A un metro da te, la recensione del commovente film di Justin Baldoni

Il 21 Marzo arriva al cinema A un metro da Te, il film diretto da Justin Baldoni, ispirato all’omonimo romanzo adolescenziale di Rachel Lippincott, Mikki Daughtry e Tobias Iaconis. Stella e Will, interpretati rispettivamente da Haley Lu Richardson e Cole Sprouse, hanno 17 anni e sono entrambi malati di fibrosi cistica. Si incontrano per la prima volta all’interno dell’ospedale dove sono ricoverati e piano piano nasce un sentimento d’amore sincero e romantico. Ma la malattia li costringe a stare distanti l’uno dall’altro – almeno un metro e mezzo – per non rischiare di trasmettersi virus che potrebbero rivelarsi letali.

Baldoni ha esordito come attore nel 2004 nella soap opera Febbre D’Amore e poi ha avuto ruoli sul piccolo schermo in serie tv Everwood, Streghe, CSI Miami fino ad arrivare a Beautiful nel 2010 nella parte di Graham. L’idea di realizzare A un metro da Te è arrivata dopo il suo incontro con Claire Wineland in un episodio della serie documentaristica che lui stesso conduce negli Stati Uniti, dando voce ad alcuni ragazzi che convivono con malattie gravi. Wineland ha condiviso con lui la sua storia d’amore e fibrosi cistica, spingendolo ad adattare per il grande schermo il romanzo già noto al pubblico.

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A un Metro da Te è un film che riflette sull’amore ponendo una domanda: “il contatto fisico è davvero necessario?”. La storia di Will e Stella è la storia di due persone che si innamorano in modo diverso. Will all’inizio è molto guardingo, ha perso ogni speranza nel futuro e Stella prova a rompere le barriere, incoraggiandolo a vivere. Stella è brillante, bizzarra e sincera; una persona che ama la vita ed è ricca di spirito. Vuole fare sempre la cosa giusta e si assume la responsabilità di far uscire Will dal suo guscio. In questo ruolo Haley Lu Richardson si è rivelata perfetta, dopo essersi fatta notare nel film Edge of Seventeen come la migliore amica di Hailee Steinfeld. Cole Sprouse, star della serie tv Riverdale, è Will, un giovane uomo con conflitti interiori che osserva da lontano Stella grazie alla sua presenza sui social. I protagonisti di A un metro da Te infatti vivono molto sugli schermi digitali: Stella realizza video sul suo canale Youtube per condividere la sua vita con la malattia e comunica con Will e il suo amico Poe attraverso videochiamate, Skype e altri strumenti tecnologici. Lei stessa realizza App di varia natura in pochi istanti. Tutto questo sottolinea che questo dramma è destinato soprattutto a un pubblico teenager, per far conoscere una realtà difficile e diversa a coloro che, spesso, sono distratti da problemi superficiali quando le cose importanti della vita sono altre.

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Un film commovente ma anche ironico e tenero sulle orme del precedente Colpa delle Stelle o I Passi dell’Amore. I personaggi adulti di questo film come i genitori e i medici dell’ospedale, restano in secondo piano volutamente. Il regista preferisce concentrarsi sulle giovani vittime della malattia con i loro sogni e le loro paure. E uno dei punti di forza del film è sicuramente l’interpretazione dei due giovani protagonisti, accompagnata da una colonna sonora con valenza narrativa. Il ritmo del film è buono e la sceneggiatura non è sdolcinata, anche se ha qualche punto debole che si rivela in poche scene superflue e gratuite. Tuttavia A un metro da te è anche un film didattico in un certo senso poichè, nei vari dialoghi tra i protagonisti, si sottolineano spesso alcuni aspetti della fibrosi cistica, per far conoscere meglio la malattia al pubblico, in modo chiaro e semplice. Per sensibilizzare quindi l’opinione pubblica su questa malattia genetica potenzialmente letale che fa sì che il corpo produca muco denso nei polmoni, nel pancreas e in altri organi, rendendo difficile respirare e rischiando infezioni letali e atre complicazioni.

A un metro da te, la recensione del commovente film di Justin Baldoni
3.1 Punteggio
Pro
Informativo, Cast, Emozionante
Contro
Sceneggiatura, Durata, Adulti sfumati
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Video recensione “A un Metro da Te”