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Tech and Travel

La New York di Ghost – Fantasma, il cult anni ’90 che ha commosso chiunque

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E’ ormai risaputo che New York è la città cinematografica per eccellenza, e in essa restiamo per il nostro viaggio settimanale nei meandri dei luoghi da film più celebri di tutti i tempi. Stavolta è lecito abbandonarsi ad un po’ di sano romanticismo, innescando la macchina del tempo fino ai primissimi anni Novanta. Molly e Sam sono una coppia felice e innamorata, che viene improvvisamente minata dalla morte di lui per mano di un ladro da strada. Ma la vita ha in serbo per loro un’altra occasione del tutto imprevedibile e affascinante. Patrick Swayze e Demi Moore hanno dato vita ad una storia senza tempo, capace di commuovere intere generazioni – anche quelle più giovani – sullo sfondo di una metropoli che si è impressa nell’immaginario collettivo e difficilmente ne verrà fuori. Insieme alla simpaticissima Whoopi Goldberg che veste i panni di una medium inconsapevole, i due protagonisti potranno infine riabbracciarsi per l’ultima volta senza più rimpianti. Ghost, un cult indimenticabile che ha segnato la storia del cinema nel secolo scorso, e che ancora oggi conserva il suo fascino romantico e sognante. Di seguito, i due luoghi più emblematici della pellicola da visitare per rivivere la toccante avventura di Molly e Sam.

L’APPARTAMENTO DI SAM E MOLLY

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Sam Wheat, un banchiere, e Molly Jensen, una vasaia di talento, sono due giovani innamorati trasferitisi in un elegante loft nel quartiere di SoHo. L’appartamento al numero 102 di Prince Street, spazioso, con pavimenti in legno e alti soffitti, ha immediatamente soddisfatto i bisogni della coppia, sebbene al momento del trasloco essi fossero inconsapevoli della malavita e dei criminali operanti nella zona una volta sceso il buio. L’edificio fu utilizzato per le riprese in interno e in esterno, ed è ancora lì per essere ammirato dai fan. SoHo è un sobborgo che nel diciannovesimo secolo era popolato da fattorie, colline, ruscelli e persino una palude al suo confine meridionale, con dimore in stile federale e neoclassico. Dalla metà dell’Ottocento tutto questo venne rimpiazzato da strutture più solide e edilizia in muratura. Era un distretto ricco di vita e shopping, e persino sede di diversi bordelli. In seguito, nel momento in cui il centro cittadino continuò a spostarsi più in alto, la qualità della vita nell’area risultò in declino, fino ad essere conosciuta come i Cento Acri dell’Inferno, una desolata zona industriale, piena di fabbriche di giorno, ma vuota di notte. Nel Novecento, gli artisti cominciarono a spostarsi in larghi spazi in cui potevano sia vivere che lavorare, ovvero nei cosiddetti attici. Nel 1968 artisti e attivisti crearono un’organizzazione per legalizzare la vita in una zona manifatturiera. Tentando di identificare il loro gruppo in termini geografici, consultarono un piano cittadino che descrisse l’area come Sud di Houston, ridotto poi nel “nickname” SoHo. L’associazione del quartiere con le arti si è espansa durante gli anni, e la zona è diventata una celebre destinazione per lo shopping. E’ dunque un esempio archetipico della rigenerazione di un interno metropolitano, corredata da sviluppi in campo socio-economico, politico, culturale e architettonico.

MEZZOGIORNO RESTAURANT

mezzogiorno restaurant

Al 195 Spring Street, nel medesimo quartiere, si trova il Mezzogiorno: no, l’italiano non è casuale. E’ questa la location in cui la medium Oda Mae Brown deve convincere Molly della presenza di Sam lì accanto a loro. Setting dunque di una delle scene più emblematiche del film è un locale nei pressi della fermata della metro. Piuttosto nuovo al momento delle riprese – ha infatti aperto i battenti nel 1987 – Mezzogiorno ancora oggi serve autentiche prelibatezze fiorentine alla moltitudine di artisti che affolla il centro cittadino. Le pareti sono oggi decorate con scatole che contengono quadri, oggetti e collage commissionati da centinaia di artisti differenti, aventi come tema le assolate “giornate estive”.

DA NON PERDERE

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La Grande Mela nasconde dei tesori che si possono ammirare un po’ ovunque nella metropoli. Lasciatevi conquistare dal panorama urbano che vede protagoniste le stazioni dell’underground newyorchese, apparse anche nella pellicola in questione. La fermata è obbligatoria in quel di Manhattan, prima sulla Broad Street e Wall Street, passando per Franklin Street e West Broadway, per poi proseguire dritti fino alla 7th Avenue South e Christopher Street, alla scoperta del quartiere più in della città. E non può mancare un salto sulla Myrtle Avenue, stavolta nel borough di Brooklyn, per una visita all’omonima stazione.

CONSIGLI SOGGIORNO

Hampton Inn Manhattan-SoHo: nel cuore di SoHo, un albergo accogliente e in ottima posizione per una visita completa del quartiere più esclusivo della città, fornito di camere isolate dai rumori tipici del panorama urbano pur trovandosi a soli due passi da Times Square;

The Bowery House: comodo B&B, non lontano da Little Italy, dotato di tutti i comfort pur offrendo camere non propriamente spaziose (le cosiddette cabins), e dall’atmosfera calda e particolare grazie all’arredamento sicuramente fuori dagli schemi;

Crosby Street Hotel: tra la Prince e la Spring, a pochissima distanza dai luoghi cinematografici di questa settimana, ideale per rivivere le atmosfere 90s del film;

Hotel St. James: posizione ideale e pulizia estrema in quest’hotel al centro di Manhattan, in un ottimo rapporto qualità/prezzo che non vi lascerà insoddisfatti.

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Dormire nei luoghi di The Conjuring | Tutte le info per provare il campeggio infestato

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La casa di The Conjuring – Newscinema.it

Se sei un fan della saga The Conjuring non puoi perdere l’occasione di fare campeggio nei luoghi originali dei film horror di James Wan.

In termini di horror moderno forse non c’è stato un franchise di maggior successo di The Conjuring. La serie, basata sui fascicoli della vita reale degli investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, ha generato finora otto film e nel complesso ha incassato oltre 2 miliardi di dollari al botteghino globale.

Tuttavia, se non puoi aspettare il prossimo capitolo al cinema per avere un’esperienza diretta con una presenza, puoi accamparti nella casa originale dei coniugi della saga per trascorrere un po’ di tempo macabro con la famiglia o amici. A partire da $ 300 a notte puoi accamparti nella famigerata casa situata fuori Burrillville, nel Rhode Island, che ha ispirato l’inizio di questo successo horror nel 2013.

Il camping infestato

Gli attuali proprietari hanno allestito otto campeggi nei terreni infestati e gli ospiti devono portare solo la loro attrezzatura per le indagini paranormali. Questa esperienza di campeggio ti dà accesso solo ai terreni, non alla casa vera e propria. Tuttavia, ci sono tour ed esperienze separati che puoi anche prenotare durante il tuo viaggio per adattarli. Detto questo, se rimani all’aria aperta, nessuno ti biasimerebbe perché i terreni sono infestati tanto quanto la raccapricciante casa del New England.

The Conjuring – Newscinema.it

Pur non assomigliando per niente alla sua controparte cinematografica, la location è altrettanto spaventosa se non più spaventosa con la casa che appare in popolari spettacoli paranormali come Ghost Adventures e Buzzfeed Unsolved. Ci sono state innumerevoli affermazioni sul paranormale sia sul terreno che sulla casa stessa.

L’eredità di The Conjuring

Mentre molte famiglie hanno provato a vivere lì nel corso degli anni, inclusa la famiglia Perron del primo film di The Conjuring, da allora è diventato un punto di riferimento per gli investigatori del paranormale per mettere alla prova le loro abilità e i loro nervi. Ci sono molte storie horror e presunti demoni collegati alla proprietà, quindi sei stato avvertito.

Mentre i film sono molto vagamente basati sui casi dei Warren, cosa più importante, la serie ha riportato con successo l’horror soprannaturale della casa stregata al mainstream. Che si tratti del caso Enfield di The Conjuring 2 o The Devil Made Me Do It del terzo film o delle disavventure di Annabelle, gli spettatori non ne hanno mai abbastanza dell’universo in continua espansione.

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Dall’alluvione in Emilia Romagna a Cannes 2023: il nostro viaggio impossibile on the road (VIDEO)

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alluvione Emilia Romagna

Dall’alluvione in Emilia Romagna a Cannes – Newscinema.it

Siamo partiti da Ravenna in macchina per raggiungere il Festival di Cannes 2023 e in questo vlog vi portiamo con noi in questa avventura.

Il 19 Maggio 2023 l’Emilia Romagna era nel pieno dell’alluvione e noi dovevamo partire da Ravenna per raggiungere il Festival di Cannes 2023. Ci siamo chiesti per giorni cosa fare perchè molte strade erano chiuse e noi avevamo programmato il viaggio in macchina che, in condizioni normali, si fa in circa sei ore e mezza.

Abbiamo deciso di tentare la sorte e provare in nome della passione per il cinema e per non perdere alcuni giorni di festival tra film, incontri con star e tanto altro. Così siamo partiti in tarda mattinata da Ravenna, cercando di raggiungere l’autostrada. E non è stato facile, come potete vedere dal vlog qui sotto.

Da un cinema trasformato in centro di acc0glienza a Cannes 2023

Siamo partiti in macchina la mattina del 19 Maggio 2023 per arrivare intorno a mezzanotte sulla Croisette dove poi siamo rimasti alcuni giorni per seguire il celebre Festival dedicato al cinema da ormai 76 anni. Il nostro viaggio è iniziato dal Cinema City di Ravenna, trasformato per l’emergenza alluvione in un centro di accoglienza per le persone evacuate e sfollate dai vari piccoli centri intorno alla città.

Un luogo che di solito regala emozioni ed è un rifugio dalla triste e stressante realtà quotidiana, questa volta è diventato un rifugio pratico e confortevole per coloro che avevano bisogno di un posto asciutto e sicuro dove poter sopravvivere e rimettere insieme i pezzi. Da lì abbiamo proseguito finendo in strade completamente sommerse, facendo marcia indietro più volte e provando altre vie per poter andare avanti.

Un viaggio infinito

Un’avventura ricca di imprevisti, pause forzate, traffico, pioggia ininterrotta…alla fine ce l’abbiamo fatta e sul canale YouTube MADROG CINEMA, come sui nostri profili Instagram e TikTok trovate varie foto e video della nostra esperienza a Cannes 76 tra impressioni sui film, incontri con star di Hollywood e tanto altro.

Se ti piacciono i video che trovi sul canale non dimenticare di iscriverti e attivare la campanella così sarai avvisato ogni volta che aggiungeremo un nuovo contenuto. Questo viaggio alla fine è andato bene, ma al posto delle sei ore e mezza previste normalmente per questo tratto ci abbiamo impiegato circa 12 ore. Però per il cinema questo e altro!

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Galactic Starcruiser Hotel chiude per sempre: cosa è successo?

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Galactic Starcruiser Hotel

Stanza del Galactic Starcruiser Hotel – Fonte: Travel + Leisure – NewsCinema.it

A pochi mesi dall’apertura dell’hotel Star Wars: Galactic Starcruiser, la Disney ha deciso di chiudere i battenti per sempre.

Un duro colpo è arrivato a tutti i fan della storica saga di Guerre Stellari. Chi non ha mai avuto il desiderio, almeno una volta nella vita, di vedere dal vivo le location mostrate nei film? Purtroppo, dopo soli 18 mesi dalla apertura del primo hotel a tema Star Wars a Orlando, in Florida, la Disney ha confermato di voler chiudere la struttura al pubblico. Continuate a leggere per scoprire quali sono le motivazioni che si celano dietro a questa decisione.

A confermare questa notizia, un portavoce della Disney il quale ha dichiarato. “Star Wars: Galactic Starcruiser è uno dei nostri progetti più creativi di sempre ed è stato elogiato dai nostri ospiti e riconosciuto per aver stabilito un nuovo standard per l’innovazione e l’intrattenimento coinvolgente”. Ha continuato dicendo: “Questa esperienza premium ci ha dato l’opportunità di provare cose nuove su una scala più piccola di 100 stanze, e prenderemo ciò che abbiamo imparato per creare esperienze future che possano raggiungere più dei nostri ospiti e fan”.

I costi da capogiro Galactic Starcruiser Hotel

Sicuramente il primo punto a sfavore di questo hotel risiede nei costi. A quanto pare, le persone che avrebbero voluto soggiornare nell’albergo stellare, avrebbero dovuto sborsare qualcosa come $ 5.000 per un soggiorno minimo di due notti per due persone. Il concept originario degli ideatori era quello di offrire agli ospiti un’ esperienza interattiva che incorpora elementi di intrattenimento fisico, digitale e dal vivo.

Per tutti i villeggianti, lo spirito dei creatori era quello di coinvolgerli in un’avventura nel mondo reale aiutati da diversi attori che avrebbero ricoperto dei ruoli ben precisi all’interno del soggiorno, per eseguire delle missioni prestabilite. Onestamente, per quanto l’idea potesse essere innovativa e condivisibile, tale esperienza non può di certo considerarsi adatta a tutte le tasche.

Galactic Starcruiser Hotel

Una delle camere del Galactic Starcruiser Hotel – Fonte: Travel + Leisure – NewsCinema.it

Le lamentele degli ospiti

Nonostante le premesse iniziali e il grande dispendio economico da parte della Disney per realizzarlo, le recensioni scritte da parte degli ospiti sono state per lo più delle lamentele ricorrenti. Le stanze piccole e prive di finestre dell’hotel (pensate per imitare la sensazione di un’astronave), la dipendenza da telefoni e tecnologia (a ogni ospite è stato prestato un iPhone precaricato con diverse missioni per la durata del soggiorno) e la mancanza di servizi, come una palestra o una piscina, sono stati i servizi maggiormente criticati.

Nei forum e nei blog Disney non sono mancate le voci inerenti al basso tasso di occupazione dell’hotel – nonostante offrisse solo 100 camere – con tanto di blog che sponsorizzavano un taglio importante ai prezzi di listino, per poter aumentare il numero dei clienti. Un’ultima spiaggia che non ha visto un riscontro concreto e che per tanto, ha reso inevitabile la chiusura dell’hotel, lo scorso 30 settembre. Visto che la struttura non accetta più prenotazioni, le – poche – persone che avevano prenotato nei mesi successivi, saranno rimborsate o smistate in altri alberghi a tema Disney.

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