Ad interpretare in maniera raffinata, elegante e rigorosa, è la splendida Michelle Yeho che nell’arco di tutta la storia riesce a costruire un personaggio credibile, così come David Thewlis che ricopre i panni del marito Micheal Aris. Besson, aiutato da testimonianze e fonti dirette, rinterpreta in maniera rispettosa e intimista due percorsi paralleli: il primo, quello storico di una Birmania in cerca di riscatto; il secondo, quello di una storia d’amore fatta di forza e tenacia, mai dolce o melensa, bensì mostrata nel suo lato più vero e sofferto. Il regista regala splendide vedute paesaggistiche thailandesi e diverse sequenze memorabili che aiutano a dare alla pellicola una certa dinamicità.
The Lady presenta però anche un lato negativo. Il limite risiede nel fatto che il film, portato a termine il ricalco più o meno fedele della leader birmana, non si spinge oltre, non osa. La pellicola rimane abbastanza piatta e a volte eccessivamente ridondante. è troppo facile fare perno sulle vicende commeventi di una figura così nota, troppo semplice enfatizzare la storia sulla decisione fatidica che la Lady dovrà prendere nella scelta tra la famiglia o il popolo. Il risultato finale è quello di un compito fatto più o meno bene ma senza audacia.
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