The Forecaster, prevedere la crisi e la guerra leggendo i numeri

I tarocchi su un tavolo e un cartomante che descrive il passato e il futuro di un uomo d’affari di successo, sembrano l’inizio di un thriller soprannaturale. Invece si tratta di The Forecaster, il documentario di Marcus Vetter e Karin Steinberger, che racconta la storia difficile ed affascinante di Martin Armstrong, un imprenditore e mago della finanza che ha inventato il famoso schema Ponzi, un codice informatico in grado di prevedere non solo crash finanziari di carattere mondiale, ma anche guerre imminenti. Questa sua abilità attira l’interesse del governo americano che vuole conoscere i dettagli di questo sistema, e non riuscendo ad ottenere da lui le informazioni utili, lo accusa di frode per tre miliardi di dollari, rinchiudendolo in carcere per ben sette anni. “I governi manipolano tutto e creano delle situazioni di crollo che degenerano in situazioni sociali e poi in guerre. Uno dei punti di forza di Martin Armstrong è stato conoscere la storia in modo così approfondito da comprendere i comportamenti umani dei politici e del mercato. Certo, il suo codice è stato importante, ma senza la sua conoscenza della storia e dell’informatica non sarebbe mai riuscito ad applicarla e dare un senso ai numeri. La sua forza è nel suo intuito e nella sua capacità di essere un trader con una conoscenza della storia, dell’informatica e un pizzico di autismo” ha dichiarato il regista Vetter durante la nostra intervista presso il Biografilm Festival di Bologna.

fore3Una storia sulla quale potrebbe mettere le mani Martin Scorsese per un nuovo capolavoro in coppia con Leonardo DiCaprio, poiché la vita di Armstrong è stata fino ad oggi teatro di avvenimenti intensi ed emotivamente violenti che potrebbero dare vita ad un film ricco di spunti narrativi. “Nel 1999 stavo facendo tre documentari: uno sui date trader, uno sul mercato hi tech e uno sulla crisi del mercato argentino. Tutti mi consigliavano di parlare con un teorico del trade e mi fecero il nome di Martin Armstrong. Ma poi lui fu arrestato in quel periodo e nel 2007 ho scoperto i suoi report scritti a mano dalla prigione. Stavo studiando economia e sono diventato un suo seguace. Nel 2008 ho cercato di incontrarlo in carcere, ma è stato impossibile. Alla fine nel 2011 è uscito dal carcere e ha chiesto di me, così sono andato negli Stati Uniti per incontrarlo” ha raccontato il regista tedesco, aggiungendo: “Il denaro è percepito come qualcosa di sporco, e vogliamo non interessarci ad esso. Questi pregiudizi sono stato l’ostacolo principale che mi ha interessato e mi ha spinto a fare questo film. Non facciamo altro che indebitare i giovani a vita, che poi finiscono per fare lavori per cui non hanno studiato. Il tasso di disoccupazione in Francia e in Italia è così alto, ed è un peccato perdere i cervelli migliori”.

The Forecaster riflette sui soldi e sulla crisi internazionale, attraverso la storia di un uomo che ha pagato il suo talento con un sopruso che ha sconvolto la sua vita e quella della sua famiglia. Vetter e Steinberg descrivono un uomo d’affari, un economista in gamba e determinato, ma anche un padre e un marito che deve portare avanti la sua vita e viene minacciato dal governo e dalle autorità in maniera univoca. Questa sfera personale, unita alla cronaca e alla narrazione dei fatti attraverso interviste e materiale di repertorio, rende il documentario adatto ad un pubblico eterogeneo, come afferma Vetter: “La sfida più grande è stato riuscire a proporre un argomento quasi asettico ad un pubblico che ne sa pochissimo senza usare parole che avrebbero gettato nel panico gli spettatori. Dovevamo fare in modo che i professionisti della finanza non ridessero nel guardarlo, ma dovevamo anche coinvolgere il pubblico normale. L’importante era che tutti comprendessero cosa è il debito sovrano”. Si avverte un giusto approccio cinematografico per una storia di per sé asettica, che prende invece la via di un thriller intrigante ed educativo.

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Dopo aver visto The Forecaster si vorrebbe prendere un caffè con Martin Armstrong per capire cosa farne dei propri soldi per ottenere dei buoni investimenti e dei risultati a lungo termine, ma avendo l’occasione di incontrare il regista Vetter, lo abbiamo chiesto a lui e ci ha consigliato di “non investire in obbligazioni governative perché di fatto tutti i bond governativi vanno nei fondi pensione. Non dobbiamo investire nelle obbligazioni statali, come dice Armstrong, e stare alla larga dall’euro. Se si hanno dei soldi meglio spostarsi negli Stati Uniti, perché l’indebitamento dei governi sta raggiungendo dei dati critici, quindi meglio gli investimenti privati. I governi attualmente stanno in piedi sull’accumulo del debito pubblico, mentre noi come cittadini normali non posiamo farlo…se maturiamo un debito dobbiamo ripagarlo subito. C’è una manipolazione da parte della politica in tutti i paesi, affinché perduri il ciclo positivo creando situazioni disastrose sull’economia di tutti i paesi”. The Forecaster sarà nelle sale italiane dall’11 Giugno distribuito da I Wonder Pictures.

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