Terence Hill terrorizzato, “nascosto in cantina” | Fuori troppo pericoloso
Terence Hill affida ai suoi fan il racconto di un momento di grande spavento. Ecco cosa è successo al noto attore di Lo chiamavano Trinità.
All’anagrafe Mario Girotti, classe ’39, una vita lunghissima e un’altrettanta lunga carriera sul piccolo schermo con film che hanno fatto la storia del cinema italiano, al fianco di Bud Spencer. Un duo delle meraviglie, protagonisti di titoli veramente indimenticabili. Protagonisti di un film western completamente italiano e lontano dalle spartire e dai duelli dei film stranieri.
Lui il volto buono e irriverente del west è poi diventa il Don più amato da tutti gli italiani, Don Matteo. Quando ha lasciato la tunica per fare posto a Raul Bova, non sono stati in pochi a storcere in naso e non ce ne voglia il buon Raul, ma Terence Hill resta l’unico vero Don Matteo della Rai.
Da un po’ di tempo è ormai lontano dalla TV e dai riflettori, a ben vedere, si vorrà anche riposare a 84 anni suonati. Non per questo però, di tanto in tanto non si rende protagonista di qualche intervista in cui racconta di se e della sua storia.
Noi staremmo ore ad ascoltarlo come dei nipoti che ascoltano il loro nonno che gli offre una serie di racconti storici che non ti insegnano a scuola. Ecco cosa racconta Terence Hill sulla sua infanzia.
Terence Hill quando dovette rimanere nascosto per giorni
Figlio della Seconda Guerra Mondiale, Terence Hill quando racconta la sua storia di una vita, sembra essere un libro di storia, ma molto più affascinante, con quel suo tono caldo ne rilassante. In una recente intervista racconta di essere venuto via dalla Germania (terra di origine materna), con quasi nulla in mano, percorrendo la strada a piedi fino in Umbria, terra a lui molta cara.
Per salvarsi dai bombardamenti “Non ne parlo volentieri. Con mia madre ci siamo nascosti in cantina. Da lì potevamo vedere che il cielo sopra Dresda era totalmente rosso“. Un racconto toccante, come quello in cui racconta del padre che era sparito per una settimana. “Mio padre lavorava come chimico in una fabbrica a Dresda e da una settimana non ne avevamo notizie. Avevamo paura. Finché un giorno un fratello di mia madre prese la bicicletta per cercarlo. Lo trovò in un bosco dove si era nascosto“.
E poi il successo
Il successo che ha ottenuto come attore, lo ha però ripagato di tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare lungo la sua vita. Arrivato in Italia con un pugno di mosche conosce il successo e anche quella che poi è diventata sua moglie.
Era il 1967 e si trovava a Roma, una settimana dopo essersi conosciuti lei decise di partire per l’America con lui che doveva girare un film: “Quando due mesi dopo le riprese finirono, ci sposammo. C’era qualcuno che diceva che non poteva durare dopo così poco tempo. Ma noi abbiamo rischiato e adesso siamo sposati da ben 51 anni”