Dopo essersi tolti il peso dell’esame di maturità non rimane che fare il famoso viaggio tutti insieme. Infatti con “Immaturi: il viaggio“, in sala dal 4 gennaio, il regista Paolo Genovese porta il gruppo di quarantenni ‘immaturi’ sull’isola di Paros, in Grecia, per permettere agli otto amici di riscoprire le amicizie del passato, mettersi alla prova e mettere in ordine le proprie vite alla conquista dell’età adulta.

Il cast del primo film costituito da Ambra Angiolini, Luisa Ranieri, Barbora Bobulova, Raoul Bova, Ricky Memphis, Luca e Paolo e Anita Caprioli torna insieme più affiatato che mai, tra l’azzurro del mare greco e le stradine in continua pendenza che nascondono e proteggono i personaggi nel corso della storia. Roul Bova e Ricky Memphis creano un duo comico esilarante e spassoso, che dona ritmo alla trama grazie ad un botta e risposta frizzante di sguardi e parole, mentre i personaggi di Marta (Luisa Ranieri) e Ivano (Alessandro Tiberi) conquistano maggiore spazio rispetto al primo film, risultando quasi fondamentali. Un’altra coppia che si forma, percorrendo le strade del romanticismo e del dolore, è quella costituita da Eleonora( Anita Caprioli) e Virgilio (Paolo Kessisoglu) che si ritrovano uniti intorno ad una malattia che fa paura. Virgilio, grazie al ‘nuovo’ incontro con Eleonora, cresce e smette di essere spettatore passivo della sua vita, assumendosi la responsabilità di una storia d’amore seria e anche non molto semplice da affrontare.

Francesca (Ambra Angiolini) è guarita dalla sesso dipendenza, ma è caduta nell’impulso della cleptomania e ha un disperato bisogno di attenzione da parte del gruppo di amici, che però, presi ognuno dai propri problemi, la trascura. Oltre al cast principale, fondamentale e punto di forza per la comicità del film è Maurizio Mattioli nei panni del padre di Lorenzo (Ricky Memphis), ricco di battute originali e personali, che in bocca ad un altro attore non avrebbero avuto lo stesso effetto.

“Immaturi: il viaggio” è uno dei pochi casi in cui un sequel risulta persino più bello e convincente del primo film, mixando in maniera equilibrata e perfetta sentimenti contrastanti come l’amore, la compassione, l’odio, il tradimento, la gelosia, l’amicizia, la solidarietà e il divertimento. Una commedia di quelle che non fanno solo ridere, ma anche fermare a pensare, amalgamando persino una componente drammatica intensa in una trama principalmente leggera e divertente. Con uno schema ben studiato dei personaggi, Genovese utilizza Virgilio ed Eleonora come parte drammatica del film, ma nella storia privata di ogni personaggio introduce una vena di malinconia e riflessione. Persino il personaggio di Luca, inguaribile playboy che si finge sposato con un figlio, si innamora e Francesca, che ha sempre allontanato le relazioni serie, sente la mancanza di Ivano e non se ne vergogna.

Un film piacevole, coinvolgente, commuovente e divertente nello stesso tempo in cui nulla è eccessivo o lasciato al caso, soprattutto la colonna sonora che unisce atmosfere del passato a melodie più moderne, raggiungendo l’apice con la canzone di Daniele Silvestri che racconta la scena di Luca seduto su una sedia in mezzo ad una stradina dell’isola greca ad aspettare che la ragazza di cui è innamorato ascolti la sua storia. Con le radici salde nella struttura narrativa del primo film, “Immaturi: il viaggio” è una commedia da vedere e segna un buon inizio 2012 per il cinema italiano all’insegna della semplicità e dei buoni sentimenti.

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