Ash vs. Evil Dead, tante citazioni nella prima puntata della serie

Fin dall’uscita del primo trailer il nuovo progetto televisivo di Sam Raimi, Ash vs. Evil Dead, continuazione della celebre trilogia de La Casa e de La armata delle tenebre, aveva incuriosito i fan del cinema horror grazie alle innumerevoli citazioni presenti, tra cui anche riferimenti al mitico Zombi II di Lucio Fulci. Pochi giorni fa è stato trasmesso in America il pilot della serie, diretto dallo stesso Raimi, con protagonista il divertentissimo Ash di Bruce Campbell e, come volevasi dimostrare, la puntata è ricca di riferimenti ai capitoli precedenti della saga, ma anche al mondo del grande schermo in generale.

#1 1973 Oldsmobile Delta 88
Il primo e più eclatante riferimento è sicuramente il ritorno della classica automobile Oldsmobile Delta 88, guidata da Ash in tutte le pellicole della prima trilogia di Sam Raimi, e nel reboot del 2013 da lui prodotto. Ma non solo, la famosa macchina appare in praticamente tutti i film diretti dal regista statunitense, persino nella sua ultima rivisitazione de il Mago di Oz. La Oldsmobile fu anche trasformata in un carro da guerra nel folle La armata delle Tenebre del 1992.

#2 Ascia e pala
Nonostante la iconica motosega sia lo strumento principale che il protagonista usa nella sua lotta contro le tenebre, altre due vecchie conoscenze tornano nel pilot di questa nuova serie. Prima di tutto la pala che Ash utilizzò nel primo La Casa per decapitare la sua fidanzata Linda, ormai posseduta dagli incontrollabili spiriti, e per seppellirla nel boschetto adiacente alla abitazione. Ma compare anche la famosa ascia con cui il protagonista fece fuori Ed nel secondo capitolo della serie e che, nella trasposizione televisiva, viene usata contro un Deadite intenzionato ad aggredire il personaggio di Kelly.

#3 Michigan State Alma Mater
Nonostante i primi due film della saga siano girati in Nuova Zelanda, nel primo La Casa viene raccontato indirettamente il passato da studente di Ashley Williams presso la scuola del Michigan (di cui fu alunno anche lo stesso Raimi, prima di abbandonare gli studi per dedicarsi alla carriera cinematografica). I ragazzi che lo accompagnano in vacanza nella vecchia stamberga nel boschetto, nelle prime due pellicole, sono infatti anche loro studenti presso lo stesso istituto. Nel pilot della serie è quindi disseminata una serie di riferimenti all’università statunitense, dalla maglietta lasciata sul comodino al cappellino conservato nel baule dove si trova nascosto il Libro dei Morti.

#4 La casa nel bosco
E come poteva mancare la casa nel bosco in cui sono ambientati i primi due celebri film della trilogia e che ha dato lo spunto per il titolo italiano della pellicola ? Durante la sequenza iniziale, infatti, il protagonista visita il Woodsman bar, locale molto simile nella struttura e nel rustico arredamento alla inquietante casetta dei primi due capitoli. In alcuni momenti del pilot, ancora, Raimi utilizza la stessa tecnica di ripresa realizzata grazie all’utilizzo della sua shakeycam (ovvero una proto-steadycam montata su un supporto mobile) e sfruttata per rappresentare lo spaventoso incedere degli spiriti nelle due pellicole originali.

#5 I “bloodsplatter”
Probabilmente il riferimento più nascosto e difficile da cogliere. Attaccato da un Deadite, il partner di Fisher viene posseduto da uno spirito che lo induce ad attaccare Amanda. Quest’ultima risponde facendogli letteralmente esplodere il cervello in una spettacolare cascata di sangue. Analizzando la scena frame by frame si può notare che il sangue in CGI compone, istante dopo istante, una immagine che ricorda il volto raffigurato sul Necromicon del primo film (riferimento letterario al mondo immaginifico di Lovecraft).

#6 La camicetta gialla e i richiami a Dead by Dawn
Se, come già citato, il bar che si vede nella prima parte del pilot richiama direttamente le atmosfere del primo film, la sequenza di investigazione nella casa, condotta da Fisher e il suo partner, contiene riferimenti al secondo capitolo della serie. Il partner di Fisher indossa, evidentemente, la stessa identica camicetta di Annie nel sequel de La Casa. Il primo episodio di Ash vs. Evil Dead può essere quindi suddiviso in due parti diverse: una prima, ricca di riferimenti alla pellicola originale, e una seconda, quella con protagonista Fisher e il suo compagno, idealmente ispirata al suo sequel.

#7 I tre Marmittoni
Raimi non ha mai nascosto, nel corso della sua prolifica carriera, un amore incondizionato verso la comicità slapstick tipica di gruppi comici come quello de I tre Marmittoni, da cui riprende un classico umorismo “fisico” presente anche nei suoi successi più recenti, primo su tutti Drag me to Hell. Anche nella trilogia classica il regista statunitense ha più volte citato il trio di Larry, Moe e Curly, trasformando situazioni grottesche e truculente in gag esilaranti e comiche. In uno dei momenti più riusciti del pilot Ash viene attaccato da una bambola posseduta da uno spirito demoniaco. Per togliersi la fastidiosa creatura dalla faccia, il protagonista comincia a colpirsi il volto con alcuni vasi da fiore, proprio come in un famoso sketch del trio comico.

#8 La colonna sonora finale
Ma la chicca più interessante è sicuramente la presenza di una particolare canzone durante i credits finali, ovvero Journey to the Center of the Mind dei The Amboy Dukes. Il titolo del brano è esplicativo. Raimi vuole forse suggerire che tutto ciò che abbiamo visto non è altro che un prodotto della mente di Ash ?