Another Earth, recensione
Un drammatico, casuale, incidente stradale, cambia la vita di due persone. Rohda (Brit Marling), promettente adolescente, solitaria e appassionata di astronomia, e John Burroughs (William Mapother), compositore musicale che nello scontro perde il figlio e la moglie incinta, ed entra in coma. Ma contemporaneamente, le esistenze di tutto il pianeta stavano per cambiare per sempre. La scoperta di un pianeta gemello al mostro rimette in discussione l’identità di ognuno di noi. Uscita di prigione lei, e dal coma lui, si ritroveranno a dovere riscoprire il proprio posto nell’universo. Presupposto particolarmente interessante quello del film d’esordio di Mike Cahill, che mette in parallelo uno smarrimento profondo come la perdita degli orizzonti individuali, nel caso dei due protagonisti, una come involontaria omicida, l’altro come vittima del caso, e quello globale difronte a una scoperta che condiziona la concezione di se stessi e dell’universo. E ancora di più, mettendole a confronto, le sovrappone amplificandole.
Un pianeta esattamente identico al nostro, speculare anche per quanto riguarda la vita e gli abitanti pone inevitabilmente l’interrogativo su noi stessi. Nel caso dei due protagonisti anche su come possa essere andato l’incidente su Terra2. La questione del “doppio” nel film viene introdotta gradualmente, creando una interessante dinamica narrativa, ma, nonostante ciò rimane in qualche modo incompiuta. Rimane centrale il rapporto tra i due, che scoprono l’universo intimo l’uno dell’altro, in un avvicinamento parallela quello dei due pianeti. L’escamotage fantascientifico funziona fino a un certo punto.rimanendo un pretesto interessante per una riflessione più complessa sulla vicenda dei protagonisti. Richiama i complessi interrogativi di Solaris, e in qualche modo è fratello di Melancholia di Lars Von Trier, con le dovute differenze, e de L’ultimo terrestre di Gian Alfonso Pacinotti. I tre, senza entrare nello specifico, condividono questo senso di smarrimento e di inadeguatezza di fronte a ineluttabili cambiamenti. Rimane forte e centrale la vicenda dei due protagonisti, la loro storia d’amore e di redenzione, ambientata in un’atmosfera livida e toccante,che non lascia indifferenti.
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