Educazione fisica: le dinamiche tra prede e predatori | La recensione

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Una scena di Educazione fisica di Stefano Cipani
Educazione fisica: le dinamiche tra prede e predatori | La recensione
2.4 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Educazione fisica di Stefano Cipani approda sul grande schermo giovedì 16 marzo 2023. Distribuito da 01 Distribution, il film adatta il testo teatrale La palestra di Giorgio Scianna, e vanta collaborazioni prestigiose.

Se i fratelli D’Innocenzo ne firmano la sceneggiatura, a metterla in scena c’è un cast di altissimo livello. Sergio Rubini, Angela Finocchiaro, Claudio Santamaria, Raffaella ReaGiovanna Mezzogiorno sono i protagonisti della pellicola, una vera e propria piece cinematografica.

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Raffaella Rea, Sergio Rubini e Angela Finocchiaoro in una scena del film

Il regista, Stefano Cipani, torna dietro la macchina da presa, a distanza di qualche anno dal suo brillante esordio, Mio fratello insegue i dinosauri (2019). L’opera seconda si distanzia in temi e toni, non arrivando a centrare esattamente il segno, come aveva fatto in passato.

Ambientato in un’unica stanza – una palestra appunto – Educazione fisica si sviluppa in poco meno di 90 minuti, durante i quali si affrontano questioni delicate, complesse e alla portata di tutti. Le riflessioni sollevate vanno a scavare nelle coscienze, dei protagonisti come in quelle degli spettatori.

Peccato che, al di là di quanto tirato in ballo e dell’importanza di creare una simile discussione all’interno di qualsiasi comunità, la pellicola stenta a decollare. La provenienza teatrale sembra appiattire la narrazione, spingendo al contrario le interpretazioni, in un certo senso, oltre il credibile dettato dal mezzo cinematografico. Motivo per cui, in più di un’occasione, l’eccesso porta alla macchietta e all’implausibilità.

Educazione fisica | La trama

Cristian, Giordano e Arsen sono tre ragazzi diversi, che frequentano la stessa scuola. Non si vedono mai, se ne sente solo parlare e si intercettano le loro voci fuori dalla palesta nella quale si svolge un importante incontro. Qui, infatti, Franco (Claudio Santamaria), padre di Cristian, Carmen (Raffaella Rea), mamma di Giordano, Aldo (Sergio Rubini) e Rossella (Angela Finocchiaro), genitori adottivi di Arsen, sono stati convocati dalla preside (Giovanna Mezzogiorno).

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Angela Finocchiaro, Raffaella Rea, Claudio Santamaria e Sergio Rubini in Educazione fisica

Quest’ultima ha in serbo per loro una notizia alquanto disturbante: il trio di adolescenti avrebbe aggredito e violentato una compagna, ed esistono addirittura prove video. L’accaduto si sarebbe svolto nella medesima palestra in cui si trovano i genitori dei ragazzi, tutti – chi più chi meno – scettici riguardo l’autencità della faccenda. Difficile, però, controbbattere dinanzi alle terribili immagini che scorrono sul piccolo schermo del cellulare.

Ma cosa fare? Portare i propri figli dinanzi alle forze dell’ordine e farli costituire? Corrompere la giovane affinché non parli e insabbiare così il tutto? Far finta di nulla e magari cambiare istituto?

Era davvero tutto necessario?

Quanto si svolge davanti agli occhi del pubblico ha, quasi, dell’incredibile. Non tanto perché non possa presentarsi una situazione simile, anzi, sarà probabilmente (e purtroppo) molto più comune di quanto si creda. Il discorso è che si tende a insistere, in maniera smisurata, su determinate reazioni, distaccandosi da quel minimo necessario di realismo e traducendo la scena in uno spettacolo sin troppo costruito e straniante.

Chiaro quale voglia essere il messaggio finale, ma serviva davvero tutto ciò? Forse l’impianto teatrale non ha aiutato, o non è stato abbastanza compreso e assorbito, nel rendere agevole il binario da seguire. Il risultato è un mix di fastidio e noia, difficile da scrollarsi di dosso, oltre che controproducente da ogni punto di vista.