roBOt07 Festival: La Distancia di Sergio Caballero si aggiunge alla sezione Screenings

Perfettamente inserite nel tema di questa VII edizione di roBOt Festival – #lostmemories – le opere selezionate dalla curatrice Elisa Trento confermano l’approccio ambizioso della sezione Screenings di quest’anno: trame che disegnano e rielaborano la narrazione collettiva, dove singoli processi mentali di riadattamento ed immaginazione, creano mutevoli e preziose interferenze. Sono titoli che recuperano il senso ampio della storia, sia in riferimento ai contesti sociali, sia rispetto ai contributi artistici, che richiamano memorie importanti e rielaborazioni curiose di stili ed immagini passate e contemporanee.

Non è mai semplice, trovare di anno in anno dei titoli adatti ad accompagnare un festival come roBOt” – dichiara la curatrice Elisa Trento eprosegue“La sfida è sempre la stessa: riuscire ad incuriosire, istruire e al contempo stupire il pubblico di un festival di musica elettronica ed arti digitali, aprendo delle ‘porte’ di visione ed ascolto nuove grazie alla proposta di opere internazionali indipendenti che difficilmente trovano distribuzione nelle sale cinematografiche . La sfida in fondo è far comprendere che tutto ciò che si vive in questi contesti, dal semplice ascolto alle sensazioni collettive del ‘dance floor’, è frutto di un processo intrinseco alla storia dei suoni, delle immagini, dell’evoluzione degli strumenti e della tecnologia, assieme all’arte dei pionieri.”

12 proiezioni attraversate dal fil rouge “storia e società”, dove a fare la differenza sono i contesti geografici e sociali che influenzano modalità musicali, culturali e creative: dalla Russia al Canada, da Tokyo a New York, passando per la Thailandia e la Siberia. Per ogni lavoro, seppure in maniera diversa, a colpire è il legame con la storia, la rielaborazione cosciente di una e più memorie collettive. Ultima grande conferma, a coronare il programma di titoli della sezione Screenings di questa VII edizione, un’anteprima italiana specialeLa Distancia di Sergio Caballero. Si tratta del secondo lungometraggio per la regia del co-direttore del festival per eccellenza: il Sonar. Già vincitore del Tiger Award con il suo primo film – Finisterrae, proiettato anch’esso in anteprima italiana a roBOt 04, Caballero dirige in una sorta di lingua franca la storia di una rapina che combina suspense, science fiction e location incredibili, con tocchi di umorismo surreale che lo rendono un film intrigante, sovversivo, e sicuramente inimitabile. Un crocevia di paesaggi, un luogo senza tempo dove si incontrano livelli di lettura che passano attraverso la fisica, la magia e l’antropologia.

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