News
Movie Score, Homecoming: il film Netflix di Beyoncé è un trattato sulla tenacia
Homecoming, il nuovo film Netflix scritto e diretto da Beyoncé Knowles e Ed Burke non è un “film musicale”, nel senso che non racconta in forma romanzata le vicende di un artista, né tantomeno un “film concerto”, che si limita a riproporre i momenti migliori dell’ormai celebre set al Coachella 2018 (rinominato, dopo la straordinaria performance, Beychella) della cantante di Houston, ma ne mostra addirittura la preparazione, l’allestimento, l’origine concettuale. Homecoming infatti si pone come un manifesto artistico nel quale Beyoncémette in scena tutto ciò in cui crede, le cose che l’hanno motivata e che l’hanno convinta a proseguire in una carriera ormai pluriventennale. Eppure il film Netflix, proprio come un moderno film sulla musica e sui musicisti, come Whiplash o La La Land, è soprattutto un film sulla tenacia e sulla dedizione. Sulla necessità di dare il massimo per raggiungere i propri obiettivi, definendo un modo di vivere che si basa prima di tutto sul sacrificio e sull’abnegazione.
Beyoncé si concede allo spettatore parlando francamente di quella tortuosa strada verso il Coachella e della sua gravidanza che nel 2017 la costrinse a rimandare la tanto attesa performance. La ben nota riservatezza della cantante, che nel corso della sua carriera ha sempre centellinato le interviste e le apparizioni pubbliche, rifiutando anche la legge dell’onnipresenza sui social network, in Homecoming sembra aprire uno squarcio per permettere al mezzo cinematografico di compiere una indagine sulla sua intimità e sul suo corpo, nonché sulle modificazioni di cui questo è stato oggetto in seguito al parto gemellare. Già “The Boss” in Springsteen on Broadway (altro prodotto targato Netflix) aveva dimostrato di possedere la capacità dei più grandi narratori, quella di narrare ogni volta la stessa storia, la propria, ma in maniera tale da renderla universale, facendo in modo che tutti quelli che sognano in quella direzione possano rivedersi e riconoscersi. Perciò Homecoming è così importante, perché è in grado di rendere Beyoncé, da sempre un esempio di sicurezza e auto-determinazione nell’immaginario collettivo, una “idea” nella quale credere.
La musica di Homecoming
Beyoncé è da sempre una “classicista”, un’artista che crede fortemente nel rigore delle proprie composizioni, nel fatto che debbano avere una struttura riconoscibile e meticolosa, fatta di cori, ponti, cambi di tonalità. Le sue canzoni “uptempo” come Crazy in Love, Countdown e Love on Top, ad esempio, sono alcuni dei più fantasiosi e brillanti esempi di r&b degli ultimi vent’anni, eppure Beyoncé è innanzitutto una cantante. Alcuni brani di Homecoming mettono in risalto la sua incredibile estensione vocale: la flessibilità di cantare nelle tonalità più alte, la capacità di adattarsi alla musicalità “bassa” delle ballate (come in I Care).
Donne di colore, vere e proprie pioniere del rock’n’roll come Memphis Minnie, Suor Rosetta Tharpe ed Etta James, o ancora regine della “rhythmic music” moderna come Janet Jackson e Missy Elliott, non hanno forse ricevuto il giusto riconoscimento nel corso degli anni per le loro innovazioni. Beyoncé è stata invece la prima donna di colore “headliner” ai festival più importanti, dimostrando di comprendere la responsabilità di quel “ruolo” e lottando per rimanere a lungo in quello spazio che aveva conquistato (per lei, ma soprattutto per le sue colleghe). A distanza di pochi mesi l’una dall’altra, entrambe le sorelle Knowles (Beyoncé e Solange) hanno realizzato progetti che hanno ripensato il concetto di “casa” come utopia sociale e di genere, radicata nel passato ma finalmente pienamente consapevole di se stessa. Homecoming è quindi un meraviglioso tuffo in quella “great pool of black genius” da cui Beyoncé ha pescato a piene mani, mettendo a frutto ciò che è stato fatto nel tempo dai suoi predecessori, dai suoi contemporanei e da lei. Avendo la capacità di portare il pubblico a sé e mai cedendo alla tentazione di tendere furbamente verso il pubblico.
News
X-Files: una nuova serie in arrivo | Ryan Coogler a bordo del progetto

X-Files nuova serie – Newscinema.it (Foto: Ansa)
C’è una nuova versione di X-Files all’orizzonte e sarebbe firmata da Ryan Coogler.
“Ho appena parlato con un giovane, Ryan Coogler, che sta per rimettere in piedi X-Files con un cast diverso. Avrà il suo bel da fare” ha rivelato Chris Carter nel podcast della CBC On the Coast con Gloria Macarenko. 20th Television ha rifiutato di commentare la notizia al momento, ma Deadline ha contattato i rappresentanti di Coogler.
Il banner di produzione di Coogler, Proximity Media, ha un accordo esclusivo di cinque anni con Disney Television, che Deadline ha riportato in esclusiva nel 2021. Immaginare X-Files senza David Duchovny e Gillian Anderson è sicuramente strano e i fan avranno da ridire, ma magari gli attori faranno un’apparizione in qualche modo nella nuova serie spin-off.
X-Files: la serie originale
X-Files è stato presentato per la prima volta nel 1993 con David Duchovny e Gillian Anderson nei panni rispettivamente degli agenti speciali dell’FBI Mulder e Scully. Per 11 stagioni, il duo ha indagato su casi che coinvolgono il paranormale. Carter ha detto che la serie sarebbe totalmente diverso oggi come oggi, “siamo immersi nelle cospirazioni”.

Ryan Coogler – Newscinema.it (Foto: Ansa)
Ryan Coogler
Più di recente, Ryan Coogler ha firmato il sequel di Black Panther intitolato Wakanda Forever, che ha co-scritto e diretto. Il film ha ricevuto riconoscimenti nel circuito dei premi, tra cui cinque nomination agli Oscar. Classe 1986, Coogler ha frequentato l’USC School of Cinematic Arts e uno dei suoi primi cortometraggi, Locks, è stato premiato al Tribeca Film Festival.
Il suo primo film risale al 2013, dal titolo Prossima Fermata Fruitvale Station e poi ha diretto Creed – Nato per combattere, fino al progetto nella grande famiglia Marvel con la regia di Black Panther nel 2016. Come produttore è dietro anche a Space Jam: New Legends.
News
Ricomincio dal ventitré: la mostra di Giuse Rogolino dal 31 Marzo al 13 Aprile a Roma

La mostra di Giuse Rogolino – Newscinema.it
Dal 31 marzo -13 aprile 2023 Medina Art Gallery presenta “Ricomincio dal ventitré” – Opere dal 1974 al 2023, mostra personale di Giuse Rogolino nella galleria di Via Angelo Poliziano 32-34 a Roma.
L’evento di opening si terrà il giorno 31 marzo 2023 alle ore 18:00 in via Angelo Poliziano 32-34 con la presentazione della curatrice Guendalina Fiammenghi.
Medina Art Gallery inaugura la prima mostra antologica di Giuse Rogolino, scultore, pittore, video-designer e giornalista, che ha fatto dell’arte un potente manifesto di battaglie sociali. Rogolino rivela fin da giovane una forte propensione per l’arte. La sua espressione artistica si sviluppa e matura velocemente, tanto da portarlo ad avere, prima dei 24 anni, diverse mostre all’attivo. È nel 1975 che debutta come artista professionista, con la prima mostra personale di scultura alla Galleria d’arte “Il Babuino”.
Rogolino dagli anni ’70 a oggi
Negli anni ’70 è stato un precoce insegnante del Liceo artistico di Roma. Dal 1977 al 1979 è stato impegnato nella realizzazione del monumento in pietra e bronzo, “Contro ogni violenza”, posto in piazza Walter Rossi a Roma. Quest’ultimo è stato oggetto di un importante lavoro di ripristino, fatto dallo stesso scultore su richiesta della Sovrintendenza Capitolina, tra il 2021 e 2022. Successivamente, dagli anni ’80 fino al primo decennio del 2000, Rogolino inizia a lavorare per la RAI in qualità di art director, dove dapprima rivoluziona l’immagine del Tg1, poi nel 1999 firma la Corporate identity nel primo canale All-news della Rai: RaiNews24, ma sempre mantenendo attiva una produzione artistica analogica. Nelle opere di Rogolino si osservano i risultati della ricerca di un nuovo linguaggio artistico che scopre la sua espressione migliore nell’unione tra astratto e figurativo.

Ricomincio dal Ventitré – Newscinema.it
Le opere di Giuse Rogolino
“La geometria delle sue opere si adatta al materiale cui è delegato il messaggio, come in una ricerca perenne delle parole giuste, dei segni perfetti. Il pensiero dell’artista si traduce e si modella con nuove forme nell’argilla, realizzando sculture altamente simboliche che richiamano alla storia più antica e recente, ma sempre estremamente attuali. Nelle sue tele, inesorabili linee dividono, sezionano e rinchiudono i ritratti dei martiri d’oggi. Infine, riprendendo la tridimensionalità delle sculture ed i contrasti cromatici delle pitture, Rogolino lavora ai suoi ibridi, dove la materia incontra il colore creando opposizioni decise e magnetiche”.
Le opere in mostra, caratterizzate da polimaterismo e potente dialettica, propongono un intimo viaggio nella vita umana, composta da storie e sentimenti che appartengono sia al singolo che alla collettività. Durante l’inaugurazione sarà possibile assistere alla proiezione del video-documentario sui 200 giorni di restauro (inaugurato il 24 aprile 2022) del monumento dedicato a Walter Rossi, intitolato “Contro ogni violenza” di Giuse Rogolino.
In breve:
Titolo Mostra: “Ricomincio dal ventitré” – Opere dal 1974 al 2023
Artista: Giuse Rogolino
Opening Mostra: venerdì 31 marzo alle ore 18:00
Durata Mostra: dal 31 marzo al 13 aprile 2023
Luogo: Medina Art Gallery | Via Angelo Poliziano 32-34 | 00184 – Roma
Contatti Medina Roma Art Gallery:
Email: info@medinaroma.com – Tel. +39 06 960 30 764
Website: https://www.medinaroma.com/
Social: facebook.com/medinaroma.arte / instagram.com/medinaroma.arte
Orario apertura: Dal lunedì al venerdì 10:00-13:00 e 15:00-19:00
News
La Sirenetta: Halle Bailey rivela le difficili condizioni di lavoro sul set | “13 ore in acqua”

Halle Bailey – Newscinema.it
Con l’uscita della Sirenetta alle porte, l’attrice Halle Bailey ha raccontato com’è stato lavorare in questo film. Non è stato semplice come potreste immaginare.
La Sirenetta arriverà finalmente al cinema il 24 maggio 2023. Fin dal suo primissimo annuncio, il film ha ricevuto tantissime critiche, soprattutto per la scelta di una protagonista che non rispettasse l’aspetto del personaggio originale Disney. Halle Bailey ha risposto che si aspettava l’arrivo di commenti razzisti e fuori luogo, ma questo ovviamente non li giustifica.
La lavorazione di questo live action è stata molto lunga e difficoltosa e ha richiesto diversi anni di tempo. Si pensi che i provini per la scelta del cast sono cominciati nel 2018, ma poi, soprattutto a causa del covid e delle sue conseguenze, i tempi si sono notevolmente allungati. In più, anche la realizzazione a livello tecnico non è stata così semplice e immediata, dal momento che i Walt Disney Studios hanno dovuto girare per la prima volta un film che per una buona parte è ambientato sott’acqua.
Finalmente, le riprese si sono concluse, tutto è pronto e bisogna solo aspettare il 24 maggio. Di recente, Halle Bailey ha svelato com’è stato collaborare alla Sirenetta e ha rivelato le difficili condizioni di lavoro sul set.
La Sirenetta, Halle Bailey rivela i segreti del set
Halle Bailey ha rilasciato di recente un’intervista per Edition, dove ha raccontato la sua esperienza sul set della Sirenetta. Interpretare questo ruolo non è stato semplice e, in particolare, è stato faticoso a livello fisico. Ha spiegato, infatti, che rimaneva in acqua per diverse ore al giorno, anche più di dieci. “Rimanevo in acqua anche per tredici ore, oppure su un’imbracatura per ore e ore. Ho spinto i miei limiti fino a dove non avevo mai fatto prima“.

Halle Bailey – Newscinema.it
Infine, recitare in un film così lungo da realizzare l’ha anche accompagnata nella sua crescita. “Mi sento come se fossi cresciuta con lei. Avevo 18 anni quando ho fatto il provino, 19 quando ho ottenuto la parte e ne faccio 23 quest’anno. Quindi credo, onestamente, che Ariel mi abbia aiutata a crescere“.
Infine, ha spiegato di essere fiera di come ha sfruttato il suo personaggio e di aver portato sugli schermi una Ariel mai vista prima, che non abbandona l’oceano semplicemente per inseguire un ragazzo, ma proprio per una scelta di vita. In seguito, l’attrice ha corretto le sue parole, spiegando che queste caratteristiche esistevano già nella giovane sirenetta, ma che lei e tutta la troupe si sono impegnati per renderle ancora più evidenti rispetto alle versioni precedenti.
- Gossip3 settimane ago
“Persona di emme, ma…”: urla e parolacce nella notte al GF VIP | La regia alza la musica per non far sentire
- Gossip3 settimane ago
“Non posso più fingere”: futuri genitori a Uomini e Donne | Stanno insieme da poco, ma è successo
- Gossip3 settimane ago
“Non morirai”: la verità sulla fine della storia tra Andrea Delogu e Francesco Montanari |Non c’era niente da fare
- News3 settimane ago
Oscar 2023: dove vedere i film, cortometraggi e documentari candidati
- Gossip2 settimane ago
Non indovinerete mai chi è questo giovane uomo con Alba Parietti in una foto del 1994 | Il noto opinionista RAI è irriconoscibile
- Gossip1 settimana ago
“Sono etero, ma ho amato Carmine”: la rivelazione di Giuseppe Fiorello | Amore vero
- Gossip2 settimane ago
Marco Liorni, l’annuncio è arrivato all’improvviso: “Si è sentito male”
- Gossip2 settimane ago
“Mi sto ancora riprendendo”: Can Yaman in convalescenza in Italia dopo mesi da incubo | Cosa è successo?