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Armenia – Il Popolo dell’Arca in mostra al Vittoriano dal 6 Marzo
L’Armenia è una terra misteriosa che cattura immediatamente la vostra immaginazione, evocando il passato mentre risveglia i vostri sensi nel presente. Con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico italiano e internazionale in una suggestiva esperienza di esplorazione di un popolo dalla ricca cultura, la mostra Armenia. Il Popolo dell’Arca si svolgerà dal 6 Marzo al 3 Maggio 2015 nel Salone Centrale del Complesso del Vittoriano, in occasione del Centenario del Genocidio armeno. Promossa dal Ministero della Cultura armeno, dall’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia e dall’Ambasciata della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede e SMOM, in collaborazione con la Congregazione Armena Mechitarista, il percorso è costituito da tappe fondamentali, da intrecci inevitabili, da integrazioni di genti che emergono come affascinanti mosaici e narra il popolo armeno e il suo albero identitario attraverso i suoi codici e la sua arte millenaria.
“Io non posso nascondere la mia commozione” irrompe Louis Godart, archeologo belga naturalizzato italiano, per descrivere il suo stato d’animo nei confronti di un destino e di una volontà umana profondamente accecati dall’odio e da un’avversità indicibile. È così che ci si addentra nell’esposizione articolata in sette sezioni ricche di reperti archeologici, codici miniati, opere d’arte, illustrazioni e documenti. Nella prima sezione i visitatori si immergeranno negli elementi che caratterizzano la cultura armena, di cui la storia del Cristianesimo e i costanti richiami biblici sono una parte costitutiva. La seconda sezione descriverà la conversione degli armeni alla religione cristiana, anche attraverso la ricostruzione scenografica di un altare, con flabelli, incensari e capitelli.
Il racconto per simboli continuerà nella terza sezione dedicata all’iconografia della croce, quarta e fondamentale sezione sarà quella sulla nascita e la codificazione di un nuovo alfabeto ad opera del monaco Mesrop Mashtots, attraverso epigrafi e iscrizioni originali e con l’utilizzo di apparecchiature multimediali che permetteranno al pubblico di partecipare attivamente alla conoscenza della lingua armena. La quinta sezione sarà incentrata sulle arti e l’architettura: tra le culture del Cristianesimo orientale, quella armena ha da sempre spiccato per la sua notevole originalità e capacità di simbiosi tra influssi bizantini, islamici ed occidentali. Qui sarà esposto, tra le altre opere, il preziosissimo Vangelo della Regina Mlke, risalente all’anno 862. Nella penultima sezione si prevede uno spazio in cui sarà possibile visualizzare, grazie a materiali multimediali, la storia dell’eccidio e della solidarietà italiana nell’accoglienza dei sopravvissuti al genocidio. La settima sezione sarà dedicata, invece, ai rapporti tra l’Italia e l’Armenia e alla ricchezza storica e artistica della presenza armena nel nostro paese, a partire dal tardo Medioevo. Il tutto accompagnato dallo splendido suono del duduk, strumento musicale tradizionale armeno che permetterà di vivere in toto l’esperienza.
“L’esercizio del semplice celebrare il passato può rivelarsi pericoloso se non lo si esercita con un occhio attento alla dimensione che a noi interessa qui: il futuro” interviene Paolo Kessisoglu, attore genovese di origini turche. Il valore memoria è fondamentale come antidoto al ripetersi di eventi così drammatici e passa attraverso un recupero ragionato e “vivo” del passato, inteso non come semplice galleria di eventi da commemorare, ma come fatto che investe il nostro presente e condiziona il nostro evolverci. Continua: “È un rievocare per mezzo dei sopravvissuti, dei loro discendenti e di tutte quelle voci di uomini giusti, come Luigi Luzzatti, Filippo Meda, Giacomo Gorrini, Antonio Gramsci, Armin T. Wegner e altri, che si levarono allora, con libertà e audacia, perchè l’indifferenza non avesse il sopravvento su un tale crimine di lesa umanità. È un percorso espositivo come monito universale, perchè simili tragedie non si ripetano”.
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Michael B. Jordan: la sua Ferrari va in pezzi | Terribile incidente

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Bruttissimo incidente stradale per Michael B. Jordan: l’attore statunitense ha distrutto la sua Ferrari lungo una strada di Hollywood.
Bruttissimo incidente automobilistico per Michael B. Jordan. L’attore, produttore cinematografico e regista statunitense ha distrutto del tutto la sua Ferrari andando a sbattere contro una Kia lungo una strada di Hollywood. Ecco i danni provocati dall’incidente.
Michael B. Jordan: la sua Ferrari distrutta in un incidente stradale
Un weekend a dir poco da dimenticare per Michael B. Jordan. Verso le undici di sera di sabato 2 dicembre l’attore statunitense si è schiantato con la sua Ferrari contro una Kia per le strade di Hollywood. La vettura dell’attore, per la precisione una Ferrari 812 GTS di colore blu con un prezzo di listino di partenza di 369.576 euro e con un motore da 800 CV, è andata praticamente distrutta nell’impatto esattamente come l’altra automobile.
Per quanto riguarda l’incidente in questione, le cause precise che hanno provocato il sinistro non sarebbero per il momento ancora note. A svolgere i primi esami del caso sono stati gli agenti di polizia della città di Los Angeles: questi ultimi hanno riferito pubblicamente come Michael B. Jordan non fosse né in stato di alterazione né sotto l’effetto di alcol o di qualsiasi sostanza stupefacente.
A parte i danni alle vetture, non si sono registrati per fortuna problemi per le persone coinvolte o altri tipi di danni materiali. Jordan ha dovuto compilare un verbale sulla precisa dinamica dell’incidente in quanto dettagli sull’accaduto per il momento non ve ne sarebbero ancora.
L’attore dovrà di sicuro fornire spiegazioni sulla natura e sulle cause che hanno potuto portare all’incidente anche allo scopo di dare chiarimenti in merito a sue possibili eventuali responsabilità.
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Gli ultimi lavori di Michael B. Jordan
Michael B. Jordan è noto principalmente per il ruolo di Adonis Creed nei film spin-off della saga di Rocky Creed – Nato per combattere del 2015, Creed II del 2018 e Creed III di questo 2023 oltre che per quello di Oscar Grant in Prossima fermata Fruitvale Station del 2013.
L’attore, che ha fatto poi anche il suo ingresso all’interno del Marvel Cinematic Universe con il ruolo di Erik Killmonger nei film di Black Panther, ha iniziato da poco a intraprendere anche un nuovo percorso in veste di regista. Primo film diretto è consistito proprio in Creed III, pellicola arrivata nelle sale cinematografiche lo scorso mese di marzo.
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Don Matteo 14: un noto conduttore si aggiunge al cast | Chi è

Don Matteo – Fonte: Instagram – Newscinema.it
Good news per tutti i fan sfegatati di Don Matteo! Un nuovo conduttore entrerà nel set in una delle fiction più longeve e più amate di sempre. Ecco di chi stiamo parlando, non ci credereste mai.
Don Matteo è una leggenda ormai per quanto riguarda il mondo della fiction della Rai. È arrivato alla quattordicesima stagione, le puntate attualmente in lavorazione, saranno trasmesse dall’emittente statale nel 2024. Ovvio la differenza si sente, in quanto la mancanza di Terence Hill è percepibile, non possono sicuramente pensare di spazzare 13 anni di presenza in cinque minuti, ma siamo sicuri che anche Raoul Bova riuscirà ad entrare nel cuore degli spettatori.
Essendo la nuova stagione, attualmente in lavorazione, sono tutti alla ricerca di nuovi indizi o di piccoli spoiler, per capire la “via” che prenderà il nuovo copione. Dalle ultime indiscrezioni è emerso che un nuovo conduttore entrerà nel cast di una puntata di Don Matteo. Ecco di chi stiamo parlando.
Una new entry in Don Matteo
Don Matteo è passato da un grande prete in bici ad un altro altrettanto bravo in moto che sta cercando, giorno dopo giorno, di raggiungere anch’esso il cuore dei suoi fan. Senza togliere nulla al grande Raoul Bova che è un attore eccezionale, ovvio che Terence Hill sarà sempre il guru degli attori. Lui e Bud Spencer hanno segnato un’era, ma questa è un’altra storia.
Ad ogni modo, Hill è entrato ancora di più nel cuore dei suoi fan, con questa fiction, indossando gli abiti un pò da prete e un pò da Sherlock Holmes. Il suo modo di risolvere i casi, la sua estrema generosità, per non parlare dei siparietti comici con il suo amico Frassica, sono i momenti più belli che ricordano i fan. Insomma, Don Matteo è sempre stato uno di quei telefilm che non ti stancheresti mai di guardare. Poi per cambi di rotta interni, Terence ha passato “la palla” al nuovo parroco di Spoleto, il bel Don Massimo e anche con lui, le cose stanno iniziando a farsi interessanti.
Un nuovo crossover in #DonMatteo.
In #DonMatteo14 con Raoul Bova e Nino Frassica sarà coinvolto anche il gioco #ReazioneACatena e il suo conduttore Marco Liorni.
Dall’estate il game show passerà a Pino Insegno che, sempre secondo @_DAGOSPIA_, incasserebbe €1.200.000 per 2 anni pic.twitter.com/w0KDSEdP7Q
— Cinguetterai (@Cinguetterai) November 28, 2023
Chi è il nuovo conduttore?
Terence Hill come dicevamo, ha salutato nella tredicesima stagione uno dei suoi personaggi più amati dal pubblico, cioè Don Matteo, il quale però sta resistendo al cambio della guardia a favore di Don Massimo, alias Raoul Bova. A dimostrazione di ciò, la lavorazione dell’attuale 14esima stagione, nella quale pare ne vedremo delle belle. In primis, un bravo conduttore che tutti conosciamo, parteciperà ad una puntata della fiction di Mamma Rai.
Stiamo parlando di Marco Liorni, il quale da quello che abbiamo potuto leggere sul blog di Davide Maggio, dovrebbe interpretare se stesso, grazie ad un crossover di Reazione a Catena. I fan, dopo aver appreso questa notizia, non vedono l’ora di sapere chi vestirà i panni del concorrente, in uno dei game show più amati in Rai.
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Macaulay Culkin: il bambino di Mamma ho perso l’aereo sulla Walk of Fame

Macaulay Culkin – Fonte: Twitter – newscinema.it
Macaulay Culkin, il bambino protagonista del cult Mamma ho perso l’aereo, riceverà una propria stella sulla Walk of Fame.
Il giovanissimo protagonista del cult del 1990 Mamma ho perso l’aereo Macaulay Culkin avrà presto una sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood.
Macaulay Culkin avrà una stella sulla Walk of Fame. A più di trenta anni dal ruolo del protagonista nel cult natalizio Mamma ho perso l’aereo l’attore statunitense oggi quarantatreenne viene dunque insignito di uno dei più importanti e prestigiosi riconoscimenti del mondo del cinema.
Macaulay Culkin avrà una stella sulla Walk of Fame
La stella della Walk of Fame di Hollywood numero 2.765 sarà presto di Macaulay Culkin. La cerimonia durante la quale avrà luogo la premiazione del bambino protagonista di Mamma ho perso l’aereo avverrà per la precisione il prossimo venerdì primo dicembre, con Culkin che riceverà la propria stella nella categoria Motion Pictures.
Queste le dichiarazioni al riguardo da parte della produttrice della Hollywood Walk of Fame Ana Martinez:
“Macaulay Culkin è un appuntamento fisso della cultura pop da decenni. Con una vasta gamma di lavori, il suo Mamma ho perso l’aereo si distingue come uno dei film natalizi in assoluto più amati in tutto il mondo. In più è incredibilmente appropriato che Catherine O’Hara, che ha interpretato la madre di Macaulay nel film, si riunisca con il figlio del film e parli alla cerimonia“.
La carriera di Macaulay Culkin

Macaulay Culkin – Fonte: Twitter – newscinema.it
Nato a New York il 26 agosto del 1980, Macaulay Culkin ha iniziato la sua carriera intorno all’età di quattro anni tramite alcune brevi apparizioni come ad esempio quella in Rocket Gibraltar, film nel quale ha vestito i panni del nipote di Burt Lancaster.
Dopo aver recitato in altri film come Io e zio Buck del 1989, Ci penseremo domani del 1989 e Allucinazione perversa del 1990, Culkin trova infine il ruolo che finisce con il consegnarlo per sempre alla storia del cinema, ovvero quello del bambino Kevin McCallister in Mamma ho perso l’aereo diretto dal regista Chris Columbus: per tale ruolo Culkin ricevette addirittura una nomination ai Golden Globe del 1991, con il successo che venne replicato anche dal sequel Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York del 1992.
La carriera di Culkin resterà da allora per sempre legata indissolubilmente al personaggio di Kevin McCallister, ma l’attore avrà comunque modo di farsi valere anche in altri film: tra questi vi sono ad esempio The Good Son, The Pagemaster, Richie Rich e Saved!. In ambito televisivo da ricordare invece le partecipazioni a Kings, Robot Chicken o anche American Horror Story.
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