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Cenerentola, dalle origini della favola al film di Kenneth Branagh

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Una novità che ha dell’indimenticabile si prepara a conquistare la mente di grandi e piccini in circa cento minuti da favola. In senso letterale, s’intende, perché il 12 marzo una pellicola più che sbarca sugli schermi delle sale cinematografiche italiane – un giorno prima rispetto agli States, con un cast stellare ed effetti speciali accuratissimi, è Cenerentola, il classico della Disney che nelle mani dei sapienti Kenneth Branagh e Chris Weitz. Il film tenta di gareggiare con gli incassi da record procurati alla celeberrima casa produttrice quando nel 1950 venne distribuito per la prima volta il film d’animazione. Più di trentaquattro milioni di dollari da battere, sebbene il rischio finanziario per gli Studios sia decisamente diminuito rispetto a quegli anni del secolo scorso.

url-1-compressed“Sono stato catturato  dalla  potenza della storia e mi sono trovato in sintonia con lo stile visivo che gli artisti stavano sviluppando. È  il classico  racconto in cui il personaggio principale parte per un viaggio con il quale gli spettatori riescono realmente a identificarsi, e in qualità di regista è stato davvero meraviglioso giocare con la struttura e l’ambientazione di questa grande storia.” E’ un onorato Branagh a parlare, soggiogato dal fascino che la sceneggiatura ha immediatamente esercitato su di lui. Dopo prove registiche fenomenali quali restano Thor e Jack Ryan, non aveva mai pensato di dirigere una fiaba, ma dopo aver letto il manoscritto firmato da Weitz si è inaspettatamente immedesimato nella storia tanto da abbracciare entusiasta il progetto.

Del resto, quest’ultimo si è sempre dimostrato un autore cinematografico prolifico e profondamente versatile, esperto attore (Mr. & Mrs. Smith), produttore (A Single Man), regista egli stesso (Per una vita migliore, La Bussola d’oro), e anche stavolta si è ampiamente rivelato al di sopra delle aspettative nel riuscito tentativo di bilanciare l’essenza di un film d’animazione con l’esigenza di rendere l’intreccio fruibile da un pubblico moderno. E proprio ‘modernità’ è la parola chiave con cui bisogna leggere il registro narrativo sul quale è improntata la pellicola: infondere una complessità nelle relazioni, nei personaggi e nei temi della storia pur conservando il messaggio di gentilezza e compassione del classico originale è il principale obiettivo che Branagh si è posto nel realizzare il suo nuovo gioiello che – ne siamo quasi certi – porterà a maturazione le vivaci, magiche scintille provenienti dal trailer. Le origini della fiaba risalgono al I secolo d.C. in un analogo testo intitolato Rodopi e trascritto dallo storico greco Strabone che viene considerata la prima versione documentata delle vicende della nostra eroina. Nel 1697, il francese Charles Perrault trascrisse e pubblicò Cendrillon, in cui per la prima volta fanno la loro comparsa la fata madrina, la zucca-carrozza e la scarpetta di cristallo. Nella versione dei fratelli Grimm, Aschenputtel – pubblicata in Germania nel 1812 – dai toni sicuramente più cupi, il ruolo della fata era affidato ad un albero cresciuto sulla tomba della madre della protagonista.

CLIP – A mezzanotte tutto può cambiare

In ogni caso, la rappresentazione filmica si attiene per la maggior parte alla trama originale francese, ripercorrendo le tristi vicende della maltrattata eroina destinate tuttavia all’immancabile happy ending. L’innovazione sta tutta nell’approccio alla versione primitiva della fiaba, certamente contaminata dall’esperienza del regista che con il suo tocco d’epicità riesce a renderne meno moraleggianti i contenuti. Universali ma pur sempre umani questi personaggi, cui si prestano tanti volti ben noti dello star-system, a cominciare dalla giovane Lily James nei panni di Ella, pervasa da una freschezza avvincente, e dall’affascinante Richard Madden in abiti principeschi, per poi proseguire con una carrellata di personalità quali Cate Blanchett nel ruolo della crudele matrigna, Helena Bonham Carter in qualità di svampita fata madrina, Hayley Atwell come amorevole defunta madre della protagonista, Stellan Skarsgård a ricoprire la carica di Granduca: tutti emotivamente caratterizzati, indagati nella loro psicologia più profonda, in un lavoro magistrale che vede la firma di uno dei cineasti contemporanei più autorevoli.

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Grazie alla collaborazione di menti e mani grandemente qualificate nei vari settori che garantiscono tipicamente la riuscita di un film, Cenerentola ricrea un mondo fantastico in cui “il sogno realtà diverrà, ricco di suoni, luci, colori sgargianti, scenografie maestose e imponenti. L’opulenza di stampo barocco e il realismo che Branagh lascia come costante all’interno del suo lavoro si fondono abilmente in un tripudio sfarzoso ma mai stucchevole o invadente. Le lunghe scalinate del palazzo reale, l’enorme salone da ballo, il cortile della casa di Cenerentola, il cocchio preso a prestito dalla rinomata zucca, i costumi luminosissimi, i trucchi e le acconciature elaborati singolarmente per ogni personaggio: tutto si riflette nell’immaginario collettivo riproponendosi di rendere una realtà visionaria ma al contempo significativamente comprensibile dal grande pubblico.

B-Roll

Di particolare nota è degna la difficile realizzazione della fantomatica scarpetta di cristallo, smarrita in modo memorabile dalla protagonista. E’ stata necessario l’aiuto della compagnia austriaca Swarovski, che ha accettato la sfida portando a compimento il piccolo miracolo in mesi e mesi di test e prove costume. Ispirata ad una scarpa originale del 1890 esposta al museo di Northampton incredibilmente minuscola e con ben dodici centimetri di tacco, la preziosa calzatura appare perfettamente ricavata da un singolo pezzo di cristallo. Otto copie in vero e fulgido materiale che tuttavia, poiché inservibili nel movimento, sono state utilizzate come oggetti di scena o come modelli da essere distrutti durante le riprese. Dunque, un film senza tempo, non revisionato ma reinterpretato secondo un unico interlocutore qual è il mondo moderno, che intratterrà e conquisterà adulti e bambini con quel suo collaudato mix di umorismo, romanticismo e avventura. Non ci resta che attenderne il riscontro e ricordarci intanto che una fiaba è una storia che non invecchia mai.

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Castiglione del Cinema 2023 | Enrico Brignano: “Che fatica far passare Enrico Vaime dalla Olivetti 22 al computer”

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Brignano a Castiglione

ENRICO BRIGNANO a Castiglione del Cinema 2023 – Foto: Newscinema.it

Enrico Brignano è stato ospite della prima edizione di Castiglione del Cinema il 28 Settembre. 

L’attore e comico romano è stato accolto da una sala piena al Nuovo Cinema Caporali, dove ha incontrato il pubblico e ha ricevuto il premio Vaime, dedicato al grande Enrico Vaime, uomo di cultura e spettacolo tra i più brillanti d’Italia, nato a Perugia.

L’incontro, presentato da Roberto Malvagia, ha ritrovato sul palco il Direttore Artistico Emanuele Rauco e l’attore Enrico Brignano che ha ricordato con nostalgia e ironia il suo primo incontro con Vaime: “L’ho conosciuto in un momento particolare della mia carriera, quando ormai ero destinato al Teatro Sistina. Enrico Vaime, persona di grande successo, aveva lavorato con tutti i comici, quelli di vecchia generazione e i nuovi, quindi essere presente e ascoltarlo in una riunione era una sorte di patente. Ho avuto il privilegio di collaborare con lui e di diventare suo amico. Sono andato anche a casa sua a trovarlo su via Cassia, una bellissima casa dove aveva lo studio e un grande repertorio. Ricordo ancora con il sorriso la sua difficoltà nel passare dalla Olivetti 22 alla scrittura con il computer, credo di essere stato io a implorarlo di cambiare perché la Olivetti 22 non permetteva il copia-incolla“.

Grande accoglienza per Enrico Brignano a Castiglione del Cinema

Lo ha definito “un genio umoristico che ha sempre saputo la strada giusta. Apparteneva a un mondo fatto solo di gente che conosceva il mondo dello spettacolo, quindi con grande onore ricordo quell’uomo che ha fatto parte di quelli che a me hanno detto sì. Questa è la prima volta che lo dico”.

Dopo sentiti applausi, Brignano ha introdotto il suo ultimo film, Una Commedia Pericolosa, in compagnia del regista Alessandro Pondi e l’attrice Monica Vallerini. Nel video qui sotto potete recuperare l’intero evento grazie a MADROG, il canale YouTube per nerd, cinefili e girovaghi.

Mi diverto a sperimentare, questo film è una dichiarazione al cinema che io amo. Un mix di generi che mi sono divertire a mischiare e grazie a grandi interpreti ho realizzato questo lavoro che è venuto fuori come lo avevo in mente” ha dichiarato Pondi. Brignano sul suo personaggio ha aggiunto: “Questo bambino infatuato di James Bond da grande vuole diventare un agente segreto. Lui pensa di essere un grande investigatore privato e un grande poliziotto, ma in realtà è una guardia della Coin con il gusto dell’indagine. Vive in un appartamento con grandi finestre che danno sul cortile. Infatti Pondi con questo film ha omaggiato non uno ma una serie di film, da Hitchcock ai film di 007, gialli, commedie romantiche e la commedia all’italiana”.

Premio Vaime e ENRICO BRIGNANO – Newscinema.it

Monica Vallerini ha sottolineato che “è la seconda volta che ha lavorato con Brignano dopo Tutta un’altra vita. Lui è un grandissimo artista e professionista. Le scene dei servizi segreti le abbiamo girate in un luogo assurdo, tre metri sottoterra, ci sentivamo come in un caveau. Nella vita reale sono abbastanza buona, quindi quando capita di interpretare ruoli più forti e cattivi è sempre divertente. Avere autorevolezza”. L’attrice e il regista di Una Commedia Pericolosa sono stati omaggiati alla fine dell’incontro con una targa realizzata da Giovanni Raspini, uno dei principali argentieri italiani che rappresentava la Rocca di Castiglione del Lago.

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Luca Argentero invita tutti a scrivergli su Whatsapp: ecco come fare

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Scrivere a Luca Argentero

Luca Argentero – “Fonte: Instagram” – Newscinema.it

Prima che iniziate a leggere vi consigliamo di sedervi, perché qui lo svenimento facile è previsto. Va bene che Luca Argentero è uno “dei dottori” più amati degli ultimi anni, ma non esageriamo. Dunque, l’attore vi spiega cosa dovete fare per potergli scrivere su Whatsapp.

Luca Argentero di strada ne ha fatta, da quando ha partecipato al Grande Fratello nel 2003. È passato da poco tempo dall’essere uno sconosciuto ad uno degli attori più bravi del cinema italiano. A tal proposito, in quanti sapevano che l’ex modello deve tutto alla cugina, nonché ex letterina, Alessia Ventura? Fu proprio lei ad iscriverlo al reality Mediaset, che gli avrebbe cambiato la vita per sempre. Siamo sicuri che da quel giorno, Luca le manderà una bottiglia di champagne a tutti i Natale (Lol).

La famiglia è quel porto sicuro che ci dà la spinta per osare e buttarci in nuovi scenari di vita. Luca lo sa molto bene, in quanto non è soltanto grato della sua vita lavorativa, in quanto ha potuto finalmente vedere realizzare il suo sogno, ma anche alle persone che ama, le quali non vengono mai dimenticate. Argentero infatti, ama molto sua moglie Cristina Marino, madre dei suoi due figli. Il clima familiare in casa Argentero è veramente saldo, da quello che possiamo vedere sui social.

Proprio per questa aria di spensieratezza che gli fuoriesce da tutti i pori, i follower sono attratti da lui come le api con il miele e sicuramente non perderanno l’occasione di chattare con lui su Whatsapp. Se volete sapere cosa dovete fare, proseguite nella lettura.

Una festa tra la natura per Luca Argentero

La vita di Luca Argentero tra set, spot e film è sicuramente bellissima ma anche molto frenetica. Per non parlare di quella di sua moglie, Cristina, occupata in queste settimane con la Fashion Week tenutasi a Milano. Ad ogni modo, i due personaggi pubblici, tra un impegno di lavoro e l’altro, ricordiamo infatti che l’attore torinese, è attualmente impegnato sul set per la registrazione della terza stagione di Doc – nelle tue mani, in onda presumibilmente nel 2024, hanno trovato il tempo per un evento di famiglia.

Stiamo parlando del battesimo del piccolo di casa, Noè Roberto Argentero, che con quel pagliaccetto abbinato al look della mamma ha fatto sciogliere i cuori dei fan. I figli di Luca Argentero e Cristina Marino non potevano non essere bellissimi come i loro genitori, d’altronde i geni quelli sono. Anche la sorellina più grande del festeggiato, la deliziosa Nina Speranza, con i suoi capelli biondissimi, ha portato il sole in una stagione autunnale.

Ecco come parlare con Luca Argentero su Whatsapp

Canale Luca Argentero Whatsapp – “Fonte: Instagram” – Newscinema.it

Comunicare con lui è facilissimo

Tornando a noi, anche Luca Argentero ha aderito alla nuova funzionalità introdotta da Whatsapp, l’app di messagistica più usata degli ultimi anni. Stiamo parlando dei “Canali“, grazie ai quali potrete comunicare, vedere aggiornamenti e molto altro ancora dell’amministratore che li ha creati. Così, chiunque volesse sentirsi più vicino al famoso attore, non dovrà fare altro che ricercare il suo profilo, quello che vedete nella foto che vi abbiamo riportato e iscrivervi. 

Ricordatevi che soltanto la spunta di autenticazione di Whatsapp vi garantisce di esservi iscritti al canale ufficiale di Luca Argentero. Detto questo, cosa state aspettando?

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