Presentato al Giffoni Film Festival, e accolto con un coro di meritati applausi, Io Rom Romantica è il primo lungometraggio di Laura Halilovic, la giovane regista di origine Rom già nota al pubblico per il suo documentario d’esordio, “Io, la mia famiglia e Woody Allen”, vincitore di svariati premi in diversi festival. Prodotto da Wildside con Rai Cinema, il film sarà nelle sale italiane da giovedì 24 luglio, forte di un cast che mescola attori non professionisti ad altri come Marco Bocci (il terzo “Squadra antimafia”e “Romanzo criminale-la serie” tra i suoi ultimi lavori) e Lorenza Indovina in un divertente cameo. Be different, il tema di questo anno del Gff, fa da perfetta cornice ad un film che racconta il mondo Rom e la sua relazione con l’universo dei gagè, i non-zingari, in modo sincero e anticonvenzionale. Una bella storia in parte autobiografica, ben sceneggiata dalla stessa Halilovic con Silvia Ranfagni e Valia Santella, che conferma l’efficacia di una regola artistica tanto semplice quanto antica: racconta ciò che ti appassiona, descrivi ciò che conosci.
La bellissima immagine della nonna, fuggita dalla casa della figlia nel condominio popolare e ritrovata tra l’erba alta, insieme alla sua capra, resta negli occhi dello spettatore. La madre Veronica (Dijana Pavlovic, l’attrice e attivista romnì originaria di Belgrado, conosciuta dal grande pubblico per “La squadra” e “Diritto di difesa”, che qui affronta il ruolo con grande leggerezza e padronanza dei tempi comici), si muove tra il marito e la figlia con amore e astuzia, cercando di comporre il conflitto tra due. Il film, che parte con qualche lentezza e ingenuità, trova presto un ritmo avvincente, e corre con leggerezza verso il finale, sottolineando in maniera acuta e sincera le caratteristiche delle due culture, rom e gagè, che vivono nelle stesse strade, frequentano le stesse scuole, anche gli stessi luoghi di lavoro, sfiorandosi senza mai conoscersi, come separati da una invalicabile barriera trasparente che non si può spezzare. E la chiave di Laura Halilovic è una visione acuta, ironica, penetrante ma anche poetica, come il cinema ci deve regalare. Sarebbe davvero un peccato che un film come questo venisse etichettato soltanto come “una storia sui rom”: questa è, innanzitutto, una bella storia, una storia che funziona, una storia da vedere. In sala dal 24 luglio.
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