RFF: Incontro con Luca Argentero

Abbiamo incontrato in occasione della sesta edizione del Roma Fiction Fest uno degli attori e artisti più brillanti del panorama italiano: Luca Argentero. Protagonista indiscusso di numerosissime fiction di successo (Carabinieri, Tiberio Mitri: Il campione e la miss, La baronessa di Carini) e di grandi e indimenticabili film (A casa nostra, Saturno contro, Lezioni di cioccolato, Solo un padre, Diverso da chi?, Il grande sogno, Oggi Sposi, Mangia Prega Ama, La donna della mia vita, Lezioni di cioccolato 2 e Le Guetteur), Argentero ci ha raccontato tantissimi aneddoti sulle sue esperienze di uomo e attore. Potete trovare subito dopo il salto l’interessante botta e risposta con l’attore torinese.

Ora oltre che attore sei anche un produttore. Ci puoi raccontare qualche aneddoto sul tuo modo di produrre opere?

Luca Argentero: Il mio sogno più grande è quello di costruire un grande laboratorio interdisciplinare. Per ora la mia produzione non ha profitti, è ancora una realtà in completa sperimentazione.

Che cosa era il ’68 prima di interpretare Il Grande Sogno?

Luca Argentero: Era semplicemente una pagina di storia, un periodo che apparteneva a dieci anni prima che nascessi. Ma Michele Placido non l’ha presa alla leggera la direzione di quel film, pensate che mi ha fatto imparare a memoria il manuale del comunista perfetto. E poi in qualche modo Il Grande Sogno è un film in costume che mi ha dato l’opportunità di approfondire un argomento molto importante.

Come scegli i progetti che ti sottopongono?

Luca Argentero: Vivendo a Roma ti capitano tantissimi copioni, alcuni buoni, altri meno. E’ sempre fondamentale nella scelta del film il fattore umano come ad esempio chi è il regista o il resto del cast. Ma ogni scelta che faccio è sempre fatta con grande gioia.

Preferisci lavorare in un dramma o in una commedia?

Luca Argentero: E’ troppo complicato rispondere a questa domanda. Quando giri un dramma come Solo un padre soffri tantissimo. Mentre quando lavori ad una commedia con la Gerini non fai che ridere e divertirti. La scelta dipende sempre dalla qualità del progetto.

Hai un attore da cui prendere ispirazione? E soprattutto hai mai ricevuto un saggio consiglio su un set?

Luca Argentero: Il mio punto di riferimento oggi è Kim Rossi Stuart. Ogni volta che lo vedo lavorare mi fa venire voglia di migliorare per essere bravo come lui. Per quanto riguarda invece i saggi consigli da set ne ho ricevuti due: Favino sul mio nervosismo da set mi ha detto di preoccuparmi quando smetterò di preoccuparmi perchè vorrà dire che avrò preso la recitazione sotto gamba. Mentre un macchinista del film della Comencini mi ha urlato in romanaccio di non fare cavolate perchè il film in un modo o in un altro rimane. Ed è vero, perchè quando giri un film, il tuo lavoro rimarrà visibile fino a che i supporti digitali lo consentiranno.

Come ti prepari per le scene di azione?

Luca Argentero: Quest’anno ho partecipato a due progetti molto intensi sul piano action. Il primo è il nuovo film di Michele Placido, un vero e proprio action movie in cui interpreto un rapinatore di banca. Il secondo invece è la nuova opera di Marco Risi in cui sono un Commissario.

Quando hai capito che la tua vita sarebbe cambiata per sempre?

Luca Argentero: Una volta uscito dal Grande Fratello ero molto popolare. Anche se non ho mai sofferto per il mio successo, mi sposto tranquillamente con i mezzi e se la gente mi ferma per un complimento ne sono felice.