La seconda giornata di Venezia 82 è iniziata con Bugonia e in questo articolo potete leggere la nostra recensione e guardare un video con le impressioni a caldo appena usciti dalla sala.
Presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia 82, Bugonia segna la quarta collaborazione tra il regista greco Yorgos Lanthimos e l’attrice Emma Stone. Rispetto ai suoi precedenti lavori, il film offre una narrazione più lineare, ma mantiene la distintiva impronta stilistica di Lanthimos.
Di cosa parla Bugonia
Ambientato in un futuro prossimo, Bugonia segue la storia di una potente CEO di un’azienda che viene rapita da due uomini convinti che sia un’aliena intenzionata a distruggere l’umanità.
Il film, ispirato al sudcoreano Save the Green Planet!, esplora temi di paranoia e disconnessione dalla realtà. La sceneggiatura, pur non essendo completamente originale, funziona efficacemente nel contesto del thriller psicologico.
L’ambizione delle multinazionali che “vogliono farci diventare una colonia morta” viene condannata da un povero dipendente che decide di farsi giustizia da solo. Lanthimos mette sotto la lente di ingrandimento come le emozioni rendono fragili gli esseri umani e la potenza della mente a causa di un trauma o di un dolore molto forte.

Che cast!
Emma Stone offre una performance intensa e versatile, adattandosi perfettamente al ruolo della CEO enigmatica e tosta. Si tratta di un ruolo in parte fisico e in parte psicologico che l’attrice riesce a calibrare in perfetto equilibrio.
Tuttavia, è Jesse Plemons a rubare la scena con un’interpretazione magnetica che cattura l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine del film. La chimica tra i due attori arricchisce il film, rendendo i loro scambi verbali tra i momenti più coinvolgenti.

Una regia intrigante
La regia di Lanthimos è caratterizzata da una fotografia meticolosa che alterna ambienti asettici a paesaggi naturali opprimenti. Lo sguardo è a tratti distante e a tracci ravvicinato ai personaggi, ma la tensione si percepisce in modo continuativo e crescente, anche per un montaggio preciso e una colonna sonora che accentua l’atmosfera claustrofobica del film.
Bugonia è un film che, pur presentando una trama più accessibile rispetto ad altri lavori di Lanthimos, mantiene la sua capacità di provocare e stimolare la riflessione. Con interpretazioni notevoli e una regia impeccabile, il film si distingue come un thriller psicologico avvincente e inquietante.