In queste settimane l’Italia sta vivendo un momento storico davvero complicato e difficile da accettare. Città deserte, negozi chiusi, la gente costretta a rimanere chiusa in casa per evitare il contagio del virus, evitare abbracci e strette di mano, sembrano i comportamenti tipici che abbiamo visto tantissime volte nei film di fantascienza. Peccato che questa volta, non c’è nulla di finto. Il lavoro estenuante dei medici, infermieri e scienziati italiani impegnati giorno e notte nel trovare un vaccino che possa battere il Covid 19, merita il rispetto e il plauso di tutto il mondo.
Diversi personaggi del mondo dello spettacolo sono scesi in campo per raccogliere fondi da mettere a disposizione delle strutture ospedaliere, in affanno a causa dei malati più gravi; mentre altri hanno voluto dimostrare che stare in casa non è poi così male come si possa immaginare. In questo caso, ci soffermeremo su due dimostrazioni d’amore arrivate da due uomini turchi profondamente legati all’Italia: il regista Ferzan Ozpetek e l’attore Can Yaman.

Il post sul profilo Instagram del Maestro Ferzan Ozpetek insieme a Serra Yılmaz
Il messaggio di solidarietà all’Italia di Ferzan Ozpetek
Quando si affrontano situazioni drammatiche come questa, dove l’incertezza e il dubbio la fanno da padrona, l’unica cosa che riesce a sconfiggere questi sentimenti negativi sono i piccoli gesti. Quelle attenzioni che abbiamo sempre dato per scontato, considerato banali ma che ora ci mancano come l’aria e rappresentando l’unico antidoto di cui abbiamo bisogno per il cuore. Un esempio calzante è avvenuto qualche giorno fa sul profilo Instagram del Maestro Ferzan Ozpetek, dal primo istante attento e preciso nel dare informazioni riguardanti le norme di sicurezze diramate dal governo italiano. Il regista italo-turco innamorato dell’Italia da quando era un’adolescente, lo scorso 9 marzo ha voluto scrivere dei pensieri che racchiudo perfettamente cosa dobbiamo fare adesso per poter uscire il più velocemente possibile da questa spirale di terrore. Se i medici lavorano in laboratorio ore e ore, a noi è stato chiesto solo di restare in casa ed evitare i contatti fisici con le persone. Nelle sue parole – che potete leggere nell’immagine in alto – traspare il profondo rispetto e sentimento di solidarietà nei confronti di chi sta soffrendo fisicamente e moralmente, mentre abbraccia la sua amica e musa di molti film, l’attrice Serra Yılmaz.

La risposta di Can Yaman sotto il post di Ferzan Ozpetek
La risposta di Can Yaman al post di Ferzan Ozpetek
Pochi minuti dopo la pubblicazione del post, l’attore turco Can Yaman profondamente legato all’Italia, ha voluto esprimere la solidarietà verso il nostro Paese attraverso queste parole: “La situazione mi rende molto triste, spero che tutto torni normale quanto prima, il mio cuore è con voi...”
Inutile dire la gioia incontenibile delle fan, nel leggere il nome di Can associato a quello del Maestro Ferzan Ozpetek . Nonostante ci siano problemi ben più importanti, la speranza di vederli lavorare insieme – presto o tardi – è un desiderio che niente e nessuno potrà mai scalfire, neanche un maledetto virus.
Alcune sostenitrici dell’attore turco hanno avuto la fortuna di incontrarlo poco prima che venisse dichiarata zona rossa la regione Lombardia, in occasione del suo viaggio a Milano per prendere parte alla trasmissione Live Non è la D’Urso. Le fan accorse da tutta Italia per vederlo con il nuovo look e scattare un selfie, hanno testimoniato che nonostante ci fosse già il pericolo di contrarre il coronavirus, Can si è sempre dimostrato disponibile senza mai lesinare abbracci e baci.

Il Tweet di Can Yaman
Il tweet di Can Yaman che infonde speranza
A sorpresa Can Yaman ieri sera tramite il suo profilo Twitter ufficiale ha voluto dimostrare nuovamente la sua vicinanza all’Italia, scrivendo le tre parole che in questi giorni stanno rimbalzando nei social network. Una promessa che profuma di speranza tatuata nell’animo degli italiani: “Tutto andrà bene”. Avere la consapevolezza che nonostante la distanza e il coronavirus (arrivato anche in Turchia con i primi due casi) lui per l’Italia c’è sempre, così come le italiane saranno sempre pronte a sostenerlo. Per ora l’unico augurio che possiamo condividere è di tornare alla normalità il prima possibile per poter tornare ad abbracciare le persone del cuore, Can Yaman incluso.
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Top Gun 3 ancora non è confermato, ma già fa tendenza per una bizzarra ragione reale

Tom Cruise – Foto: Ansa
Mentre il pubblico attende di sapere se ci sarà un terzo film, Top Gun 3 ha iniziato a fare tendenza negli Stati Uniti per una bizzarra ragione reale.
Prodotto da Jerry Bruckheimer, il franchise d’azione Top Gun è interpretato da Tom Cruise nei panni di Pete Maverick, un aviatore della marina militare che prima cerca di distinguersi come primo candidato alla Navy Fighter Weapons School, prima di tornare in seguito per addestrare un nuovo giovane gruppo di laureati per una pericolosa missione speciale.
Mentre il primo film è stato solo un successo commerciale, Top Gun: Maverick è diventato un successo critico e finanziario, stabilendo il record per il film di maggior incasso di Cruise con quasi $ 1,5 miliardi, portando a chiedersi se verrà annunciato un terzo film.
Top Gun 3 dai conflitti Usa e Cina
Con le recenti tensioni tra i due paesi, USA e Cina, dopo che è uno dei palloni spia del paese asiatico è stato visto volare attraverso gli Stati Uniti, e alla fine ha sparato alla nave vicino a Myrtle Beach, nella Carolina del Sud.
Dopo l’esplosione, i social media sono stati inondati di reazioni all’incidente, con il risultato che Top Gun 3 ha fatto tendenza online poiché molti hanno tracciato parallelismi tra il franchise militare guidato da Tom Cruise e la questione politica della vita reale. Dai un’occhiata ad alcuni dei post qui sotto:
This is what woke me up today !!
World War 3 or Top Gun 3 making going on.. i don’t know…
🚀🚀🚀🚀🚀🚀🚀#fighterjet pic.twitter.com/3cdLw1aUjK— SilentScreemer (@Silentscreemer_) February 4, 2023
Top Gun 3 spoilers ahead https://t.co/TKtvjvyjpB
— Larry Heath (@larry_heath) February 4, 2023
Top Gun 3: F**k that Balloon pic.twitter.com/xU1MIqRObt
— Stream the Vote (@StreamtheVote) February 4, 2023
Niente geopolitica
Il regista di Top Gun Maverick, Joseph Kosinski ha precedentemente indicato che non volevano che la storia originale né quella del sequel riguardassero la geopolitica.
Invece il regista ha ritenuto che entrambi i film fossero più incentrati sulla “competizione” tra i suoi vari personaggi, ambientati nella stessa vena del genere sportivo.

Tom Cruise in Top Gun Maverick – Foto: NewsCinema.it
L’altro motivo principale per cui Top Gun: Maverick non ha un grande cattivo, secondo Kosinski, è che con il mondo in continua evoluzione, volevano assicurarsi che Top Gun: Maverick potesse sembrare senza tempo per il pubblico che lo avrebbe visto più in avanti, tra decenni.
Mentre alcuni film di guerra rimarranno alla dura realtà delle rispettive guerre, quelli simili a Top Gun potrebbero avere problemi a sentirsi datati.
L’incidente durante le riprese
È interessante notare, tuttavia, che nonostante i loro migliori sforzi, Top Gun: Maverick ha quasi creato un incidente internazionale durante le riprese della sequenza iniziale di Darkstar, mentre i satelliti di altri paesi si sono spostati in posizione sopra la China Lake Naval Air Station e hanno scattato foto dello scramjet ipersonico del film.
Con i primi due film che mantengono i loro cattivi in gran parte ambigui, sarà interessante vedere se un potenziale Top Gun 3 manterrà questa formula, o se guarderà verso una politica moderna.
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Inside: trama, cast e trailer del film con Willem Dafoe

Willem Dafoe in una scena di Inside
Diretto da Vasilis Katsoupis e interpretato da Willem Dafoe, Inside è nel programma della 73esima edizione della Berlinale. Panorama è la sezione scelta per presentarlo. La trama è incentrata su una rapina andata a male e sulle conseguenze.
Interessante il punto di partenza, per un’opera che si piazza a metà strada tra il crime e il film drammatico. A fare da sfondo alle vicende di Nemo (Dafoe), la suggestiva e riconoscibilissima Grande Mela, New York per i profani.

Una scena del film
Inside segna il debutto, dietro la macchina da presa, in un film di finzione, per il regista greco, divenuto celebre con il documentario O filos mou o Larry Gus.
Per la realizzazione dell’opera, i produttori, Giorgos Karnavas, Marcos Kantis e Dries Phlypo, hanno ricevuto il sostegno di Eurimages.
Sarà presentato in anteprima mondiale al 73esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino. La release nelle sale statunitensi è prevista per il 17 marzo 2023, distribuito dalla Focus Features. La Universal Pictures International si occuperà invece di portarlo nel resto del mondo (e presumibilmente anche in Italia).
Inside | La trama del film
Al centro del film – basato su una storia originale scritta dallo stesso Vasilis Katsoupis e scenggiato da Ben Hopkins – troviamo Nemo. L’uomo è un rinomato e abilissimo ladro di opere d’arte.
In seguito a un colpo andato male, Nemo si ritrova intrappolato all’interno di un suggestivo attico, situato niente meno che a New York. A fargli compagnia, tutto ciò che è sempre stato nelle sue mire espansionistiche: capolavori senza prezzo e senza tempo.
Ma la sua sopravvivenza dipenderà dal suo ingegno e avrà i minuti contati. Inside si rivela così un thriller psicologico dall’alto tasso di adrenalina e dallo stile accattivante.
Inside | Il cast del film
A guidare il cast, un nome che è una garanzia: Willem Dafoe. Dopo aver preso parte a pellicole di alto gradimento, quali The Northman, Nightmare Alley e Dead for a dollar, è infatti lui a prestare il volto al protagonista, Nemo.
Al suo fianco, troviamo attori europei più o meno noti in Italia, a partire da Gene Bervoets (F*** you very, very much), Eliza Stuyck (In Vlaamse Velden), Josia Krug (Damaged Goods).
Inside | Il trailer del film
Il trailer di Inside promette già numerosi colpi di scena e una sana dose di suspence. Il protagonista, interpretato da Willem Dafoe, dovrà vedersela con una trappola in piena regola e scoprire il modo per uscire. Prima che sia troppo tardi.
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Suzume: trama, trailer e curiosità sul film d’animazione

Una scena di Suzume di Mankoto Shinkai
Diretto da Makoto Shinkai e in concorso al 73esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino, Suzume riporta il cinema d’animazione in gara nella prestigiosa kermesse. Erano più di vent’anni che non succedeva: l’ultima volta Hayao Miyazaki aveva vinto l’Orso d’Oro con La città incantata.
Sono trascorsi, per l’esattezza, ventuno anni da quando, nel 2002, il cinema di animazione per la prima volta veniva ammesso a gareggiare alla Berlinale. L’opera in questione era niente meno che quel capolavoro de La città incantata di Hayao Miyazaki. E ancora, per la prima volta, non solo l’Orso d’Oro andò a un film d’animazione, ma a uno giapponese.

Una scena di Suzume
Ecco allora che, la notizia dell’entrata in selezione ufficiale di un titolo quale Suzume, non può che creare grandi aspettative. Makoto Shinkai ha già riscosso ampio successo con il suo debutto, Your Name. Il regista è atteso sul red carpet della Berlinale, insieme al produttore Genki Kawamura e alla doppiatrice del personaggio principale, Nanoka Hara.
Suzume è uscito nelle sale nipponiche nel novembre 2022, ma ancora non è chiaro come e se verrà distribuito nel resto del mondo. Sappiamo solo che la distribuzione internazionale è stata affidata alla piattaforma streaming Crunchyroll, in collaborazione con Pictures Entertainment, Wild Bunch International e Eurozoom.
Per chi avesse poca dimestichezza con il cinema d’animazione giapponese, basti pensare che Shinkai è, da molti, considerato il legittimo erede di Miyazaki. Le sue opere sono, infatti, piene di anima e poesia.
Suzume | La trama
Prendendo spunto da un evento tragico, realmente avvenuto anni prima in Giappone, la pellicola racconta la storia di Suzume. La protagonista è una diciassettenne, che vive in un piccolo paese della regione di Kyūshū, nel sud del Giappone. Il giorno in cui incontra, casualmente, Souta, un ragazzo alla ricerca di una porta, le cose per la giovane cambiano.

Una scena di Suzume
Suzume decide infatti di partire, insieme a lui, finendo nel cuore delle montagne. È lì che i due scovano una misteriosa porta. Lei ne viene subito attratta, come se fosse in azione una forza sovrannaturale. Al solo avvicinare la mano al pomello, Suzume si ritrova catapultata dentro alla porta.
Così facendo, si aprono in tutto il Giappone, nel medesimo istante in cui avvengono calamità naturali, le cosiddette “porte del disastro”.
Suzume | Il trailer
Sin dal trailer, appaiono evidenti le influenze e i rimandi a un certo tipo di cinema e di poetica. Il clima post apocalittico che emerge, a un certo punto, pare sia una conseguenza della pandemia. Stando a quanto dichiarato dai realizzatori del film, il lockdown – e tutto ciò che ha caratterizzato gli ultimi anni della nostra esistenza – ha inevitabilmente condizionato la storia e la sceneggiatura.
Meraviglia e magia appaiono tratti distintivi del progetto, arricchito da una colonna sonora potente ed emozionante, curata dalla band Radwimps e dal compositore Kazuma Jinnouchi. Inoltre non è da sottovalutare la collaborazione con la cantante di TikTok, Toaka, interprete del brano Suzume.
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Biagia Milone
14 Marzo 2020 at 10:34
Bravissima Leila! Hai messo il cuore in questo articolo❤️ grazie