Le scene di nudo al cinema e nelle serie tv: tutti i segreti rivelati

I protagonisti del film Cinquanta sfumature di nero
I due attori del film Cinquanta sfumature di nero – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema.it

Vi siete mai chiesti come riescono alcuni attori e attrici a rendere davvero realistiche, alcune scene di sesso? Oppure a come si preparano all’idea di mostrarsi nudi integralmente davanti alla telecamera? Se siete curiosi di conoscere alcuni segreti, mai svelati fin ora, continuate a leggere. 

Dall’uscita della serie Supersex su Netflix con protagonista Alessandro Borghi nei panni del pornodivo Rocco Siffredi, il pubblico è rimasto sorpreso nel vedere scene di sesso che tutto sembravano, tranne che simulate. Ma questo è solo uno, dei tanti film o serie tv, che hanno inserito nelle loro dinamiche dei momenti di intimità molto audaci.

A chi non è mai capitato di domandarsi come facciano attori e attrici a cimentarsi in sequenze del genere? A evitare che il contatto con i rispettivi genitali sia ridotto al minimo, o che non vengano superati certi limiti? E bene, dovete sapere che nelle scene di sesso niente è dato al caso, ma è frutto di un duro lavoro, studiato nei minimi dettagli.

Sesso e nudo non sempre coincidono

La prima curiosità che è doveroso affrontare, riguarda un concetto che è bene venga appreso da tutti: le scene di nudo non sono strettamente legati alle scene di sesso. A volte, accade che la nudità degli attori o delle attrici, siano scaturite da momenti come una doccia, o l’esibizione del proprio corpo come modello artistico o altri motivi.

A tal proposito è doveroso ricordare il Codice Hays quando si parla di nudo. Questo codice era un insieme di norme che riguardavano la censura della nudità e delle scene di sesso, entrato in vigore dal 1934 al 1968. Serviva ai conservatori di non esporre in maniera volgare il corpo degli attori ed evitando di scaturire strane fantasie nella mente del pubblico.

Gli attori non possono fare sesso sul set

Per quanto riguarda Hollywood, è bene sottolineare che la Screen Actors Guild e la American Federation of Television and Radio Artists (nota come SAG-AFTRA) hanno vietato categoricamente che le scene di sesso siano reali, impedendo il contatto tra i genitali con degli escamotage, nascosti all’occhio della macchina da presa. Questo vuol dire, che in scene d’amore come quella nel film Original Sin con Antonio Banderas e Angelina Jolie, il contatto tra i due non è mai avvenuto ma è stata solo una simulazione.

Ed è qui, che appare una figura professionale conosciuta come coordinatore dell’intimità. Si tratta di un professionista che cerca di mettere a proprio agio gli attori durante le scene di sesso previste dalla sceneggiatura. Per poter raggiungere questo obiettivo, è importante che vengano ascoltati i bisogni dei relativi artisti, evitando di superare certi livelli di intimità (qualora dovessero essere superati, la troupe ha l’ordine di interrompere immediatamente le riprese). Tuttavia, questi aspetti tecnici vengono affrontati e inseriti nei contratti dei vari attori, sotto la voce nudity rider.

Come si coprono le parti intime?

Per affrontare questo punto, è necessario tirare in ballo la figura del coordinatore dell’intimità. I tanti escamotage utilizzati per nascondere le parti intime degli attori e delle attrici, sono racchiusi in una cassetta degli attrezzi, che il coordinatore tirerà fuori all’occorrenza. Tra i più gettonati: palloncini gonfiabili e calzino con coulisse per gli uomini; mentre copri capezzoli, perizoma invisibili e lo shibue per le donne.

Quest’ultimo è una copertura in silicone che rende le parti sensibili femminili, come quella della Barbie, che potrà esser staccato solo con l’applicazione di olio per bambini. Mentre per i peli pubici, qualora ce ne fosse bisogno, il coordinatore potrà fornire agli attori un Merkin, ovvero una parrucca ad hoc, oppure, come testimoniato dal coordinatore Seamus McGarvey per Cinquanta sfumature di grigio, i peli in questione sono stati aggiunti in post-produzione.

Ultimo tango a Parigi
Una scena di nudo del film Ultimo tango a Parigi tra Marlon Brando e Maria Schneider – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema.it

Prima dei coordinatori dell’intimità la situazione non era gestita bene

I coordinatori dell’intimità sono diventati un punto di riferimento in tutte le produzione made in Hollywood. Come affermato dal premio Oscar Emma Stone in Povere Creature!, se è riuscita a rendere reali quelle scene di sesso con Mark Ruffalo è stato solo merito di questa figura professionale che è riuscita a metterla a proprio agio sul set. Tuttavia, questa attenzione in passato non è stata offerta ad alcune attrici, che invece hanno avuto delle brutte esperienze davanti alla macchina da presa.

Il caso più eclatante riguarda il celebre film Ultimo tango a Parigi diretto da Bernardo Bertolucci con Marlon Brando e Maria Schneider. Tra le varie polemiche che hanno tenuto in banco in questi anni, la versione ufficiale vuole che i due attori abbiano solo simulato la scena di sesso con il burro spalmato addosso, all’insaputa della Schneider, solo per poter catturare una reazione genuina e umiliata davanti alla cinepresa.

Un altro punto importante, è rappresentato dal fatto che Hollywood – all’epoca senza la figura dei coordinatori – aveva invitato gli attori a controllare la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili. Va ricordato il caso di Rock Hudson che ai tempi di Dinasty, quando aveva scoperto di avere l’HIV, non lo aveva comunicato per paura di venire licenziato.

Girare con qualcuno che ti piace rende tutto più difficile

La passione che gli interpreti mettono nelle scene esplicite sono frutto anche di una possibile attrazione, che esula ogni tipo di accordo contrattuale. Come dichiarato da Henry Cavill nella serie Tudors, gli è capitato di eccitarsi a causa di un movimento della sua partner lavorativa e di essersi scusato per molto tempo, per quell’inconveniente non voluto. Lui è solo uno dei tanti attori che – a loro dire – hanno rischiato di essere picchiati dalle loro attrici.

Scene di nudo? Assolutamente no!

Non c’è da stupirsi nel leggere questo punto: alcuni – anzi molti – artisti non vogliono girare scene di nudo. Questa scelta potrebbe dipendere da vari fattori, come nel caso di Megan Fox che ha dichiarato di non voler più apparire nuda, dopo esser diventata madre. Oppure come Jessica Alba che ha preferito discostarsi da questo genere di sequenze, per rispetto verso i suoi nonni.

Per quanto riguarda Sex and the City, pare che Sarah Jessica Parker abbia inserito una clausola nel suo contratto, nel quale affermava che non sarebbe mai apparsa nuda durante gli episodi, ma che avrebbe comunque girato delle scene piccanti.

Le scene vengono coreografate

Se pensate che possono essere coreografati solo dei passi di danza, vi sbagliate di grosso. Nel mondo del cinema, anche le scene di sesso possono essere coreografate, così da non lasciare nulla al caso.

Le scelte riguardanti alla tipologia di bacio, della posizione delle mani e del resto del corpo sono fondamentali soprattutto per capire che tipo di inquadrature realizzare, prima del ciak. La sfida più grande è creare scene di sesso che risultino il più naturali possibili, senza pensare alla cosa più importante: coprire i genitali degli attori.

L'attrice Kate Winslet nel film Romance & Cigarettes
Kate Winslet e le scene di nudo nel film Romance & Cigarettes – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema.it

A volte gli attori non si toccano neanche

Si, avete letto bene. Nonostante le scene di sesso presenti nei film o nelle serie tv, lascino davvero poco spazio all’immaginazione, è bene sottolineare che in alcuni casi è successo che tra i due non sia avvenuto il minimo contatto. Come accaduto in Nymphomaniac di Lars Von Trier, grazie alla CGI, i volti degli attori famosi sono stati combinati dalla vita in giù, con quelli delle loro controfigure per le scene più audaci.

Oppure come nel caso del film Romance & Cigarettes diretto da John Turturro con James Gandolfini e Kate Winslet, nel quale i due attori non hanno mai girato le scene di intimità  insieme. Convinti che non sarebbe uscito un buon risultato, hanno deciso di girare le parti separatamente per poi unirle in fase di montaggio.

La libertà nella nudità

Altre volte gli attori possono invece volersi esporre senza veli, senza porre alcun limite. Questo è ciò che ha fatto Jason Segel nel film Forgetting Sarah Marshall, nella scena nella quale la fidanzata interpretata da Kristen Bell lo lascia. Per dare un risultato più fedele possibile alla realtà, a ciò che avrebbe fatto nella sua vita, ha preferito mostrarsi nudo tanto che la Bell fu costretta a dirgli che era arrivato il momento di poter mettere i pantaloni addosso.

Alcuni attori non vogliono il coordinatore

Su questa riga, nella quale la libertà è la parola chiave, c’è da dire che se alcuni attori non muovono un passo senza i coordinatori dell’intimità; altri invece non vogliono sentirli neanche nominare. Per Jennifer Aniston, avere a fianco anche questo professionista accanto durante le scene più esplicite, rendeva tutto ancora più imbarazzante.

Mentre per Toni Collette, la scelta di non essere guidata da un coordinatore è perchè si era trovata a suo agio fin da subito con la troupe e il regista, nel girare anche scene più intime. Questo non ha impedito all’attrice di riconoscere il grande apporto che tali figure offrono ai colleghi e alle colleghe, più timide.