Young Europe, il toccante film sulla sicurezza stradale di Matteo Vicino

L’opera prima di Matteo Vicino, regista della recente commedia Outing – Fidanzati per Sbaglio, è un film di importanza sociale incentrato sul tema della sicurezza stradale che arriverà nei cinema di ben 80 città italiane entro la fine di maggio. Si intitola Young Europe ed è un progetto realizzato all’interno del contesto Icarus, coordinato dalla Polizia Stradale Italiana con la collaborazione della Fondazione ANIA e l’Università La Sapienza di Roma, grazie anche al contributo della Commissione Europea.

Young Europe è la storia di cinque ragazzi europei raccontata dal loro punto di vista. Un commovente e forte quadro della società moderna virato secondo l’ottica delle nuove generazioni e che per la prima volta porta sullo schermo lo scomodo e poco “cinematografico” tema della sicurezza stradale. Josephine, ricca parigina lasciata completamente sola dalla famiglia; Julian, giovane irlandese irretito dalle attenzioni di una lettrice di spagnolo, e infine Federico e Annalisa in Italia, due adolescenti che cadono nella trappola di amicizia di un adulto senza morale, Angelo. Tratto dall’omonimo racconto di Matteo Vicino, questo film ha ricevuto diversi riconoscimenti, come il premio per miglior regia presso il MIFF, il Festival Internazionale del Film di Milano dopo essere stato presentato al Parlamento europeo di Bruxelles e proiettato in anteprima al Festival di Giffoni 2012 fuori concorso.

young europe4Il regista bolognese è riuscito a realizzare un film educativo e utile, mantenendo una linea cinematografica lontana dal documentario o dal reportage come spesso accade quando si trattano temi particolarmente importanti di rilevanza sociale. Con un ritmo dinamico e uno stile moderno e internazionale, Young Europe riesce ad affrontare il problema della sicurezza sulle strade, portando sullo schermo il fragile confine tra la vita e la morte quando ci si mette alla guida senza essere pienamente consapevoli del proprio stato e della propria maturità. Attraverso le diverse storie di cinque ragazzi di alcuni paesi europei, Vicino analizza alcune delle varianti più comuni di un incidente stradale, senza perdere di vista la casualità, i sentimenti umani,   e le conseguenze. Il montaggio serrato unito ad una regia fluida e calzante e ad una sceneggiatura brillante e corposa, creano un film coinvolgente che si segue perfettamente dall’inizio alla fine, trasportando lo spettatore nel cuore dei fatti che toccano inevitabilmente la sfera emotiva e la coscienza individuale. Gli interpreti più giovani, per la maggior parte alla prima esperienza, risultano molto convincenti nei rispettivi ruoli e riescono a mettere in evidenza il rapporto con gli adulti, sempre più spesso difficile e povero. Dall’amico quarantenne di Federico, interpretato da Riccardo Leonelli, fino ai genitori della ragazza francese Josephine o all’ambigua insegnante di spagnolo di Julian, gli adulti di questo film appaiono come i primi responsabili delle nuove generazioni, risultato dei loro sbagli e dei loro difetti. Il regista tende a sottolineare una verità che spesso è scomodo riconoscere all’interno della società: essere adulti e responsabili non è un fatto anagrafico ma personale e, soprattutto sulla strada, si fatica a delineare  questo confine tra generazioni diverse.

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