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Ana de Armas scatenata in Ballerina, la nostra recensione del film

Ana De Armas è la carismatica protagonista di Ballerina, un action mozzafiato con scene di combattimento creative e un ritmo incalzante, al cinema dal 12 giugno.

3.4 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Ballerina, nelle sale dal 12 giugno, è un film d’azione che, pur muovendosi su sentieri già battuti, riesce a distinguersi grazie a un’esecuzione impeccabile e a una protagonista semplicemente magnetica.

Il vero fulcro della pellicola, diretta da Len Wiseman, è senza dubbio la carismatica e inaspettata interpretazione di Ana De Armas. L’attrice non solo padroneggia le complesse sequenze d’azione con credibilità, ma infonde nel suo personaggio una miscela irresistibile di vulnerabilità e letalità. Ogni sua espressione, ogni movimento, contribuisce a costruire una figura femminile forte e determinata, capace di tenere la scena dall’inizio alla fine.

La trama di Ballerina

Nel cuore pulsante dell’universo di John Wick, in parallelo agli eventi adrenalinici di Parabellum, emerge la figura di Eve Macarro (Ana de Armas). È qui che, con ferrea disciplina, si immerge nelle spietate tradizioni della Ruska Roma, forgiando il suo corpo e il suo spirito in un’arma letale.

Ma mentre il futuro si disegna con i contorni della vendetta, le ombre del suo passato si allungano inesorabilmente, trascinandola in una danza mortale dove ogni passo è un calcolo di sopravvivenza.

Ana De Armas Ballerina
Ana de Armas è Eve in Ballerina (Foto: Ufficio stampa/Murray Close) – Newscinema.it

Gli elementi di un action convincente

Il film brilla per il suo ritmo dinamico e incalzante. Non ci si stanca, anche se la durata poteva essere leggermente ridotta. La narrazione procede tuttavia abbastanza spedita, con un’alternanza ben calibrata tra sequenze d’azione mozzafiato e brevi, ma efficaci, momenti di respiro che servono a delineare i personaggi e le loro motivazioni.

Questa fluidità rende l’esperienza di visione estremamente godibile e coinvolgente, tenendo lo spettatore incollato allo schermo. Un plauso particolare va alle scene di combattimento, non solo creative ma anche tecnicamente impeccabili. Dimenticate le coreografie caotiche o i tagli di montaggio frenetici che spesso nascondono imperfezioni.

In Ballerina, le sequenze d’azione sono un vero spettacolo per gli occhi: coreografie pulite, innovative e brutalmente efficaci. La regia riesce a esaltare ogni mossa, trasformando i combattimenti in vere e proprie sinfonie di violenza controllata, dove ogni colpo ha il suo peso e ogni movimento la sua ragione. È evidente un grande lavoro tecnico e di preparazione che eleva il livello generale del film.

Ballerina Keanu Reeves
Ana de Armas e Keanu Reeves in Ballerina (Foto: Lionsgate) – Newscinema.it

La trama, sebbene semplice e già vista in molti action-thriller, è comunque funzionale al genere. Non cerca di reinventare la ruota, ma si concentra sull’essenziale: una vendetta personale, un percorso di riscatto, elementi classici che qui vengono gestiti con onestà e senza pretese filosofiche.

Questo permette al pubblico di immergersi immediatamente nella storia senza dover decifrare intricate sottotrame, lasciando spazio all’emozione e all’azione pura. In sintesi, Ballerina è esattamente ciò che promette di essere: un film d’azione ben fatto, godibile e che fa il suo dovere con onore.

È la dimostrazione che anche in un genere saturo, la qualità dell’esecuzione, la regia attenta e, soprattutto, una performance attoriale così potente possono fare la differenza. Se cercate un’esperienza cinematografica adrenalinica e senza pensieri, Ballerina è caldamente consigliato.

Letizia Rogolino
Letizia Rogolino
Il cinema e la scrittura sono le compagne di viaggio di cui non posso fare a meno. Quando sono in sala, si spengono le luci e il proiettore inizia a girare, sono nella mia dimensione :)! Discepola dell' indimenticabile Nora Ephron, tra i miei registi preferiti posso menzionare Steven Spielberg, Tim Burton, Ferzan Ozpetek, Quentin Tarantino, Hitchcock e Robert Zemeckis. Oltre il cinema, l'altra mia droga? Le serie tv, lo ammetto!

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