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Italia bloccata il 22 settembre: sciopero generale per Gaza, trasporti fermi e cinema chiusi

Sciopero generale 22 settembre 2025 anche per i lavoratori del cinema e dello spettacolo. Cosa sta succedendo.

Oggi, 22 settembre, l’Italia è attraversata da una delle più estese giornate di mobilitazione degli ultimi anni. Lavoratrici e lavoratori di diversi settori si sono uniti in uno sciopero generale con al centro tre parole d’ordine: stop alle relazioni con Israele, solidarietà alla Palestina e no alla corsa al riarmo.

L’iniziativa, nata dall’appello dei portuali, si è rapidamente estesa a una rete sempre più ampia di realtà sindacali, movimenti, collettivi e associazioni. A guidare la protesta è l’indignazione per quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, ma anche la crescente consapevolezza di un coinvolgimento diretto del nostro Paese, non solo sul piano politico, ma anche attraverso la cooperazione militare.

Una protesta contro la guerra e i legami con Israele

Al centro delle rivendicazioni c’è la richiesta di interrompere ogni forma di collaborazione con lo Stato di Israele, accusato dai promotori dello sciopero di condurre un’azione militare contro Gaza che ha superato ogni limite tollerabile.

In particolare, l’attenzione si concentra sul memorandum di cooperazione militare tra Italia e Israele, che vede il nostro Paese tra i principali fornitori di armamenti allo Stato ebraico. Una situazione che, secondo i promotori, implica l’Italia in modo diretto in operazioni che potrebbero configurarsi come crimini contro l’umanità.

Trasporti, logistica, scuola, fabbriche e cultura: il Paese si ferma

Lo sciopero ha coinvolto un ampio spettro di settori: trasporto pubblico, con bus e metropolitane fermi in molte città, porti bloccati, fabbriche e logistica in sciopero, scuole chiuse o a ranghi ridotti, vigili del fuoco, settori del commercio, dell’energia e lavoratori pubblici.

A dare un segnale forte anche gli studenti, con presidi e cortei organizzati in numerose città, spinti dalla volontà di schierarsi apertamente contro quella che considerano una violazione sistematica dei diritti umani in Medio Oriente.

sciopero generale 22 settembre
Sciopero generale 22 settembre (Foto: Wikimedia Commons/Jaber Jehad Badwan) – Newscinema.it

Anche il mondo del cinema chiamato alla mobilitazione

In questo clima di mobilitazione collettiva, arriva anche un appello al mondo del cinema e dello spettacolo. Autori, produttori, distributori, esercenti e lavoratori del settore sono stati invitati ad aderire allo sciopero, chiudendo le sale cinematografiche per un giorno, come gesto simbolico ma potente.

Secondo i promotori, chi opera nella cultura ha una responsabilità etica e può giocare un ruolo centrale nel dare visibilità a cause dimenticate o distorte. La chiusura delle sale, in questo senso, diventerebbe un segnale forte: un modo per dire che l’arte non resta in silenzio di fronte all’orrore.

Appuntamento nelle piazze: la solidarietà si fa collettiva

Il 22 settembre è diventato quindi un momento di mobilitazione nazionale, con manifestazioni previste in molte città. Cortei, sit-in, presìdi e flash mob stanno animando le piazze italiane, in una giornata che si preannuncia storica per l’ampiezza e la trasversalità della partecipazione.

Con lo slogan “Con la Palestina nel cuore”, i manifestanti si uniscono anche idealmente alla Global Sumud Flotilla, una mobilitazione internazionale a sostegno del popolo palestinese, che collega le proteste locali a una dimensione globale di resistenza.

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