Il Venerdì Santo, 18 Aprile, debutta al Teatro Sistina di Roma lo spettacolo Jesus Christ Superstar, la versione teatrale del celebre film omonimo del 1973. Se vedendo i manifesti per strada, vi siete chiesti se ci sarà sul palco il vero Ted Neeley, vi confermiamo subito che l’attore e cantante indimenticabile nel ruolo di Gesù nel film di Norman Jewison, tornerà sul palcoscenico della città eterna, in carne ed ossa, per riprendere il ruolo che lo ha reso una leggenda nel mondo dello spettacolo. La conferenza stampa di presentazione si è aperta con l’annuncio ufficiale della scelta di Feysal Bonciani per interpretare l’importante ruolo di Giuda, nel film ricoperto da Carl Anderson. “Volevo rendere omaggio al film scegliendo un Giuda di colore. Il film sembra sempre vivo e attuale” ha dichiarato Massimo Piparo, regista dello spettacolo.
Tra i protagonisti scelti per la messa in scena italiana di uno dei musical più famosi e amati di tutti i tempi, ci sono Paride Acacia, Emiliano Geppetti, Shel Shapiro nei panni di Caifa, e Simona Molinari per l’unico ruolo femminile, quello di Maddalena. La vera novità è la partecipazione dei Negrita, sia per la colonna sonora, sia per l’interpretazione di Pau il frontaman, nei panni di Ponzio Pilato. Oltre agli attori, saranno sul palco un’orchestra dal vivo di 12 elementi e 24 acrobati, trampolieri e ballerini che animeranno la scena dall’inizio alla fine. “Sono emozionata per questo ruolo, il più dolce di tutto il musical che può rischiare di non essere interpretato bene. Ma essere Maddalena vicino a Neeley, è facile. Di Maddalena mi piace che all’inizio si avvicina a Gesù come è abituata, in maniera carnale, e quando lui non risponde in modo carnale, si sente donna. Partecipare a questo musical è come una ricerca per se stessi” ha dichiarato la Molinari, mentre Shapiro ha affermato: “Ho visto Jesus Christ Superstar a teatro nel 1978 poi ho visto il film al cinema ed era più compiuto. Secondo me è un segno di speranza, il racconto della più grande storia mai raccontata. Massimo è riuscito a ridare quell’innocenza del teatro, mitigando la tecnologia. Non cade nella trappola hollywoodiana. Sono felice di essere qui“.
“A Broadway protestavano tutte le sere, e la gente riempiva l’intera strada, bloccando il traffico della zona. Mi avvicinavo alla gente chiededogli se avvesero visto lo spettacolo e mi dicevano di no. Quindi chiedevo di entrare come loro ospiti e dirgli poi cosa non gli fosse piaciuto. Poi tutti lo hanno amato e sono tornati anche con amici a vederlo più volte. Questi fenomeni sono avvenuti anche in altri posti negli Stati Uniti e ha aumentato la nostra soddisfazione. Ho avuto una grande opportunità, di fare delle ricerche in questi anni. Ho imparato le storie della Bibbia da bambino, in Texas c’erano Chiese ovunque. All’età di 10-12 anni ero un’autorità sull’argomento, per la mia generazione. Ho consultato i testi del Mar Morto, il Vangelo agnostico e tante nuove fonti per crescere in questo senso. Quindi ho approfondito l’interpretazione del mio personaggio. Essere qui è la ciliegina sulla torta. Ringrazio Massimo Piparo” ha concluso Ted Neeeley, confermando la grande attesa che ruota intorno a questo spettacolo, prodotto dalla Peep Arrow Entertainment e per la prima volta in Europa.