24 per aver creduto in questo film coraggioso e Aronofsky. Solo le Belen riescono ad andare così in profondità, io ho lavorato molti anni nel cinema ma le cose non sono andate sempre bene. A un certo punto è finita ma ora sono qui, come una spedizione sul fondo dell’oceano e tornare in superficie non è facile. La mia famiglia, il mio manager e tante altre persone preziose mi hanno aiutato a farlo“.
Miglior attrice non protagonista
Angela Bassett (“Black Panther: Wakanda Forever”)
Hong Chau (“The Whale”)
Kerry Condon (“The Banshees of Inisherin”)
Jamie Lee Curtis (“Everything Everywhere All at Once”)
Stephanie Hsu (“Everything Everywhere All at Once”)
“Non sono sola qui in realtà ma centinaia di persone con me. Il mio dream team ha vinto l’Oscar, alla mia famiglia e a mio marito, alle nostre figlie, a mia sorella, tutti noi abbiamo vinto l’Oscar. E a chi ha sostenuto i film di genere con me in tanti anni. I miei genitori hanno vinto entrambi un Oscar in categorie del genere e ora posso dirlo anche io (con gli occhi al cielo) ‘ho vinto un Oscar”.
Miglior attore non protagonista
Brendan Gleeson (“The Banshees of Inisherin”)
Brian Tyree Henry (“Causeway”)
Judd Hirsch (“The Fabelmans”)
Barry Keoghan (“The Banshees of Inisherin”)
Ke Huy Quan (“Everything Everywhere All at Once”)
“Mamma ha 84 anni ed è a casa e sta vedendo la tv ‘ Mamma ho appena vinto un Oscar’. Il mio viaggio è cominciato su una barca e un anno in un campo profughi e sono finito a Hollywood. Dicono che sono storie da film ma in realtà può succedere e questo è il vero sogno americano. Grazie all’Academy e a mia mamma che ci ha portato qui con tanti sacrifici e a mio fratello per essermi vicino. Devo tutto all’amore della mia vita, mia moglie che mese dopo mese e anno dopo anno per 22 anni mi ha sempre detto che un giorno il mio momento sarebbe arrivato e i sogni bisogna crederci e ho quasi rinunciato. Ricordate di tenere vivi i vostri sogni. Grazie per avermi accolto nuovamente, vi voglio bene” ha detto un commosso Ke Huy Quan.
Miglior sceneggiatura originale
The Banshees of Inisherin
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Tar
Triangle of Sadness
Miglior sceneggiatura non originale
All Quiet on the Western Front
Glass Onion: A Knives Out Mystery
Living
Top Gun: Maverick
Women Talking
“L’ultima battuta del film è una giovane donna che promette al neonato ‘La tua storia sarà diversa dalla nostra’. Un messaggio importante per tutti” Sarah Polley, regista e sceneggiatrice di Women Talking.
Miglior film animato
Pinocchio di Guillermo del Toro
Marcel the Shell with Shoes On
Il gatto con gli stivali 2
Red
Il mostro dei mari
“L’animazione è il cinema, non è un genere ma è pronta ad arrivare all’avanguardia e mantenetela viva nelle vostre conversazioni. Dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia” ha dichiarato Guillermo Del Toro ricevendo il premio per il suo Pinocchio disponibile su Netflix.
Miglior documentario
All That Breathes
All The Beauty and the Bloodshed
Fire of Love
A House Made of Splinters
Navalny
“Navalny è il leader opposizione nazionale non è potuto essere qui e dedichiamo a lui questo premio e a tutti i prigionieri politici del mondo. Si deve continuare contro i totalitarismi“.
Migliori film internazionale
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Argentin,a 1985
Close
EO
The Quiet One
Miglior colonna sonora
Niente di Nuovo sul fronte occidentale
Babylon
The Banshees of Inisherin
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Migliori costumi
Babylon
Black Panther: Wakanda Forever
Elvis
Everything Everywhere All at Once
Mrs. Harris Goes to Paris
Miglior sonoro
Niente di Nuovo sul fronte Occidentale
Avatar: La Via dell’Acqua
The Batman
Elvis
Top Gun: Maverick
Miglior montaggio
The Banshees of Inisherin
Elvis
Everything Everywhere All at Once
Tar
Top Gun: Maverick
Miglior fotografia
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Bardo
Elvis
Empire of Light
Tar
Miglior scenografia
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Avatar: The Way of Water
Babylon
Elvis
The Fabelmans
Migliori effetti speciali
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Avatar: La Via dell’Acqua
Babylon
Elvis
The Fabelmans
Miglior canzone
“Applause” da “Tell It Like a Woman”
“Hold My Hand” da “Top Gun: Maverick”
“Lift Me Up” da “Black Panther: Wakanda Forever”
“Naatu Naatu” da “RRR”
“This Is a Life” da “Everything Everywhere All at Once”
Miglior trucco e costumi
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
The Batman
Black Panther
Elvis
The Whale
Miglior cortometraggio
An Irish Goodbye
Ivalu
Le Pupille
Night Ride
The Red Suitcase
Miglior cortometraggio animato
The Boy, The Mole, The Fox and the Horse
The Flying Sailor
Ice Merchants
My Year of Dicks
An Ostrich Told Me the World is Fake and I Think I Believe It

Michelle Yeoh agli Oscar 2023 – Newscinema.it (Foto: Ansa)
Commento video dei vincitori degli Oscar 2023
Sul canale YouTube “MADROG CINEMA” lunedì 13 Marzo alle ore 19 commentiamo insieme a tanti ospiti appassionati di cinema i vincitori degli Oscar 2023. Se leggi questo articolo prima puoi seguire la live cliccando il video qui sotto, altrimenti puoi recuperarla quando vuoi sempre allo stesso link.
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