Premonitions, l’indagine sdoppiata con Anthony Hopkins

È nel genere thriller che il cinema, come organismo intelligente, può veramente sperimentare diverse forme di narrazione e modi di parlare al pubblico in maniera del tutto destabilizzante. Prendendo in esame uno tra i più classici dei racconti, l’indagine su un omicidio, molti film hanno osato e messo in scena un vero sdoppiamento della realtà: la scelta non è nuova all’ambiente letterario, tantomeno a quello televisivo, basti pensare al prodotto della NBC Hannibal. Come quest’ultimo, anche Premonitions del brasiliano Alfonso Poyart, gioca sul dualismo di una stessa figura, un sensitivo che sarà il perno investigativo dell’intero sviluppo.

Umano e astratto, realtà e premonizione, si uniscono in un film che ha alcune idee interessanti e suggestive purtroppo mal gestite, soprattutto in sede di regia. Il cineasta sudamericano, qui alla sua terza prova dietro la macchina da presa, mostra fin da subito un’ostentata sicurezza e non ha certo paura di rischiare con il linguaggio, regalando allo spettatore una sequenza di scene contrastanti l’una con l’altra e, a volte, di cattivo gusto. L’eccesso di primi piani e di zoom per nulla espressivi, sono il risultato di un cinema fastidioso e poco comunicativo (chissà quando impareranno certi registi a tenere ferma la camera, lasciando che siano le immagini a muoversi), senza dimenticare la facilità con cui viene gettato via il finale.

prem

Nonostante tutto, la prova di Anthony Hopkins rimane assolutamente positiva e il suo personaggio, John Clancy, sembra un deus ex machina imperturbabile che gestisce il resto degli attori. Per questo Premonitions funziona ma a singhiozzi, in quello sfuggire ai canoni standard del thriller; forse scoprire l’identità del colpevole non è lo scopo di un’indagine simbolica, perché è essa stessa il cuore del racconto su cui Poyart concentra lo sguardo, con la costruzione dell’immaginario del sensitivo e l’uso del tempo. Soltanto il cinema sa rendere la ripetizione degli eventi uno spettacolo godibile e appassionante, in una pellicola degna di essere vista. Assai prevedibile ma comunque invitante.

TRAILER