Festival
FFF18: Makinarium, la magia del cinema tra arte e tecnologia
La seconda giornata del Future Film Festival ha ospitato Tommaso Ragnisco e Leonardo Cruciano, le menti creative dietro Makinarium, la società romana specializzata in effetti speciali integrati fisici e visivi, responsabile della spettacolarità dei paesaggi e delle creature fantasy de Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone. Reduci dai David di Donatello 2016 dove hanno vinto per Migliori Effetti Digitali e Miglior Trucco, i due artisti dell’immagine hanno incontrato il pubblico del festival bolognese raccontando le origini del loro lavoro e di come avviene la magia sul grande schermo grazie alla tecnica unita ad una forte passione che li accompagna da molti anni. “Inizialmente ero un freelance e poi ho aperto un laboratorio di effetti speciali solo fisici. Da tuttofare ho avuto l’occasione di crescere ma sentivo l’esigenza di un’autorialità degli effetti. Così ho riunito i collaboratori soprattutto per il lavoro in post produzione, richiamando amici impegnati all’estero in altre produzioni come Prometheus e Star Wars. Ma tra noi ci sono pochi stranieri e moltissimi italiani” ha detto Cruciano, definendo Makinarium una sorta di factory in cui i vari professionisti del settore cercano insieme di raggiungere l’equilibrio tra arte e tecnologia.
Il Racconto dei Racconti ha conquistato pubblico e critica soprattutto per la sua estetica e la cura del dettaglio nella realizzazione dei numerosi personaggi surreali ed eccentrici, come le due sorelle dall’aspetto anziano e trasandato, il temibile orco di giganti proporzioni o la pulce allevata fin da piccola dal Re nel suo castello. Il lavoro di Makinarium è stato fondamentale per rendere il film unico e patrimonio culturale presso il MOMA di New York a pochissimi giorni dall’uscita nelle sale. E nello stesso tempo ha permesso a questo team creativo di brevettare un primo sistema di effetti speciali integrati, per cui questa organizzazione si distingue nel panorama internazionale. “Noi cerchiamo di intercettare un cinema d’autore visionario (come Michel Gondry e altri artisti simili che in Italia ancora non c’erano). Per Il Racconto dei Racconti siamo partiti da zero e rispetto a produzioni come Ben Hur o Zoolander 2 che destano interesse ma ne curiamo solo una parte insieme ad altre società, per questo ci siamo impegnati completamente” ha aggiunto Cruciano. Sul grande schermo a disposizione del Cinema Lumiere di Bologna scorrevano immagini e video dai backstage de Il Racconto dei Racconti, mentre Ragnisco e Cruciano spiegavano i passaggi più importanti e difficili della realizzazione degli effetti speciali del film: dall’invecchiamento di un attore alla trasformazione di Guillaume Delauney in orco, piuttosto che l’evoluzione della pulce da piccole a grandi proporzioni, o la creazione di oggetti di scena necessariamente edibili come il cuore su cui si avventata Salma Hayek per una elle scene più memorabili di forte impatto visivo. Gli effetti di Makinarium sono spesso pittorici e materici, e si avvicinano più allo stile della Weta di Peter Jackson, mantenendo un loro carattere ed un’originalità che non cede troppo al digitale, ma si alimenta di professionalità e competenza, perseguendo la ferma convinzione che “il digitale toglie molta della magia del cinema”. “I film degli eroi Marvel o Transformers mi sembrano sempre troppo immateriali e veloci…io vorrei il tempo di fermarmi per apprezzare l’immagine” ha aggiunto Tommaso Ragnisco.
“Per Matteo (Garrone) era importante che un attore non recitasse solo con persone vestite in verde o con uno schermo verde. Quindi per esempio Toby Jones ha giocato con una pulce che portava un carrettino reale. Realizzando un carrettino digitale non ci sarebbe stata la stessa interazione tra l’attore e la pulce, quindi abbiamo usato dei magneti e l’effetto è stato di maggiore realismo” ha spiegato Cruciano, sottolineando comunque l’importanza del rapporto con il regista che deve confrontarsi con loro per trovare insieme una soluzione o un’idea che funzioni. “L’artista esplora la tela cercando l’imprevisto come noi cerchiamo al cinema qualcosa che ci sorprenda, che non abbiamo mai visto prima (treno dei Lumiere che esce dallo schermo)”. La forza di Makinarium è quindi nella collaborazione che inizia da un brainstorming per definire l’approccio ad un determinato progetto, con la condivisione di sapere ed immaginazione. “La creatività è scambio e relazione” unita all’esigenza di un bagaglio culturale. Attualmente stanno lavorando all’horror fantasy gotico prodotto da Rai Cinema e hanno terminato il nuovo film di Edoardo De Angelis con delle gemelle siamesi come protagoniste, di cui ancora non si hanno molte informazioni. Tuttavia in un periodo in cui il cinema italiano si sta finalmente rinnovando, attirando l’attenzione del resto del mondo con Lo Chiamavano Jeeg Robot o Veloce come il Vento, siamo fortunati a poter contare su professionisti dell’immagine che mantengono un’umiltà per proporre un lavoro made in Italy di ottima qualità.
Foto: Makinarium.it
Festival
Castiglione del cinema: gli ospiti più attesi della prima edizione | Da Brignano a Paolo Genovese

Enrico Brignano – Newscinema.it
Si svolgerà dal 28 settembre all’1 ottobre 2023 la prima edizione di Castiglione del cinema, nuovo festival cinematografico sulle sponde del Lago Trasimeno. Ecco gli ospiti più attesi nel bellissimo borgo umbro.
Il panorama dei festival nazionali si amplia ulteriormente con la prima edizione, dal 28 Settembre all’1 ottobre 2023, di Castiglione del Cinema, rassegna dedicata al cinema italiano in uno dei borghi più belli d’Italia sulle sponde del Lago Trasimeno: Castiglione del Lago, in provincia di Perugia.
L’evento, diretto dal giornalista e critico Emanuele Rauco, proporrà proiezioni gratuite, incontri e momenti di confronto. Il 22 Settembre alle 10.00 sarà possibile seguire la conferenza stampa di presentazione in streaming sul canale YouTube MADROG o in presenza al Palazzo della Provincia di Perugia. Scopriamo insieme gli ospiti più attesi.
Jasmine Trinca
L’apprezzata attrice, passata per la prima volta dopo vent’anni di recitazione – aveva iniziato nel 2001 con La stanza del figlio di Nanni Moretti – dietro la macchina da presa, presenterà al pubblico il suo esordio da regista: Marcel!, presentato lo scorso anno al Festival di Cannes nelle Séances spéciales. Un’opera che già dal titolo vuole essere un omaggio al grande attore e mimo francese Marcel Marceau (1923 – 2007), lavorando sul sottilissimo confine tra favola e realtà.

L’attrice e regista Jasmine Trincia
Enrico Brignano
Il travolgente comico romano riceverà a Castiglione del cinema il “premio Vaime”, dedicato al grande giornalista e intellettuale Enrico Vaime, uomo di cultura e spettacolo tra i più brillanti d’Italia, nato a Perugia. Un riconoscimento che andrà quest’anno allo showman, altrettanto pirotecnico nei suoi spettacoli televisivi, teatrali e cinematografici. Brignano presenterà inoltre, insieme al regista Alessandro Pondi e all’attrice Monica Vallerini, il film Una commedia pericolosa, di cui è protagonista.
Paolo Ruffini
Tra gli incontri più attesi, anche quello con Paolo Ruffini, comico, attore e regista livornese, che racconterà al pubblico il suo rapporto con il cinema, innanzitutto da appassionato e cultore, attraverso i suoi film preferiti. A seguire, sarà proiettato il documentario Perdutamente, di cui Ruffini è regista: un toccante doc dedicato alle persone che quotidianamente si perdono cura dei propri cari malati di Alzheimer.

Il comico e regista Paolo Ruffini
Laura Delli Colli
Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice, nonché presidente del SNGCI (Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani) presenterà il suo libro sull’icona del cinema italiano Monica Vitti, soffermandosi però anche sul ruolo del critico cinematografico oggi e su come il cinema italiano può ritornare centrale anche presso le nuove generazioni. Il focus su Monica Vitti sarà accompagnato dalla proiezione della versione restaurata del capolavoro La ragazza con la pistola di Mario Monicelli.
Paolo Genovese
Il regista di Immaturi, Perfetti Sconosciuti e Supereroi incontrerà gli studenti per raccontare loro il mestiere di regista e di sceneggiatore, soprattutto attraverso la commedia e le sue infinite possibilità narrative.

Paolo Genovese, regista e sceneggiatore (fonte: Ansa)
Gianni Amelio
Fra gli appuntamenti principali, rimandando al sito ufficiale della manifestazione per il programma completo, segnaliamo infine il Premio alla Carriera che verrà consegnato a Gianni Amelio, di cui verrà proposto uno dei suoi film sempre attuali: Lamerica del 1994.
Festival
Castiglione del Cinema 2023: info, news e appuntamenti sulle sponde del Lago Trasimeno

Castiglione del Cinema 2023 – Fonte: Instagram – Newscinema.it
Ecco tutto quello che c’è da sapere su Castiglione del Cinema 2023, la rassegna di cui NewsCinema e MadRog saranno Media Partner ufficiali.
Castiglione del Cinema 2023, nella sua prima edizione, è già un evento molto atteso, in quanto il programma è veramente molto ricco. Vogliamo svelarvi tutto quello che c’è da sapere, in modo che non vi perdiate nulla. Dalle info, alle news agli appuntamenti imperdibili.
Il cinema italiano quest’anno ha ricevuto un grosso riscatto, in quanto non solo a Venezia 80 ha dato il meglio di sé, ma adesso anche con una nuova iniziativa, direttamente da uno dei borghi più belli d’Italia, quello di Castiglione del Lago. Ecco cosa dovete sapere.
Castiglione del Cinema 2023: news e info
Dal 28 settembre al 1° ottobre 2023, avrà luogo la prima edizione di Castiglione del Cinema, evento dedicato tutto al cinema italiano, sulle sponde del Lago Trasimeno. Dopo aver subito diversi lavori di restauro, il Nuovo Cinema Caporali, finalmente ha riaperto al pubblico dal 14 settembre e sarà la sede che ospiterà i 4 giorni dell’evento.
Saranno numerosi gli eventi che prenderanno piede a Castiglione del Lago, proiezioni di film, incontri con importanti ospiti del cinema, concerti, masterclass e Q&A con professionisti della settima arte. Il Direttore artistico della rassegna nel cuore dell’Umbria, Emanuele Rauco, già membro attivo dal 2016 della Commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia e dal 2019 socio della Rete degli Spettatori, è entusiasta di Castiglione del Cinema: “È importante che Castiglione del Lago abbia una sua manifestazione cinematografica duratura nel tempo, per continuare a far scoprire al mondo del cinema le bellezze del Trasimeno, delle sue città e dei suoi borghi…”.
Dai medesimi toni frizzanti, anche la dichiarazione di Luigi Meoni, Presidente dell’Associazione Castiglione del Cinema: “L’idea di Castiglione del Cinema nasce all’indomani della decisione presa dalla Fondazione Ente dello Spettacolo – a cui va il merito, insieme al nostro ringraziamento, di aver portato il mondo del cinema in questi luoghi, facendoli conoscere e apprezzare ai protagonisti che sono stati ospiti negli anni precedenti – di non proseguire questa esperienza a Castiglione del Lago, per cui abbiamo pensato di farla nostra…”.
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Castiglione del Cinema 2023: programma
Gli appuntamenti confermati ad oggi, ai quali si potrà assistere in maniera gratuita a Castiglione del Cinema 2023, sono i seguenti:
- Il regista Gianni Amelio, non solo riceverà il Premio alla Carriera, ma delizierà i suoi ospiti con la proiezione del suo lungometraggio, Lamerica presentato per la prima volta nel 1994;
- Laura Delli Colli, giornalista, scrittrice e presidente del SNGC, presenterà il suo libro, la cui protagonista è una tra le icone del cinema italiano per antonomasia, Monia Vitti;
- Si potrà partecipare ad una Masterclass con il regista, Paolo Genovese, già conosciuto per film quali Immaturi, Tutta Colpa di Freud e Perfetti Sconosciuti;
- Jasmine Trinca e Paolo Ruffini presenteranno i loro rispettivi film, Marcel! e Up&Down – Un film normale;
- Dal cinema di Ieri, con la proiezione del film, La Ragazza con la Pistola di Mario Monicelli, al cinema di oggi con, Per Niente al Mondo di Ciro D’Emilio;
- L’apice per quanto riguarda gli approfondimenti su argomenti sociali e culturali, lo si otterrà grazie ad un intero pomeriggio, dedicato ad una tematica molto delicata, cioè tutto quello che riguarda le carceri italiane. Relatori del mondo giuridico e accademico si confronteranno in un interessantissimo dibattito, fino ad arrivare poi alla fine dell’incontro, nel quale verrà proiettato il film, Peso Morto di Francesco Del Grosso. La trama si concerterà su uno dei casi di malagiustizia più grave d’Italia, cioè quella del caso Massaro, detenuto ingiustamente per 21 anni. Il vero sfortunato protagonista della storia, condividerà la sua esperienza con il pubblico.
Il programma potrebbe diventare molto più ricco nei prossimi giorni, per questo vi consigliamo di seguire il 22 settembre alle ore 11:30 la conferenza stampa di presentazione di Castiglione del Cinema 2023, con il programma definitivo che sarà presente in questa prima importante edizione.
Festival
Venezia 80: Enea | Il dissacrante desiderio di sentirsi vivi

ENEA-NewsCinema.it
Abbiamo visto Enea di Pietro Castellitto in anteprima a Venezia 80, di seguito la nostra recensione.
Presentato in concorso al Festival di Venezia edizione 80, il nuovo lavoro di Pietro Castellitto lo vede sia in regia che in sceneggiatura oltre che come protagonista. Nei suoi 115 minuti di durata porta in scena anche il padre Sergio Castellitto nel ruolo di suo padre e il fratello Cesare ad interpretare suo fratello.
Enea e Valentino sono due giovani amici, da sempre amanti delle feste e impegnati entrambi nello spaccio. Vittime e artefici di un mondo corrotto sono mossi da una vitalità incorruttibile, che li spinge al di là delle regole, sia morali che legali.
La droga e la malavita sono soltanto una parte però di ciò che il sottotesto racconta, una storia familiare particolare a partire dal padre bisogno di evasione, al fratello problematico fino alla madre sconfitta dall’amore. A questi si aggiunge una ragazza che in parte destabilizzerà il trascorso di Enea tra le piaghe di una quotidianità che si fa sempre più incriminata e pericolosa.

ENEA-Giorgio Quarzo Guarascio
Una vastità enorme di simboli e metafore in una società corrotta ma speranzosa, il nuovo lavoro di e con Pietro Castellitto si pone come un interessante estratto sociale dissacrante ma non disarmante. Esemplari interpretazioni che vivono di naturale spirito familiare, vista anche la scelta di Pietro di far ricoprire i ruoli di padre e fratello ai corrispettivi reali, esalta senza dubbio una nutrita ragnatela narrativa cullata su musica principalmente del passato italiano.
Enea: lo specchio di una Roma che si mangia tutto
Benedetta Porcaroli è colei che porterà la dolce sfumatura dell’amore in una vita di inganni e criminalità e lo farà in maniera spontanea, schietta e decisiva. Riflessioni sul rapporto tra droga e giovani hanno l’urgenza di essere esposte in uno scenario come quello odierno, peccato che qui spesso si scelga soltanto di suggerirle, perdendo l’occasione di approfondire qualcosa di necessario.
Una borghesia descritta tra depressione e suicidio, ha come la necessità di sfogarsi, di evadere dalla rabbia repressa tra un linguaggio colorito, immagini sprezzanti e bestemmie evitabili. Lo specchio di una Roma che si mangia tutto, una gioventù vogliosa di arrivare senza troppa fatica e famiglie benestanti nate da padri forgiati sul niente e figli cresciuti sugli allori.

Enea Pietro Castellitto
Ottima la scrittura, che seppur da un lato scricchiola nelle scene esageratamente deliranti, ironizzando su aspetti talvolta adolescenziali e riuscendo così solo in parte, dall’altro vince soprattutto da metà in poi, avvolgendo coi suoi monologhi polarizzanti e gli scambi pungenti tra i personaggi.
Tecnica pungente e riflessioni sociali
Un film sul desiderio di sentirsi vivi ha detto lo stesso Pietro in conferenza stampa, che infatti in tutta onestà riesce nell’intento, raccontando il tutto con un’estrema cura anche dell’aspetto estetico.
Location, colori, luci, un’intrigante direzione registica che Castellitto utilizza, affidandosi a riprese minuziosamente accurate, tra piani sequenza e virtuosismi esplosivi.
L’ottimo finale chiude poi in maniera quasi onirica, astratta, un discorso lungo 115 minuti senza troppe divagazioni. Asciutta, ritmata, frizzante la chiusura veicola ciò che il film ci ha voluto dire fin dall’inizio, nessuno è onnipotente, la ricerca ostinata della felicità libera è possibile ma prima o poi il destino torna a chiedere il conto. In fin dei conti le scelte che prendi decidono l’uomo che sarai.
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