Watch Dogs 2, la recensione del videogioco

La famosa casa produttrice di videogiochi Ubisoft per l’anno 2016 ha deciso di non rilasciare alcun capitolo dedicato all’amatissima serie Assassin’s Creed (se non uno spin-off intitolato Assassin’s Creed Chronicles), concentrandosi invece sul sequel attesissimo di Watch Dogs. Attesissimo fu anche nell’anno 2014 il primo capitolo e fu anche uno dei videogames più giocati, sia per console che per pc gaming. Nonostante le attese il gioco ebbe dei giudizi molto contrastanti, venendo considerato da alcuni come un’esperienza memorabile sotto ogni punto di vista, da altri come una delusione a causa di alcuni difetti come trama non all’altezza, sistema di guida mediocre e grossolano, limiti tecnici e una serie veramente infinita di fastidiosissimi bugs.

Essendo un open world, viene naturale fare dei paragoni con altri giochi dello stesso genere, in primis GTA V ,che offre sempre delle esperienze di gioco molto complete e all’avanguardia. Non per nulla la Rockstar pubblica un capitolo dedicato a GTA ogni 4-5 anni, assicurandosi che il gioco sia completo e privo di difetti (o quasi). Purtroppo con l’avvento della nuova generazione di console, c’è sempre più spesso la cattiva abitudine di pubblicare videogiochi non completi e non revisionati fino in fondo con l’intento di rilasciare dei successivi e frustranti download correttivi.

Passando all’analisi di Watch Dogs 2, iniziamo subito col dire che cambia il personaggio protagonista; infatti non avremo più il misterioso e tenebroso Aiden Pearce, ma un ragazzo più fresco e anche più spensierato di nome Marcus Holloway. Naturalmente il vero protagonista del gioco è l’hacking e tutto ciò che gira intorno ad esso. La storia avviene nella città di San Francisco e non a Chicago come nel primo capitolo, e anche questa volta il lavoro fatto dagli sviluppatori riguardo i dettagli della città è davvero impressionante. Marcus può essere definito come un giovane hacker che mette a frutto le sue conoscenze informatiche con l’intento di contrastare il sistema detto ctOS 2.0 (central operating system) che controlla e gestisce ogni aspetto della vita dei cittadini,invadendo in maniera grave la privacy di tutti. Il ctOS è stato già visto nel primo capitolo,ma qui è stato rivisto e migliorato diventando ancora più invasivo e pericoloso.

Nonostante Marcus sia spinto da questi principi, è abbastanza tangibile che si diverte molto in quello che fa (non che ci sia qualcosa di male). Il pubblico più giovane probabilmente si riconoscerà molto di più in lui rispetto ad una generazione più matura di gamers. Si nota subito il cambio di registro della Ubisoft sotto questo punto di vista, infatti, ad esempio, lo slang utilizzato da Marcus & co. è prettamente giovanile e sempre il protagonista, proprio all’inizio del gioco, partecipa ad un rave party per poi svegliarsi con addosso solo delle mutande rosa. Tutto ciò per dire come c’è stato un netto cambiamento rispetto al gioco precedente, in cui Aiden era il tipo che preferiva agire sempre in solitaria, sempre molto serio anche perché i motivi che lo spingevano lo toccavano molto più da vicino. Sicuramente una nota positiva è il netto miglioramento dell’intelligenza artificiale che, a mio parere, è una delle migliori in circolazione.

Sembra tutto molto realistico, il comportamento dei nemici è imprevedibile risultando quindi molto “fastidiosi” e per nulla scontato. Quando le guardie si mettono in allarme sarà molto difficile sfuggire da loro,riuscendo ad aggirarti e prenderti inaspettatamente alle spalle. In sostanza il lavoro fatto sull’intelligenza artificiale è davvero notevole,e non scontato visto che il titolo Mafia III uscito circa un mese prima gode di un intelligenza artificiale davvero penosa con nemici che hanno comportamenti al limite dell’idiozia (e non solo questo).

Il personaggio ha un livello di interazione altissimo con le altre persone, e tutti rispondono quasi sempre in maniera logica. Inoltre il nostro personaggio potrà hackerare i profili di quasi tutte le persone presenti nel gioco e,grazie a dei comandi posizionati sulla ruota delle azioni, si potranno spiare conversazioni ed sms, rubare soldi dal contro in banca,conoscere segreti o addirittura chiamare dei killer su commissione che uccideranno il mal capitato. Naturalmente alcune di queste funzioni vengono sbloccate col prosieguo del gioco. Da apprezzare comunque che quando si spiano i fatti degli altri (i passanti ad esempio) ci si imbatte in storie sempre diverse e, a volte, anche molto divertenti. Si potrà interagire con moltissimi elementi presenti nel quadro, possibilità già prevista nel primo capitolo,ma in un sistema corretto e rivisto rispetto a quello precedente.

Per il completamento delle missioni bisogna armarsi di tanta pazienza e pianificare il tutto nei minimi dettagli,infatti sparare all’impazzata sui nemici non è la soluzione migliore. Probabilmente è meglio che gli amanti dello sparatutto si astengano,a meno che non mettono in atto il giusto connubio tra armi e pianificazione. Anche perché il personaggio è dotato di tutto ciò che gli serve per agire nel totale anonimato, aggiungendosi al suo arsenale anche i droni (vera chicca a mio modo di vedere).

Una caratteristica di Watch Dogs 2 è l’always online, ovvero il gioco è sempre online e anche se si giocano partite in offline potreste trovare altri giocatori nella mappa. Naturalmente questa funzione è disattivabile. A parte ciò,vi è la possibilità molto gradita dagli utenti di fare missioni in cooperazione con altri gamers online (anche se,stando alle ultime notizie,sono letteralmente dimezzati gli utenti di Watch Dogs 2 su Steam) Inoltre sono presenti anche missioni secondarie e anche mini gare di corsa molto divertenti. A proposito di gare automobilistiche,nota dolente del titolo è ancora una volta il sistema di guida; migliorato rispetto al passato,rimane molto rude e molto approssimativo.

Sarebbe stato apprezzato un maggiore lavoro dalla Ubisoft su questo aspetto,visto che il sistema di guida era il difetto più vistoso del primo capitolo. Sono riscontrabili anche alcuni bugs, ma nulla di trascendentale. Infatti si parla di una quantità definibile normale (se non fisiologica), all’interno di un videogioco così dettagliato. Vi invito alla ricerca di tutti gli easter eggs che fanno riferimento agli altri titoli di casa Ubisoft (primo fra tutti Assassin’s Creed). Il lavoro fatto su questo capitolo è davvero molto apprezzato.

Pro:
Trama più dinamica
Maggiore interazione con tutti gli elementi del gioco
Intelligenza Artificiale

Contro:
Sistema di guida ancora approssimativo
Fasi stealth un po’ ripetitive,anche se migliorate
Eccessiva lentezza in alcune fasi