Festival
Future Film Festival 2013: il programma
“Il mondo è finito e sono rimasti solo i mostri. E noi li celebriamo” esordisce il Direttore del Future Film Festival Oscar Cosulich, a Roma per presentare insieme a Giulietta Fara la nuova edizione del festival che quest’anno compie quindici anni. Il primo e più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all’animazione, al cinema, ai videogame o ai new media, quest’anno decide di strizzare l’occhio al mondo della paura, rendendo omaggio ai mostri di ogni tipo, da quelli più spaventosi a quelli avventurosi, ma niente paura perchè il FFF continua ad essere un evento rivolto al pubblico di ogni età, dai bambini agli adulti. Dai blockbuster ai film indipendenti, fino all’horror puro il festival presenta alcune premiere di grande interesse commerciale come Le Streghe di Salem di Rob Zombie, Hansel & Gretel – Cacciatori di Streghe e l’attesissimo remake de La Casa diretto da Fede Alvarez, che sarà il film di chiusura il 17 Aprile alle 22.30. I più piccoli potranno guardare l’applauditissimo Monsters & Co. restaurato in versione 3D oltre ai numerosi cortometraggi e lungometraggi realizzati con vari tipi di animazione, dalla stop motion, alla motion graphics, fino al 3D e tante altre tecniche all’avanguardia.
Novità del 2013 è la collaborazione con BolognaFiere per ExpoPixel (www.expopixel.com), conference&exhibition dedicata al mondo del digital entertainment che si svolge in contemporanea con FFF, dal 15 al 17 aprile 2013, presso il quartiere fieristico. La fiera, creata dal Future Film Festival insieme a BolognaFiere per offrire un momento di incontro b2b ai professionisti del digital entertainment, proporrà incontri, seminari, pitch, e approfondimenti, rispondendo all’esigenza dei tanti frequentatori del festival che hanno chiesto in questi anni di creare un luogo dove chi lavora nel settore potesse avere l’occasione di incontrare altri professionisti, e conoscere nuove realtà. Bologna dunque non solo si conferma capitale italiana del cinema d’animazione e degli effetti speciali, ma anche centro di interessi e scambi professionali a livello italiano ed internazionale.
La serata d’apertura del Future Film Festival è affidata all’anteprima italiana di Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe 3D di Tommy Wirkola: un film che, come il recente Biancaneve e il cacciatore, conferma la passione di Hollywood per le riletture “action” delle grandi fiabe. Protagonisti, stavolta, due Hansel e Gretel in versione adulta e implacabile (interpretati da Jeremy Renner e Gemma Arterton), diventati infallibili cacciatori di taglie, ovviamente specializzati in streghe. A proposito di streghe – e in una città di lunga tradizione “stregonesca” come Bologna – come Evento Speciale di chiusura del FFF si vedrà in anteprima il nuovo cult-movie di Rob Zombie, Le streghe di Salem, rivisitazione moderna – protagonista un’avvenente deejay, interpretata dalla moglie del regista Sheri Moon Zombie, alle prese con un vinile “maledetto” – di un mito che ha nutrito secoli di letteratura (e decenni di cinema). Finale da brividi, poi, con il Film di chiusura, La Casa (Evil Dead, Warner Bros. Pictures Italia) di Fede Alvarez, attesissimo remake del film di Sam Raimi – qui impegnato nelle vesti di sceneggiatore e produttore – che nel 1981 cambiò le regole e il volto dell’horror. Anche stavolta, come allora, un demoniaco “libro dei morti” darà filo da torcere a un gruppo di ragazzi, in un tripudio di effetti gore che farà la gioia degli appassionati. Ancora mostri, ma di tutt’altro tipo, nel classico Monsters & Co. 3D di Pete Docter: il capolavoro Disney Pixar, uscito per la prima volta nel 2001 e subito considerato una delle vette dell’animazione contemporanea, torna in una nuova versione stereoscopica pronta a far innamorare anche i bambini di oggi.
Ma i mostri, al FFF, non si limitano ad abitare il grande schermo e sono pronti ad invadere uno dei luoghi simbolo della città, Piazza Maggiore, grazie alla mostra “Universal Classic Monsters”, che dal 2 al 17 aprile espone foto e locandine storiche: un modo per ricordare Dracula, Frankenstein, l’Uomo Lupo, la Mummia e altre inquietanti creature entrate nella storia del cinema, in collaborazione con Universal Pictures Italia. Mentre dal 6 al 18 aprile il tema, reinterpretato da giovani artisti, occuperà anche gli spazi e gli esercizi commerciali di Corte Isolani con “Mostri in Vetrina”, l’iniziativa promossa dal FFF in collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna. Il MonsterParty presso il Club Bentivoglio (ex Scuderie) – previsto per domenica 14 aprile – chiamerà a raccolta tutti gli appassionati di cinema e mostri invitandoli a vestirsi da mostri per una sfilata con premi. Dieci, e provenienti da tutto il mondo, i titoli che partecipano al CONCORSO LUNGOMETRAGGI e che si contendono il Platinum Grand Prize. A giudicarli, una giuria composta da Fulvia Caprara, giornalista de La Stampa, e dal collettivo di filmmaker Zapruder. E se l’estremo Oriente si conferma un serbatoio di autori, tecniche e storie, l’Europa quest’anno non è da meno.
Dal Giappone arrivano tre film d’animazione diversissimi per stile e contenuti: 009 Re: Cyborg di Kenji Kamiyama, spettacolare kolossal animato in 3D, tratto dal celebre manga Cyborg 009 di Shotaro Ishinomori, che può contare su un nutritissimo numero di fan anche in Italia; il toccante The Life of Budori Gusuko, diretto dal maestro dell’animazione Gisaburo Sugii, che a quasi trent’anni da Night on the Galactic Railroad torna a ispirarsi all’opera del poeta Kenji Miyazawa; e Wolf Children di Mamoru Hosoda, l’anime giapponese più importante della stagione, una fiaba moderna che, attraverso la storia di due piccoli e teneri licantropi, racconta la vita familiare con emozionante libertà creativa. La Cina propone Lee’s Adventure di Frant Gwo e Yang Li, uno dei film di fantascienza più originali dell’anno, capace come pochi altri di raccontare la generazione dei videogiochi; mentre la Corea del Sud è presente con l’originale Padak di Dae-hee Lee, cartoon a suo modo “scioccante” sulla difficile arte della sopravvivenza di un pesce destinato a diventare sushi e costretto in un acquario, che sogna di tornare libero. Il vecchio continente è ben rappresentato da opere originali e indipendenti: lo spagnolo O Apòstolo di Fernando Cortizo è la storia in stop motion di un detenuto in fuga e della caccia al tesoro che lo conduce in un villaggio su cui incombono maledizioni e presenze sinistre; il franco-belga Couleur de peau: Miel di Junge Laurent Boileau, tratto dall’omonima graphic novel dello stesso Jung, racconta la storia vera del suo autore, orfano coreano adottato da una famiglia belga, che a 42 anni decide di andare alla scoperta delle proprie radici; l’inglese A Liar’s Autobiography: The Untrue Story of Monty Python’s Graham Chapman di Bill Jones, Jeff Simpson, Ben Timlett, è un finto biopic irriverente e scorrettissimo, una sorta di reunion dei Monty Python e insieme la falsa autobiografia post-mortem di uno dei fondatori del gruppo.
Dall’America, infine, arrivano due titoli: lo statunitense Consuming Spirits di Christopher Sullivan è un fluviale capolavoro, acclamato dalla critica (A.O. Scott del New York Times è tra i suoi maggiori sostenitori), che intreccia le vite di tre personaggi in una sorta di dramma psicologico animato, frutto di 15 anni di lavoro paziente e artigianale; e Anima Buenos Aires di Marìa Verònica Ramìrez, un viaggio in quattro episodi – tra umorismo, tango ed emozione – nell’anima segreta della capitale argentina. Non meno interessanti le proposte FUORI CONCORSO, a cominciare dal giapponese Rainbow Fireflies diKonosuke Uda, un viaggio nel tempo che diventa un elegiaco racconto di formazione all’insegna della nostalgia, condotto con uno stile spigoloso lontano dagli stereotipi dell’animazione nipponica; e ancora, oltre ai sopraccitati Hansel e Gretel – Cacciatori di streghe 3D, La Casa e Le streghe di Salem: Mass Effect: Paragon Lost di Atsushi Takeuchi (USA, Canada, Giappone, Corea del Sud), esempio di sci-fi ambientata nel mondo della saga videoludica Mass Effect; Painted Skin: The Resurrection (Cina), diretto da Wuershan, artista e regista di videoclip impegnato in un potente esempio di melodramma fantastico, debitore del cinema visionario di Tsui Hark e Ching Siu-tung; Le voyage de Monsieur Crulic di Anca Damian (Romania/Polonia), apprezzato esempio di animazione applicata al cinema d’impegno civile, storia vera – e dai toni kafkiani – di uno sciopero della fame dalle estreme conseguenze; e Yugo & Lala di Yunfei Wang, fiaba per bambini in CGI che si è imposta a sorpresa come il primo film d’animazione cinese in grado di competere (non solo al botteghino) con le grandi produzioni internazionali.
Torna anche quest’anno la classica, e sempre molto apprezzata, vetrina delle FOLLIE NOTTURNE, che promette un tris di titoli imperdibili: condito da un irresistibile umorismo, tra arzilli vecchietti pronti a tutto e improbabili rapinatori a fin di bene, Cockney Vs. Zombies di Matthias Hoene è – sulla scia del connazionale L’alba dei morti dementi – il nuovo contributo inglese alla “zombie-mania” che sta contagiando il mondo del cinema e della tv; risate assicurate anche con l’incontenibile “splatter ittico”Dead Sushi di Noboru Iguchi, tripudio demenziale di pesci assassini di ogni genere, preceduto da un aperitivo “a tema” in collaborazione con ZUSHi; e il terrore viene dalle creature marine anche nel cartoon Gyo: Tokyo Fish Attack di Takayuki Hirao, l’altro titolo nipponico della sezione, con squali e calamari pronti a seminare il terrone tra gli abitanti di Tokyo. Tra gli EVENTI SPECIALI del Festival, da non perdere l’omaggio – a cura di Mario Serenellini – a Calimero: una vera icona dell’animazione made in Italy, che nel 2013 compie cinquant’anni e per l’occasione sarà festeggiato dal FFF con una ricca antologia. E ancora: l’italiano Extra 3D di Marco Pavone, ex disegnatore Disney, che in questo suo secondo lungometraggio autoprodotto offre un ambizioso racconto fantascientifico dal sapore ecologista; il tributo a Gisaburo Sugii, tra i padri fondatori dell’animazione giapponese, a cui Masato Ishioka ha dedicato il documentario Animation Maestro Gisaburo, ricco di testimonianze di alcune delle più importanti personalità del mondo degli anime, da Osamu Tezuka a Yasuo Otsuka, da Rintaro a Masao Maruyama; l’incontro con il più importante animatore italiano, Bruno Bozzetto, che presenterà il suo nuovo cortometraggio animato, Rapsodeus, ideale continuazione del suo capolavoro del 1976, Allegro, non troppo, e in anteprima assoluta il corto Vintage or Cool?; una selezione del meglio della produzione della Aardman Animations (Galline in fuga; Pirati! Briganti da strapazzo), presentato per l’occasione da uno dei giovani talenti dello storico studio inglese, Andy Spradbery, anche autore della mascotte di questa XV edizione; e l’omaggio, nel decimo anniversario della scomparsa, ad Antonio Margheriti, con la proiezione di The Outsider. Il cinema di Antonio Margheriti, diretto dal figlio Edoardo e dedicato a uno degli autori più prolifici e apprezzati (anche internazionalmente) della storia del cinema di genere italiano. Accanto al concorso lungometraggi, torna il FUTURE FILM SHORT riservato ai corti, sostenuto quest’anno, oltre che dalla Provincia di Bologna, da Rai.tv, che offrirà i premi della giuria e del pubblico e programma una selezione di cortometraggi nel suo sito web a partire da dieci giorni prima della manifestazione. Tra le perle della sezione, citiamo almeno The Simpson’s Couch Gag, di Bill Plympton, tra i più importanti animatori indipendenti di oggi, chiamato a reinterpretare secondo il suo personalissimo stile la sigla dei mitici Simpson, accanto al corto candidato agli Oscar 2013 The Longest Daycare di David Silverman, che vede protagonista assoluta Maggie Simpson.
Il FFF ha deciso quest’anno di proporre i corti suddividendoli in slot “tematici”, per tecniche: dalla stop-motion al disegno animato, dal 3D Animation a mixed media e motion graphics. Per il terzo anno, inoltre, il FFF in collaborazione con l’Università di Bologna promuove il PREMIO FRANCO LA POLLA, assegnato alla migliore tesi di laurea di argomento cinematografico degli anni 2010-2013, specificamente sui temi della fantascienza, del fantasy, dell’animazione e degli effetti visivi.
Festival
Castiglione del cinema: gli ospiti più attesi della prima edizione | Da Brignano a Paolo Genovese

Enrico Brignano – Newscinema.it
Si svolgerà dal 28 settembre all’1 ottobre 2023 la prima edizione di Castiglione del cinema, nuovo festival cinematografico sulle sponde del Lago Trasimeno. Ecco gli ospiti più attesi nel bellissimo borgo umbro.
Il panorama dei festival nazionali si amplia ulteriormente con la prima edizione, dal 28 Settembre all’1 ottobre 2023, di Castiglione del Cinema, rassegna dedicata al cinema italiano in uno dei borghi più belli d’Italia sulle sponde del Lago Trasimeno: Castiglione del Lago, in provincia di Perugia.
L’evento, diretto dal giornalista e critico Emanuele Rauco, proporrà proiezioni gratuite, incontri e momenti di confronto. Il 22 Settembre alle 10.00 sarà possibile seguire la conferenza stampa di presentazione in streaming sul canale YouTube MADROG o in presenza al Palazzo della Provincia di Perugia. Scopriamo insieme gli ospiti più attesi.
Jasmine Trinca
L’apprezzata attrice, passata per la prima volta dopo vent’anni di recitazione – aveva iniziato nel 2001 con La stanza del figlio di Nanni Moretti – dietro la macchina da presa, presenterà al pubblico il suo esordio da regista: Marcel!, presentato lo scorso anno al Festival di Cannes nelle Séances spéciales. Un’opera che già dal titolo vuole essere un omaggio al grande attore e mimo francese Marcel Marceau (1923 – 2007), lavorando sul sottilissimo confine tra favola e realtà.

L’attrice e regista Jasmine Trincia
Enrico Brignano
Il travolgente comico romano riceverà a Castiglione del cinema il “premio Vaime”, dedicato al grande giornalista e intellettuale Enrico Vaime, uomo di cultura e spettacolo tra i più brillanti d’Italia, nato a Perugia. Un riconoscimento che andrà quest’anno allo showman, altrettanto pirotecnico nei suoi spettacoli televisivi, teatrali e cinematografici. Brignano presenterà inoltre, insieme al regista Alessandro Pondi e all’attrice Monica Vallerini, il film Una commedia pericolosa, di cui è protagonista.
Paolo Ruffini
Tra gli incontri più attesi, anche quello con Paolo Ruffini, comico, attore e regista livornese, che racconterà al pubblico il suo rapporto con il cinema, innanzitutto da appassionato e cultore, attraverso i suoi film preferiti. A seguire, sarà proiettato il documentario Perdutamente, di cui Ruffini è regista: un toccante doc dedicato alle persone che quotidianamente si perdono cura dei propri cari malati di Alzheimer.

Il comico e regista Paolo Ruffini
Laura Delli Colli
Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice, nonché presidente del SNGCI (Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani) presenterà il suo libro sull’icona del cinema italiano Monica Vitti, soffermandosi però anche sul ruolo del critico cinematografico oggi e su come il cinema italiano può ritornare centrale anche presso le nuove generazioni. Il focus su Monica Vitti sarà accompagnato dalla proiezione della versione restaurata del capolavoro La ragazza con la pistola di Mario Monicelli.
Paolo Genovese
Il regista di Immaturi, Perfetti Sconosciuti e Supereroi incontrerà gli studenti per raccontare loro il mestiere di regista e di sceneggiatore, soprattutto attraverso la commedia e le sue infinite possibilità narrative.

Paolo Genovese, regista e sceneggiatore (fonte: Ansa)
Gianni Amelio
Fra gli appuntamenti principali, rimandando al sito ufficiale della manifestazione per il programma completo, segnaliamo infine il Premio alla Carriera che verrà consegnato a Gianni Amelio, di cui verrà proposto uno dei suoi film sempre attuali: Lamerica del 1994.
Festival
Castiglione del Cinema 2023: info, news e appuntamenti sulle sponde del Lago Trasimeno

Castiglione del Cinema 2023 – Fonte: Instagram – Newscinema.it
Ecco tutto quello che c’è da sapere su Castiglione del Cinema 2023, la rassegna di cui NewsCinema e MadRog saranno Media Partner ufficiali.
Castiglione del Cinema 2023, nella sua prima edizione, è già un evento molto atteso, in quanto il programma è veramente molto ricco. Vogliamo svelarvi tutto quello che c’è da sapere, in modo che non vi perdiate nulla. Dalle info, alle news agli appuntamenti imperdibili.
Il cinema italiano quest’anno ha ricevuto un grosso riscatto, in quanto non solo a Venezia 80 ha dato il meglio di sé, ma adesso anche con una nuova iniziativa, direttamente da uno dei borghi più belli d’Italia, quello di Castiglione del Lago. Ecco cosa dovete sapere.
Castiglione del Cinema 2023: news e info
Dal 28 settembre al 1° ottobre 2023, avrà luogo la prima edizione di Castiglione del Cinema, evento dedicato tutto al cinema italiano, sulle sponde del Lago Trasimeno. Dopo aver subito diversi lavori di restauro, il Nuovo Cinema Caporali, finalmente ha riaperto al pubblico dal 14 settembre e sarà la sede che ospiterà i 4 giorni dell’evento.
Saranno numerosi gli eventi che prenderanno piede a Castiglione del Lago, proiezioni di film, incontri con importanti ospiti del cinema, concerti, masterclass e Q&A con professionisti della settima arte. Il Direttore artistico della rassegna nel cuore dell’Umbria, Emanuele Rauco, già membro attivo dal 2016 della Commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia e dal 2019 socio della Rete degli Spettatori, è entusiasta di Castiglione del Cinema: “È importante che Castiglione del Lago abbia una sua manifestazione cinematografica duratura nel tempo, per continuare a far scoprire al mondo del cinema le bellezze del Trasimeno, delle sue città e dei suoi borghi…”.
Dai medesimi toni frizzanti, anche la dichiarazione di Luigi Meoni, Presidente dell’Associazione Castiglione del Cinema: “L’idea di Castiglione del Cinema nasce all’indomani della decisione presa dalla Fondazione Ente dello Spettacolo – a cui va il merito, insieme al nostro ringraziamento, di aver portato il mondo del cinema in questi luoghi, facendoli conoscere e apprezzare ai protagonisti che sono stati ospiti negli anni precedenti – di non proseguire questa esperienza a Castiglione del Lago, per cui abbiamo pensato di farla nostra…”.
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Castiglione del Cinema 2023: programma
Gli appuntamenti confermati ad oggi, ai quali si potrà assistere in maniera gratuita a Castiglione del Cinema 2023, sono i seguenti:
- Il regista Gianni Amelio, non solo riceverà il Premio alla Carriera, ma delizierà i suoi ospiti con la proiezione del suo lungometraggio, Lamerica presentato per la prima volta nel 1994;
- Laura Delli Colli, giornalista, scrittrice e presidente del SNGC, presenterà il suo libro, la cui protagonista è una tra le icone del cinema italiano per antonomasia, Monia Vitti;
- Si potrà partecipare ad una Masterclass con il regista, Paolo Genovese, già conosciuto per film quali Immaturi, Tutta Colpa di Freud e Perfetti Sconosciuti;
- Jasmine Trinca e Paolo Ruffini presenteranno i loro rispettivi film, Marcel! e Up&Down – Un film normale;
- Dal cinema di Ieri, con la proiezione del film, La Ragazza con la Pistola di Mario Monicelli, al cinema di oggi con, Per Niente al Mondo di Ciro D’Emilio;
- L’apice per quanto riguarda gli approfondimenti su argomenti sociali e culturali, lo si otterrà grazie ad un intero pomeriggio, dedicato ad una tematica molto delicata, cioè tutto quello che riguarda le carceri italiane. Relatori del mondo giuridico e accademico si confronteranno in un interessantissimo dibattito, fino ad arrivare poi alla fine dell’incontro, nel quale verrà proiettato il film, Peso Morto di Francesco Del Grosso. La trama si concerterà su uno dei casi di malagiustizia più grave d’Italia, cioè quella del caso Massaro, detenuto ingiustamente per 21 anni. Il vero sfortunato protagonista della storia, condividerà la sua esperienza con il pubblico.
Il programma potrebbe diventare molto più ricco nei prossimi giorni, per questo vi consigliamo di seguire il 22 settembre alle ore 11:30 la conferenza stampa di presentazione di Castiglione del Cinema 2023, con il programma definitivo che sarà presente in questa prima importante edizione.
Festival
Venezia 80: Enea | Il dissacrante desiderio di sentirsi vivi

ENEA-NewsCinema.it
Abbiamo visto Enea di Pietro Castellitto in anteprima a Venezia 80, di seguito la nostra recensione.
Presentato in concorso al Festival di Venezia edizione 80, il nuovo lavoro di Pietro Castellitto lo vede sia in regia che in sceneggiatura oltre che come protagonista. Nei suoi 115 minuti di durata porta in scena anche il padre Sergio Castellitto nel ruolo di suo padre e il fratello Cesare ad interpretare suo fratello.
Enea e Valentino sono due giovani amici, da sempre amanti delle feste e impegnati entrambi nello spaccio. Vittime e artefici di un mondo corrotto sono mossi da una vitalità incorruttibile, che li spinge al di là delle regole, sia morali che legali.
La droga e la malavita sono soltanto una parte però di ciò che il sottotesto racconta, una storia familiare particolare a partire dal padre bisogno di evasione, al fratello problematico fino alla madre sconfitta dall’amore. A questi si aggiunge una ragazza che in parte destabilizzerà il trascorso di Enea tra le piaghe di una quotidianità che si fa sempre più incriminata e pericolosa.

ENEA-Giorgio Quarzo Guarascio
Una vastità enorme di simboli e metafore in una società corrotta ma speranzosa, il nuovo lavoro di e con Pietro Castellitto si pone come un interessante estratto sociale dissacrante ma non disarmante. Esemplari interpretazioni che vivono di naturale spirito familiare, vista anche la scelta di Pietro di far ricoprire i ruoli di padre e fratello ai corrispettivi reali, esalta senza dubbio una nutrita ragnatela narrativa cullata su musica principalmente del passato italiano.
Enea: lo specchio di una Roma che si mangia tutto
Benedetta Porcaroli è colei che porterà la dolce sfumatura dell’amore in una vita di inganni e criminalità e lo farà in maniera spontanea, schietta e decisiva. Riflessioni sul rapporto tra droga e giovani hanno l’urgenza di essere esposte in uno scenario come quello odierno, peccato che qui spesso si scelga soltanto di suggerirle, perdendo l’occasione di approfondire qualcosa di necessario.
Una borghesia descritta tra depressione e suicidio, ha come la necessità di sfogarsi, di evadere dalla rabbia repressa tra un linguaggio colorito, immagini sprezzanti e bestemmie evitabili. Lo specchio di una Roma che si mangia tutto, una gioventù vogliosa di arrivare senza troppa fatica e famiglie benestanti nate da padri forgiati sul niente e figli cresciuti sugli allori.

Enea Pietro Castellitto
Ottima la scrittura, che seppur da un lato scricchiola nelle scene esageratamente deliranti, ironizzando su aspetti talvolta adolescenziali e riuscendo così solo in parte, dall’altro vince soprattutto da metà in poi, avvolgendo coi suoi monologhi polarizzanti e gli scambi pungenti tra i personaggi.
Tecnica pungente e riflessioni sociali
Un film sul desiderio di sentirsi vivi ha detto lo stesso Pietro in conferenza stampa, che infatti in tutta onestà riesce nell’intento, raccontando il tutto con un’estrema cura anche dell’aspetto estetico.
Location, colori, luci, un’intrigante direzione registica che Castellitto utilizza, affidandosi a riprese minuziosamente accurate, tra piani sequenza e virtuosismi esplosivi.
L’ottimo finale chiude poi in maniera quasi onirica, astratta, un discorso lungo 115 minuti senza troppe divagazioni. Asciutta, ritmata, frizzante la chiusura veicola ciò che il film ci ha voluto dire fin dall’inizio, nessuno è onnipotente, la ricerca ostinata della felicità libera è possibile ma prima o poi il destino torna a chiedere il conto. In fin dei conti le scelte che prendi decidono l’uomo che sarai.
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